Una passeggiata tra merletti e balestre
Situato nella pittoresca Regione della Basilicata, il Borgo di Avigliano (PZ) è una perla, poco conosciuta, che offre un’esperienza autentica ed immersiva, nella cultura e nella storia lucana.
In questo articolo, ti accompagnerò, alla scoperta della storia millenaria di Avigliano, tra le sue tradizioni antiche e l’artigianato.
Se stai pianificando un viaggio in Basilicata, non puoi perderti questa affascinante destinazione.
Grazie al progetto Basilicata Educational Tour, al quale ho avuto l’opportunità di partecipare, in qualità di blogger di viaggi e content creator, sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla cultura e dalle bellezze di questa zona.
Qualche giorno fa, ti ho parlato:
- del borgo di Viggiano, altro straordinario scrigno di cultura e tradizioni,
- del Parco Urbano dei Palmenti di Pietragalla, che devi assolutamente leggere se sei appassionato/a di luoghi insoliti.
Oggi invece voglio raccontarti la mia esperienza nel borgo di Avigliano (spoiler, leggi fino alla fine perché ti racconterò di una persona speciale, che da anni, con tutte le sue forze, mantiene in vita, una tradizione di famiglia).
Prima di addentrarci nelle bellezze e nelle tradizioni di Avigliano, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevente.
Io sono Mary, Travel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.
Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi. Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.
Dove eravamo rimasti?
Ah, si…
Immagina di camminare per antiche stradine, circondato/a da mura di pietra, cariche di segreti secolari.
Il profumo della cucina tradizionale danza nell’aria ed i sapori autentici della Lucania, ti accolgono in ogni angolo.
Benvenuto/a in questo meraviglioso gioiello, incastonato nel cuore della Basilicata, dove il tempo sembra essersi fermato, per permetterti di assaporare, la bellezza delle tradizioni e dei mestieri artigianali, tramandati da generazioni.
La Storia Millenaria di Avigliano (PZ)
Ci porta indietro addirittura, all’epoca romana.
Questa piccola cittadina ha attraversato diverse epoche storiche, ed ogni singolo dettaglio, ha contribuito ad ampliare la ricchezza culturale della Basilicata.
Uno dei punti di interesse più noti è:
- il Castello di Avigliano, un’imponente fortezza che risale al Medioevo ed offre, una vista panoramica, sulla città e sulla campagna circostante.
Passeggiare per le sue stradine è come fare un viaggio nel tempo, con antiche chiese e, palazzi che raccontano storie secolari.
Tradizioni Lucane
Avigliano è un luogo dove, le tradizioni, sono vive e vibranti.
La cittadina ospita regolarmente, eventi culturali e festival, che celebrano la musica, la danza e, le tradizioni popolari della regione.
Durante il tuo soggiorno, potresti avere l’opportunità di partecipare ad una festa tradizionale, assistere a spettacoli di tarantella oppure ad una processione.
E’ proprio quello che é successo a noi, il giorno in cui siamo stati a visitare quest’incantevole Borgo, d’un tratto ci siamo trovati nel bel mezzo della sfilata della banda locale, in occasione della festa della Madonna del Carmine.
Avigliano: Il Borgo dell'Arte e dell'Artigianato
Tra i segreti meglio custoditi di questo borgo lucano ci sono le sue tradizioni artigianali. Due attività in particolare, emergono come simboli della maestria artigianale di questa comunità.
La Balestra Aviglianese: tra leggende popolari ed artigianato locale
Sicuramente, una delle esperienze più memorabili da fare ad Avigliano, è scoprire la balestra aviglianese, in una delle botteghe che custodisce l’arte della fabbricazione di questi oggetti davvero unici.
So che la tua mente ti avrà già fatto visualizzare le tradizionali balestre, ma, non é quello che si produce qui.
Qui, abili artigiani forgiano lame affilate seguendo tradizioni secolari.
Questi coltelli, (localmente conosciuti come “balestre“), sono noti per la loro qualità e precisione, sono un simbolo dell’abilità degli artigiani locali nel creare strumenti di grande valore.
Come avrai capito, la balestra aviglianese é un coltello, e non ha niente a che fare con la Balestra che siamo abituati a conoscere.
Questo oggetto, ormai da collezione, viene prodotto rigorosamente artigianalmente, con lama a forma di foglia d’ulivo.
La tradizione di questi oggetti, é talmente antica e radicata, da essere legata ad una
- Leggenda:
Si narra, di un tempo lontano, in cui, un fabbro innamorato, cercava moglie.
Essendo tanto povero, nessuna fanciulla lo voleva ma, non era la sola ragione.
Infatti a quel tempo, la professione del fabbro non godeva di simpatie da parte dei cittadini, questo perché, secondo le credenze popolari, erano discendenti diretti, di quelli che avevano realizzato i chiodi per la crocifissione di Gesù.
Per questa ragione, aleggiava sui poveri fabbri, la nomea di essere “maledetti”.
Un giorno il fabbro, incontrò una fanciulla che, invaghita di lui, accettò la sua corte.
(Alcuni dicono che, fosse per solitudine, altri perché essendo orfana di genitori, era anch’ella sfortunata).
A quel tempo, nei piccoli borghi, en anche ad Avigliano, c’era ancora il Feudatario, il quale, pretendeva di trascorrere la prima notte di nozze con le novella sposa.
Entrambi i fidanzati, erano contrari a quest’usanza ma, il potere e la prepotenza del Feudatario e dei suoi scagnozzi, spaventava tutti, e, fino ad allora, nessuno si era mai sognato di ribellarsi.
Il fabbro era sì, povero di soldi, ma non di idee. Quindi, iniziò a pensare come poter fare, per evitare quest’umiliazione.
Giunse alla conclusione che, la sua abilità nel lavorare il ferro, potesse tornargli utile.
Così, durante una notte, costruì un coltello.
Doveva avere la lama sottile, così da entrare bene, al primo taglio, e piccolo, così la donna poteva nasconderlo bene, nella tasca della gonna.
Così fu.
Il giorno in cui la sua futura sposa, aveva l’obbligo d’incontrare il Feudatario, il fabbro, munì la sua bella, dell’arma, con la quale poter difendersi.
Quando il Feudatario le si avvicinò, lei sferrò un un colpo di balestra, che fu mortale per il prepotente.
Lui si trascinò fino in strada, ferito a morte, e spirò in un vicolo che, ancora oggi porta il nome di “Cavalcavia del Riscatto”.
Da quel giorno la “Balestra Aviglianese” divenne simbolo dell’amore, entrando così nelle antiche tradizioni di Avigliano.
Ancora oggi, alcuni neo sposi, scelgono di onorare quest’usanza di regalare alla sposa, come promessa di matrimonio, una balestra aviglianese.
Camminando per le pittoresche vie di Avigliano, ti imbatterai in una piccola bottega, questa é stata la parte che, personalmente mi ha più colpito, di questa giornata.
Qui, l’entrare in contatto con la Signora Annangela Lovallo, é stato molto emozionante.
Percepire dalle sue parole, quanta passione, quanta dedizione, quanto amore, mette in questa sua passione, é davvero qualcosa di unico.
Il Filo di Arianna: L'Arte del Merletto
Qui, le esperte mani della Signora Annanagela, danno vita a meravigliose opere d’arte, tessendo fili, merletti e perline, con grazia e maestria.
Quando entrerai in questo tempio di arte e tradizioni, lasciati incantare dalla bellezza dei merletti, che spaziano dai delicati oggetti ricamati, fino ai raffinati abiti storici.
Questo antico mestiere è una testimonianza della pazienza e della dedizione delle donne di Avigliano, nel preservare la loro eredità culturale, ed in particolare della famiglia di Annangela che, tra nonne mamme e zie, hanno saputo trasmettere a lei, tutta questa passione.
Già, perché é proprio la passione che ha spinto, questa Donna incredibile, ad aprire la sua bottega.
Contro il parere di tutti, ha saputo tirare fuori tutta la sua grinta, aprendo il suo piccolo regno.
E, con i suoi risparmi di una vita, ha realizzato questo luogo incantato.
Dal 1988, facendo tesoro dell’esperienza familiare, decide di aprire il suo laboratorio e, dal piccolo centro di Avigliano inizia a diffondere il suo sapere, grazie a fiere di artigianato, mostre, esposizioni, trasmissioni TV, ecc.
Nel 2016, decide di raccogliere le sue opere d’arte inaugurando un vero e proprio Museo di abiti tradizionali.
Qui, sulla soglia del suo piccolo ma immenso regno, ci ha accolti, spiegandoci i dettagli del suo lavoro.
Ci ha mostrato cimeli da famiglia, ma, soprattutto ci ha aperto il suo cuore, rendendoci parte di una passione che, in questo luogo si percepisce da ogni singoli dettaglio.
Ascoltarla mentre ti racconterà della sua antica arte, ti farà emozionare, da quanta passione e dedizione, mette nel suo lavoro.
Ai lati del suo laboratorio, vedrai esposti abiti d’epoca, che, nel corso degli anni, ha abilmente riprodotto, seguendo semplicemente le linee guida di vecchie foto storiche.
Con cura e maestria é riuscita a reperire tutti i materiali necessari, tra velluti, pizzi, merletti, pietre preziose, gioielli e perline, dai quali, sono nate opere straordinarie.
Abiti da festa, abiti da sposa, abiti per piccole e grandi donne.
Il Filo di Arianna é davvero qualcosa di unico ed incredibile che, non devi perdere e, se posso darti un consiglio, quando andrai a far visita alla Signora Annangela, non avere fretta. Ti assicuro che, sarà una piacevole chiacchierata, che ti porterai nel cuore.
Cosa vedere ad Avigliano:
-
Piazza Emanuele Gianturco,
con la statua intitolata al giurista aviglianese e la vista della torre dell’orologio.
-
Porta Urbana del borgo medievale.
Si chiama anche Arco della Piazza ed è storicamente importante perché, qui, venne esposta la salma del brigante “Ninco Nanco”, ucciso nel 1864.
-
la Torre di Taccone.
Si tratta dell’ultima testimonianza della fortificazione che, racchiudeva il primo nucleo abitato, del borgo medievale.
-
Chiesa dell’Annunziata,
dove ti consiglio di entrare, per poter ammirare i dipinti e le sculture che si trovano all’interno.
- la Basilica Pontificia di Santa Maria del Carmine, detta anche Chiesa Madre. All’interno, della quale, ti piaceranno le statue in legno, 2 acquasantiere, la croce processionale ed una piccola biblioteca.
Nei dintorni esistono altri punti interessanti da includere nell’itinerario.
-
Uno di questi è la Chiesa di Santa Maria degli Angeli con Monastero.
All’interno ci sono altari e sculture in legno, numerosi dipinti e l'organo a canne. Da notare anche i portali della facciata esterna e il pozzo nel chiostro.
- il Santuario della Madonna del Carmine. Si trova sul Sacro Monte ed è meta di pellegrinaggi. Il Santuario è stato edificato in onore della Vergine, in seguito ad una terribile carestia, seguita da un forte terremoto.
Come avrai capito, in questo borgo lucano, l’arte e l’artigianato sono parte integrante della cultura locale, ed ogni passeggiata si trasforma in un viaggio nel tempo, alla scoperta delle antiche abilità, tramandate di generazione in generazione.
Quando verrai ad Avigliano, il mio consiglio é quello di lasciarti affascinare dalla maestria degli artigiani lucani mentre, scopri il cuore autentico della Basilicata.
Se, la cultura lucana ti sta appassionando, allora non puoi perdere la lettura di altri due miei articoli, dove ti racconto la storia di luoghi incredibili:
Per altri spoiler sui prossimi articoli, se non lo hai ancora letto, puoi dare un’occhiata all’articolo dedicato alla splendida esperienza del “Basilicata Educational Tour“, al quale sono stata invitata a partecipare dal 6 al 10 Settembre 2023.
A questo punto non mi resta che salutarti e darti appuntamento al prossimo articolo.
Se ancora non lo fai ti consiglio di seguirmi sulla mia pagina Instagram, dove ogni settimana, pubblico nuovi contenuti.
A presto.
Mary