Guida alle incredibili curiosità su Bologna
Benvenuta/o nel mio Blog.
Se stai cercando un’esperienza unica ed indimenticabile, e vuoi scoprire le curiosità su Bologna, sei nel posto giusto!
In questo articolo troverai:
una serie di particolarità che ti permetteranno di scoprire, le curiosità su Bologna ed i suoi monumenti.
Ti condurrò, in un viaggio emozionante, alla scoperta delle bellezze bolognesi, attraverso una serie di tappe, selezionate appositamente per te!
Preparati a scoprire una città piena di sorprese, storia, cultura e buon cibo.
Bologna:
è un’antica città dalla storia millenaria, ma non solo; questa incantevole città emiliana è anche un centro di arte, cultura e gastronomia.
Visitandola ti accorgerai di quanto sia incredibile e sorprendente.
In questo articolo, ti accompagnerò, attraverso un itinerario curioso, a visitare le meraviglie di Bologna. Insieme ripercorreremo la storia di questa antica città, e lo faremo in un modo del tutto insolito: attraverso gli aneddoti e le leggende, dei suoi principali monumenti.
Immagina di camminare per le vie medievali della città, sei come un/a bambino/a, alla ricerca dei segreti più nascosti, affasciato/a dai luoghi insoliti di Bologna.
- Dal mercato delle erbe alle torri di Bologna,
- Dalla Piazza Maggiore alla Galleria Cavour;
- Dal Palazzo d’Accursio al Palazzo dell’Archiginnasio;
Ogni tappa ti sorprenderà con la sua bellezza e la sua storia.
E, naturalmente, non mancheranno le tappe gastronomiche, dove potrai assaggiare le prelibatezze della cucina bolognese.
Per non perdere l’occasione di vivere un’esperienza indimenticabile a Bologna: seguimi in questo itinerario curioso e scopri la città come non l’hai mai vista prima.
Ma prima, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevemente.
Io sono Mary, Travel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.
Come avrai già capito, da sempre, la mia più grande passione sono i viaggi.
Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi. Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi, trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.
E allora, sei pronta/o a partire?
Andiamo insieme alla scoperta dei tesori nascosti di Bologna!
Cosa vedere a Bologna (itinerario a piedi):
Una volta raggiunta la stazione di Bologna centrale, il centro storico é davvero vicinissimo.
Ti basterà, camminare pochi minuti, per essere in Piazza Maggiore.
Prima però goditi qualche istante nel
Parco della Montagnola
Una delle aree verdi più belle di Bologna.
Forse non lo sai ma, questo antico Parco, nasce sui ruderi di un Palazzo.
Ti accorgerai di essere arrivato/a, quando da lontano inizierai a scorgere una grande fontana, circondata da sculture di animali.
A questo punto, lasciati guidare dalla sua scalinata che, ti accompagnerà verso il più antico giardino cittadino.
Ancora oggi, così come secoli fa, il Parco della Montagnola, resta uno spazio privilegiato dai cittadini, che lo scelgono per le loro lunghe passeggiate.
Qui, vengono anche organizzate manifestazioni, spettacoli, giochi e gare sportive.
Ma, non é sempre stato così, perché, la storia ci racconta di un periodo medievale, in cui, quest’area (oggi tanto preziosa), fosse destinata all’accumulo di macerie e rifiuti.
L’attuale aspetto, si deve al periodo Napoleonico, in cui le aree verdi vennero riqualificate (ispirandosi ai giardini alla francese) ed anche le aree monumentali furono riportate a nuova luce.
La grande fontana, venne inserita successivamente (in tempi più recenti), come ulteriore elemento decorativo.
Dopo aver visitato il Parco,, attraversa Via dell’Indipendenza (Via dello shopping).
In questa via inizierai ad essere più vicina/o al centro storico ed i dettagli te lo dimostreranno, anche se, probabilmente, sarai distratto/a dalle numerose vetrine che da entrambi i lati della strada, ti invoglieranno ad entrare.
A questo punto ti troverai esattamente davanti:
Piazza del Nettuno
Una delle Piazze più famose di Bologna.
Ovviamente il nome, arriva dalla Fontana posta al centro della Piazza.
Forse non lo sai ma:
inizialmente questa piccola piazza, adiacente alla famosa Piazza Maggiore, non esisteva.
Il progetto, della seconda Piazza, nacque appositamente, per ospitare la Fontana del Nettuno (inizialmente pensata per essere collocata al centro di Piazza Maggiore).
Essendo questa, un luogo in cui si svolgevano le più importanti manifestazioni della città, si pensò ad un’altra collocazione (che potesse essere più funzionale ma anche privilegiata per l’importante fontana).
Così, si aggiunse al progetto, la creazione della seconda piazza e, le spese aggiuntive, furono addebitate alle botteghe ed alle abitazioni dei cittadini (residenti in quella zona).
Fontana del Nettuno
Il suo progetto, seppur possa sembrare semplice, in realtà è ricco di significati, che sono nascosti in ogni dettaglio.
- Simbolo del Poter Pontificio:
il progetto di questa Fontana venne pensata, fin dall’inizio, per rappresentare il simbolo del buon governo pontificio, tanto che la sua originale denominazione era “Aqua Pia” (in onore di Pio IV).
- Simmetria:
Ogni dettaglio é studiato minuziosamente, le figure sono disposte in ordine ben preciso, per favorire la simmetria e lo slancio.
Come vedi, ci sono diversi gruppi di figure (delfini, sirene, stemmi araldici, putti) le cui posizioni non sono casuali bensì, disposti attorno alla figura del Nettuno, che termina il gruppo scultoreo, spiccando come unica figura centrale.
- Acqua:
L’acqua di fonte doveva sgorgare copiosa dai 38 ugelli che fuoriuscivano da altrettante 38 figure in bronzo, dando così movimento al monumento rendendolo quasi “vivo” e soprattutto “magnifico”.
L’artista che realizzò l’opera ricercò l’isolamento della fontana, nacque così l’idea di circondarla con una balaustra protettiva in ferro (rimossa nel 1888); in questo modo ne accentuò l’imponenza e l’esperienza dello spettatore che ne osserva i dettagli da lontano.
Poco dietro la Fontana del Nettuno, sulla facciata dell’edificio che fa da angolo, si trova un dettaglio che sembrerebbe privo di significato, questo perché, in pochi conoscono la sua particolare funzione.
Sto parlando del
Lampione delle Nascite
Si tratta di un lampione che si accende ogni volta che nasce un bambino in città!
Se il lampione lampeggerà, allora significherà che un bambino o bambina sarà appena nato.
Almeno, questa sarebbe la ragione di questo strano lampione.
Ed io, inaspettatamente, ho beccato proprio quel momento, guarda qui.
Si dice che il Comune di Bologna voglia così dare il benvenuto al nuovo piccolo, facendo brillare questa luce, grazie ad un pulsante tele-controllato che ne comanda l’accensione e lo spegnimento.
Il lampione è una meravigliosa opera, alta ben 3.5 metri, realizzato in stile Liberty, che venne installata nel 1920.
Un’opera che, sin dal principio ha sempre avuto un significato ben preciso:
doveva simboleggiare la connessione fra il nuovo e l’antico che tornava a splendere.
Subito dopo, addentrati sotto il porticato del Palazzo del Podestà, dove potrai divertirti a giocare, al “telefono senza fili“.
Voltone del Podestà
Si tratta di uno dei 7 segreti di Bologna, forse il più famoso; un curioso gioco sonoro che si crea sotto la sua volta.
Come si gioca?
Bene, te lo spiego.
Bisogna essere minimo in 2 e, posizionarsi ai lati opposti delle colonne.
A questo punto, potrai parlare (o anche sussurrare) qualche parola e, la persona dall’altro capo riuscirà a sentirti (pur essendo molto lontani).
Ma, oltre ad essere meta dei curiosi giocatori, questo Palazzo é testimone dell’antica storia di Bologna.
In origine, questo spazio era adibito allo svolgimento del mercato, con il corso dei secoli, fu poi adibito come luogo in cui eseguire le condanne per i bestemmiatori oppure per svolgere le esecuzioni e le impiccagioni per le sentenze capitali.
Qualche secolo più tardi, venne nuovamente cambiato l’utilizzo dello spazio, trasformandosi in luogo religioso.
Lo dimostra la collocazione delle quattro statue dei protettori di Bologna:
- San Petronio,
- San Francesco,
- San Domenico e
- San Procolo.
A questo punto, sei arrivato/a nel cuore di Bologna, goditi la vista della sua piazza più famosa:
Piazza Maggiore
Come sicuramente immaginerai, questa piazza ha origini antichissime: risale addirittura all’epoca romana, quando veniva utilizzata come luogo di svolgimento del mercato (per lo scambio di merci) e, per le esecuzioni dei condannati a morte.
- Durante il Medioevo, la piazza era la sede del potere politico e giudiziario della città, lo dimostra la presenza dei principali palazzi e istituzioni.
- Nel Rinascimento, la piazza si arricchì di importanti monumenti e palazzi, come la Fontana del Nettuno ed il Palazzo del Podestà.
Ancora oggi, Piazza Maggiore ha mantenuto il suo prestigio e la sua grande importanza culturale (oggi tra le principali mete turistiche italiane).
Qui, è possibile visitare alcuni dei principali monumenti della città, immergendosi totalmente nell’atmosfera bolognese, anche grazie ai numerosi ristoranti che mantengono vive, le tradizioni della cucina tipica.
Inoltre, capita spesso, di trovare la piazza allestita con sedie e palchi, questo perché qui si svolgono rassegne musicali e spettacoli (soprattutto in estate).
Al centro di Piazza Maggiore, svetta la Basilica di San Petronio, la più grande chiesa di Bologna, la cui costruzione iniziò nel XIV secolo e durò quasi 300 anni.
Basilica di San Petronio
La chiesa è dedicata a San Petronio, il Santo Patrono di Bologna, che fu il primo Vescovo della città.
Con il suo stile gotico e rinascimentale, la Basilica è famosa per la sua facciata in marmo bianco e rosa, che tutt’oggi, dopo secoli, resta ancora incompiuta.
Il progetto originale prevedeva una facciata molto più grande della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze ma, a causa di problemi di finanziari e, di contrasti con le autorità cittadine, il progetto fu ridimensionato.
Al suo interno sono custodite opere di grande pregio, come la Pala d’altare di Girolamo da Treviso ed una statua di San Petronio (realizzata da Jacopo della Quercia).
Nel corso dei secoli, la Basilica, ha subito gravi danni, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti aerei che colpirono la città di Bologna.
I restauri e la ricostruzione, durarono circa 50 anni, fino alla sua riapertura nel 1954.
CURIOSITA’:
- all’interno della chiesa si trova un antico meridiano astronomico.
Un grande orologio solare, costruito per calcolare le ore, seguendo la posizione del sole.
- La chiesa ha anche, una particolare curiosità, legata alle dimensioni della sua navata:
è stata costruita in modo tale da essere lunga 66 metri, che corrisponde alla misura della cupola di San Pietro a Roma.
- Altra particolarità della chiesa riguarda il pavimento.
Si dice che sia stato realizzato inclinato, volutamente, per far apparire la chiesa ancora più grande.
Sul lato ovest della piazza si trova il Palazzo che fu sede del governo cittadino ed ora ospita la biblioteca comunale e il Museo Civico:
Palazzo d'Accursio
Uno dei più importanti edifici storici di Bologna, situato nel centro della città.
Forse non lo sai ma:
in origine, il palazzo era conosciuto come Palazzo del Podestà, ed era la residenza del Rappresentante del Potere imperiale a Bologna, (appunto il “Podestà”).
Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito numerose trasformazioni ed ampliamenti.
Uno dei cambiamenti più evidenti fu l’aggiunta della Torre dell’Arengo, una torre di avvistamento e di segnalazione, che serviva per convocare l’assemblea cittadina (oggi é uno dei punti panoramici più belli di Bologna).
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Palazzo d’Accursio fu gravemente danneggiato dai bombardamenti.
Dopo la fine della guerra, il palazzo fu ricostruito e restaurato, con l’obiettivo di restituirgli il suo aspetto originario.
Oggi, il Palazzo d’Accursio è sede del Municipio di Bologna ed, all’interno delle sue meravigliose Sale, ospita anche il Museo Morandi (dedicato all’arte del pittore Giorgio Morandi).
Il palazzo è aperto al pubblico e costituisce una delle principali attrazioni turistiche della città.
Una delle curiosità, che più mi ha colpito di questo Palazzo, é legata alla statua in bronzo, posta proprio sopra il portone d’ingresso.
Pare che, sia opera di un allievo del grande Michelangelo Buonarroti.
Raffigura Papa Gregorio XIII, illustre personaggio bolognese (Ugo Boncompagni), passato alla storia per il suo famoso calendario gregoriano.
La curiosità riguarda la trasformazione di questa statua.
Nel 1796, con l’arrivo delle truppe napoleoniche, per paura che la statua venisse rimossa, i bolognesi trasformarono la statua del papa in quella di San Petronio, protettore della città.
Fu sufficiente, aggiungere il pastorale nella mano benedicente e sostituire la tiara con la mitra vescovile.
Così rimase fino al 1895, quando fu riportata alla forma originale.
Altra meraviglia, custodita nel Palazzo del Podestà (della quale mi sono perdutamente innamorata), é La Galleria dei Senatori.
Uno splendido esempio d’arte barocca ed, un tipico esempio di decorazione di interni della scuola bolognese, che portò la fama dell’arte italiana nel mondo.
Un’incanto dal quale non vorresti mai staccare lo sguardo (dimmi se non é vero).
L’uso sapiente della prospettiva da l’impressione di spazi più ampi.
La volta affrescata, é lunga 34 metri ed é larga 8,50 metri.
Le 4 colonne dipinte, sostengono il finto cornicione, creando l’illusione di sostenere la volta, in cui si aprono 5 scene allegoriche, con riferimento alle virtù di Bologna.
Nel primo lato si nota lo stemma della città, sorretto da due Virtù (Concordia e Fedeltà) insieme ai simboli del potere locale e di quello pontificio.
Nella volta centrale si notano:
- Minerva (Dea della Sapienza) e Marte (Dio della Guerra) che inducono la Fama ad annunciare al mondo le virtù e le glorie della città.
- Cibele indica a Bologna (con sembianze femminili, sul carro trainato da due leoni a simboleggiarne la potenza) la gloria dell’Olimpo, dove Giove l’attende.
- Bacco, Pomona e Cerere (alludenti al vino, ai frutti e alle messi) simboleggiano la fertilità della terra bolognese.
Oltre ai monumenti ed alla storia di questa incantevole città, non si può non dare il giusto spazio anche ad un personaggio simbolo di Bologna:
Lucio Dalla
Poco distante dal Palazzo d’Accursio, vi é un’importante edificio che fu la sede dello studio di registrazione di Lucio Dalla.
Sulla facciata di quest’edificio vi é una particolare opera che omaggia il grande artista scomparso.
L’idea di quest’opera, è nata da un’email.
Un progetto che piacque talmente tanto, da essere realizzato in pochissimo tempo.
Questo perché mancavano poche settimane all’inizio della manifestazione Art City Fiera e, proprio in quell’occasione si voleva presentare questa strabiliante opera.
Un modo alternativo, di celebrare il grande artista, che tanto amava questa manifestazione.
L’opera, posizionata accanto al balcone dello studio di Lucio Dalla, rappresenta il grande artista mentre suona il suo amato sax, circondato dai gabbiani (simbolo delle Isole Tremiti, luogo del cuore per Lucio).
L’artista che ha realizzato quest’opera ha voluto dare una particolare forma ed un significato ben preciso.
Infatti non ha scelto di rappresentare il Grande Lucio, bensì “L’ombra di Lucio” (volendo rappresentare il suo passaggio ovunque).
Per la realizzazione, furono scelti materiali leggerissimi, proprio a voler creare l’effetto ombra.
Un’opera capace di modificare la sua forma insieme al mutare delle luci della città e, secondo il punto di vista di ogni passante, che si sofferma ad osservare.
Doveva restare lì solo per qualche tempo, ma, il Comune ed i cittadini, furono talmente entusiasti che, decisero di lasciarlo come memoria condivisa del grande artista per la sua città.
Proseguendo la passeggiata, sempre restando in tema Lucio Dalla, ti consiglio di andare a visitare:
Il Parco di Lucio Dalla
All’interno del quale, si trova una particolare panchina su cui, sorridente e compiaciuto, l’amato Lucio Dalla siede, con accanto il suo inseparabile clarinetto.
Forse non lo sai ma, non é un caso se, come collocazione per questo monumento, é stato scelto proprio questo Parco.
Infatti, questa era la Piazza di Bologna da lui tanto amata:
- si dice che sia stata l’ispirazione per una delle sue canzoni più famose “Piazza Grande“.
- In pochi sanno che la piazza cambiò nome nel 1892 divenendo l’odierna Piazza Cavour (nome preso dalla vicina Galleria Cavour).
Anche la posizione della statua non é casuale, poiché rivolta verso quella che fu la sua casa natale.
Per questa ragione il Comune, ha deciso di collocare l’opera proprio qui, in un posto del cuore di Lucio Dalla.
Curiosità:
Il clarinetto, rappresenta il primo amore per la musica per Lucio.
Infatti forse non lo sai ma, questo fu il suo primo strumento musicale, che ricevette in dono da un familiare all’età di 6 anni.
Altro dettaglio che, ti consiglio di ammirare qui, é un breve tratto dei Portici di Bologna.
Pur non trattandosi del tratto più antico, é sicuramente quello con le decorazioni più particolari (secondo me).
Guarda il video e dimmi se non é bellissimo.
Portici
I Portici di Bologna, sono talmente particolari che sono stati inseriti nella lista dei beni Patrimonio Unesco ed, in particolare, il tratto di portico che:
- da Porta Saragozza arriva fino al Santuario della Madonna di San Luca (questo risulta essere il portico più lungo del mondo)!
La storia dei Portici Bolognesi, é davvero antichissima, pensa che, sono nati nel Medioevo, come alternativa di ampliamento degli spazi urbani.
I Bolognesi si ingegnarono, iniziando a creare la città a più livelli.
Per poter avere più spazio crearono una sorta di balcone, sostenuto da travi in legno, poggiate sul livello stradale.
Secoli dopo, il Comune decise di costruire un portico in muratura, al di sotto di ogni casa.
Da quel momento, il portico divenne, luogo ideale per i commercianti ma anche per i laboratori degli artigiani. E non solo, perché fu ideale anche per i cittadini che qui, potevano trovare riparo, sia dalla pioggia che dal sole.
Ancora oggi, passeggiando sotto i lunghi portici, é possibile attraversare tutta la città in qualsiasi stagione dell’anno e, con qualsiasi condizione metereologica.
Inoltre, sono stati un grande vanto e motivo di espansione per le attività commerciali ed artigiane, poiché rendevano la città, più pulita e meglio utilizzata.
Oggi, insieme alle numerose Torri, anche i Portici sono simbolo di Bologna.
Ed, in alcuni punti della città, sono stati volutamente mantenute, le strutture in legno originali. Ti invito a cercarle.
A questo punto, riprendi la direzione di Piazza Maggiore e, concediti un pò di tempo per visitare quello che, secondo me, é una delle tappe imperdibili di Bologna:
Il Palazzo dell'Archiginnasio
Questo meraviglioso Palazzo fu fatto costruire dal Cardinale Borromeo come sede dell’Università di Bologna.
Purtroppo fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della II guerra mondiale e, molti dei suoi preziosi reperti storici, furono perduti.
Ad oggi, resta comunque una meraviglia da non perdere.
Forse non lo sai ma:
questo edificio, contiene la più grande collezione di murali araldici al mondo.
Dal 1700 é iniziata una raccolta di stemmi araldici che ad oggi può vantarne più di 6000 (tutti collocati alle pareti delle aule e del corridoio, con lo scopo di dare prestigio alla sede principale dell’Università).
Perciò, ti consiglio, di inserire assolutamente questa tappa al tuo itinerario di Bologna.
E ricorda, la visita a questo splendido palazzo, é gratuita!
Voglio dirti un grande Grazie, per essere arrivata/o a leggere fin qui. Sono felice che tu abbia apprezzato questo mio articolo dedicandomi un pò del tuo tempo.
Siamo quasi giunti alle fine, di questa immensa carrellata di informazioni, riguardanti la città di Bologna.
Ovviamente, non potevo che non citare le sue meravigliose Torri che, ancora oggi hanno un ruolo importante sia monumentale che turistico, per chiunque visiti la città.
Le Torri
Sapevi che, in origine, le Torri di Bologna erano più di 100?
Purtroppo non tutte sono rimaste intatte ma, di seguito ti lascio la lista di quelle che, ancora oggi hai la fortuna di poter ammirare.
- Torre Accursi (o Torre dell’Orologio) si trova In Piazza Maggiore ed é alta 46 metri.
- Torre Agresti, si trova in Piazza Galileo ed é alta 20 metri.
- Torre Alberici, si trova in Via Santo Stefano 4a ed é alta 27 metri.
- Torre Azzoguidi (o Torre Altabella) si trova in Via Altabella 15a ed é alta 61 metri.
- Torre Bertolotti, si trova in Via Farini 15 ed é alta 16 metri.
- Torre Carrari, si trova in Via Marchesana 4d ed é alta 18 metri.
- Torre Catalani si trova nel Vicolo dello Spirito Santo ed é alta 16 metri.
- Torre Conoscenti (conosciuta anche come la Torre “Ritrovata” o Ghisilardi), si trova in Via Manzoni 6 ed é alta 20 metri.
- Torre Dalle Perle, si trova tra Via Santo Stefano 1 e Via Castiglione 2 ed é alta 25 metri.
- Torre Galuzzi, si trova in Corte Galluzzi ed é alta 31 metri.
- Torre Garisenda, si trova in Piazza Ravegnana ed é alta 47,5 metri.
- Torre Ghisilieri (o Torre “Convertita”) si trova tra Via Nazario Sauro 1 e Via Montegrappa 15 ed é alta 22 metri.
- Torre Guidozagni, si trova in Via Albiroli 1-3 ed é alta 22 metri.
- Torre Lambertini, si trova in Piazza Re Enzo 1h ed é alta 25 metri.
- Torre Lapi si trova in Via IV Novembre ed é alta 18 metri.
- Torre Oseletti si trova in Strada Maggiore 34-36 ed é alta 31 metri.
- Torre Prendiparte (o Torre Coronata) si trova in Piazzetta Prendiparte ed é alta 59,5 metri.
- Torre Rampoli si trova in Via Rizzoli 8 ed é alta 25 metri.
- Torre Scappu si trova in Via Indipendenza 3 ed é alta 39 metri.
- Torre Toschi si trova in Piazza Minghetti ed é alta 26 metri.
- Torre Uguzzoni si trova nel Vicolo Mandria 1 ed é alta 32 metri.
Ed infine, la più famosa, nonché simbolo di Bologna; si trova in Piazza Ravegnana ed é alta ben 97,2 metri.
Per ammirare il panorama dovrai salire ben 𝟰𝟵𝟴 𝙜𝙧𝙖𝙙𝙞𝙣𝙞 e sarai davanti alla miglior vista su Bologna.
Sono certa che avrai già capito di quale sto parlando:
La Torre degli Asinelli
Ci sono molte curiosità legate a questa antica Torre:
- ad esempio che fu colpita da una palla di cannone.
Nel 1513, in occasione di alcuni festeggiamenti, da Porta Maggiore fu sparato una palla di cannone che per errore di traiettoria, colpì la torre, senza però scalfirne la stabilità;
- Nel corso dei secoli fu presa di mira anche da numerosi incendi, i quali provocarono solo la distruzione delle scale in legno.
- Fu anche colpita da numerosi fulmini, fino a quando nel 1824 venne installato un parafulmine.
- Al suo interno vennero collocate delle gabbie di ferro sospese.
Queste servivano per rinchiudere i religiosi che avevamo commesso crimini (a scontare la pena di morte).
- Ebbe anche un ruolo scientifico.
Per riconoscere gli effetti causati dalla rotazione terrestre, nel 1790 lo scienziato Giovanni Guglielmini lasciò cadere, dalla cima della torre, delle sfere di piombo per misurarne la loro deviazione.
Vista l’antichità e particolarità di questo monumento bolognese, non potevano mancare leggende a riguardo.
Una tra le più famose racconta la storia della sua costruzione.
Secondo questa leggenda,
la 𝗧𝗼𝗿𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗔𝘀𝗶𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 fu costruita da un giovane innamorato per dimostrare al proprio suocero di meritarsi “la mano” della figlia.
Il ragazzo finanziò i lavori di realizzazione dell’opera con un tesoro trovato dai suoi 2 asinelli (da cui prende il nome “torre degli asinelli”).
Infine ti racconto qualche dettaglio riguardante l’organizzazione antica di Bologna.
Lo sapevi che, come molte città, anche Bologna era cinta da mura protettive? Ed aveva ben 13 porte d’accesso?
Antiche Porte
Oggi, delle 13 porte, purtroppo ne restano solo 10.
- Porta Sant’Isaia e Porta San Mamolo vennero demolite nei primi anni del 1900.
- Porta del Pratello (o Porta Peradelli) venne invece murata a metà 1400 e non fu mai più riaperta.
- Porta Saragozza venne ricostruita con l’aggiunta delle torri laterali.
Oggi é conosciuta per essere il punto di partenza per i pellegrinaggi verso il Santuario della Madonna di San Luca.
- Porta San Felice è la seconda porta più importante (dopo Porta Maggiore).
- Porta delle Lame si trova vicino al vecchio porto.
Anche questa ricostruita, ma con dettagli in stile barocco.
- Porta Santo Stefano venne ricostruita completamente con l’aggiunta di due edifici chiamati “barriera gregoriana” (per volere di Papa Gregorio XVI).
- Porta Galliera presenta due altorilievi in bronzo con fauni, (che in origine erano posti nelle fontane del Mercato delle Erbe).
Infine, tra le curiosità bolognesi, non si possono non citare:
I Canali
Qui, dove un tempo si viveva una vita più tranquilla e laboriosa, i canali di Bologna, essendo navigabili, erano una risorsa preziosa ed importante.
Uno dei canali principali della città è il Canale di Reno, che si divide in due rami: il Canale del Cavaticcio e il Canale delle Moline.
Un pò di storia:
Poco fuori dalle antiche mura, il corso del Canale di Reno, si unisce a quello del torrente Aposa, che scorre (per circa 27 chilometri) sotto il centro città.
Entrambi i canali si uniscono per confluire all’interno del canale Navile.
Realizzato nel 1100 come fossato difensivo della seconda muraglia, il canale delle Moline era munito di lavatoi privati a ponte levatoio, grazie ai quali le lavandaie potevano lavare i panni senza bagnarsi e dove ben quindici mulini, per che producevano il grano sfruttavano la sua forza idraulica per generare energia.
Curiosità:
Visto il successo, e la mole di curiosi che fanno ore di fila, pur di ammirare lo scorcio della finestrella, sono stati riaperti anche gli affacci sui ponti.
Ovviamente, non potevo non parlarti della finestrella, che, negli ultimi anni é diventata famosissima grazie ai social media.
Sto parlando della:
La finestrella della "Piccola Venezia"
La finestrella di Via Piella, diventata caratteristica per essere un particolare scorcio che ricorda i canali veneziani, da cui il nome “Piccola Venezia“.
Questa piccola finestrella, circondata da murales, regala una vista insolita, quasi come una polaroid.
Qui, scorre uno dei pochi tratti d’acqua che, tra i primi del Novecento ed il dopoguerra, non fu ricoperto di asfalto (a differenza di tutti gli altri).
Si tratta del canale delle Moline (la prosecuzione del canale di Reno).
Spostandoci dall’altro lato invece, via Piella ci offre un altro grazioso scorcio sul canale delle Moline, prima che il corso d’acqua, torni a nascondersi tra le case.
Consiglio:
Se vuoi evitare la fila, per affacciarti dalla finestrella, recati nella via opposta, dove, avrai un’affaccio più ampio, dal cancello del Canale di Reno.
Infatti questo romantico affaccio sul canale delle Moline fu riaperto nel 1998, e da allora è stato un successo in crescendo, meta di turisti ed innamorati.
Visto il successo, sono stati riaperti anche gli affacci sui Ponti delle vie Oberdan e Malcontenti, che si affiancano alla suggestiva finestrella di via Piella.
Bene, siamo giunti alla fine di questa carrellata di curiosità bolognesi.
A questo punto, sarai non molto lontano dalla stazione, pronto/a per riprendere il treno che ti riporterà a casa (stanco/a ma super soddisfatto/a di aver ammirato tante meraviglie bolognesi).
Spero tanto possano esserti utili, nel tuo prossimo viaggio a Bologna.
Qualora tu decidessi di visitare Bologna, non dimenticare che, ho scritto anche un articolo con tutti i consigli su cosa fare, cosa vedere, e dove mangiare a Bologna .
Il mio personale itinerario, con tutti i consigli per visitare i punti principali della città:
Adesso ti saluto e ti ringrazio nuovamente, per aver apprezzato questo mio articolo.
Ti invito a visionare la sezione “I miei viaggi”, per trovare tanti altri itinerari in Italia e nel Mondo.
Oppure la sezione “Curiosità“, per scoprire tante altre particolari tradizioni delle città che visito.
Un abbraccio.
A presto.
Mary!