Panorami più belli di Firenze: guida gratuita con itinerario a piedi

Firenze in primavera: panorama visto da Piazzale Michelangelo

Passeggiamo insieme, ammirando Firenze dall'alto

Ciao viaggiatore/viaggiatrice e benvenuto/a in questo nuovo articolo.

Oggi ti regalerò la mia guida gratuita dei panorami più belli di Firenze vista dall’alto. Una passeggiata che ti permetterà di scoprire la città da una prospettiva insolita ed affascinante.

Credimi farò davvero fatica ad essere sintetica perché Firenze é una delle mie città del cuore e, le cose che potrei raccontarti, sono davvero moltissime.

Per questa ragione, ho deciso che dividerò tutte le mie conoscenze in diversi articoli, così da darti quante più informazioni possibili.

E, ti assicuro che, se ancora non ami questa città, dopo averla vista da qua sù, il tuo cuore ed i tuoi occhi saranno rapiti da tanta bellezza!

Questo non sarà il classico articolo ma, una vera e propria guida che, ti permetterà di avere a portata di mano, un’itinerario completo e dettagliato della bella Firenze.

Per ognuna delle tappe proposte, ti fornirò anche descrizioni ed aneddoti, così potrai leggerlo, anche mentre visiti i luoghi indicati.

Un pò come se io fossi la tua guida turistica personale, proprio lì insieme a te.

Per praticità, alla fine di questo lungo articolo, ti fornirò un elenco di tutte le tappe del tour.

E, se vorrai, mentre ammiri le bellezze di questa meravigliosa città, potrai anche taggarmi sui miei social network, per farmi sapere, che l’itinerario ti sta piacendo.

Prima d’iniziare il Tour delle terrazze Panoramiche Fiorentine, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevemente:

Io sono MaryTravel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.

Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi. 

Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.

Mentre viaggio, amo approfondire la storia dei luoghi che visito, attraverso le loro tradizioni popolari, ecco perché, all’interno dei miei contenuti, troverai spesso “curiosità” ed aneddoti.
Ogni luogo, monumento o realtà turistica, ha storie incredibili da raccontare ed il mio compito, é quello di fartele scoprire. 
Coinvolgendoti a visitare città, borghi, o semplicemente il parco vicino casa, non da semplice turista/visitatore, bensì da perfetto/a local.
Grazie a leggende, particolarità e dettagli, ti darò la possibilità di guardare con occhi diversi ciò che ti circonda; insomma un viaggio nel viaggio.

A questo punto:

Sei pronto/a per iniziare questa passeggiata tra i panorami più belli di Firenze?

Come ti dicevo, questo é il mio personale itinerario. Vengo qui, quando voglio godermi la vista su Firenze dall’alto, allontanandomi dalle folle di turisti che riempiono le vie del centro storico.

E, per rendere quest’itinerario a piedi, ancora più interessate, per ogni tappa, troverai delle curiosità, che ti aiuteranno a scoprire Firenze, ancora più nel dettaglio.

Ah, quasi dimenticavo, questo tour é totalmente gratuito (o quasi se decidi di voler utilizzare il bus per la prima parte del viaggio. In questo caso dovrai considerare il costo del biglietto del bus).

Ma, non perdiamoci in chiacchere ed andiamo dritto al sodo.

Sei pronto/a per scoprire la Culla del Rinascimento da una prospettiva insolita e spettacolare?

Firenze in primavera: panorama visto da Piazzale Michelangelo

Bene, carta e penna alla mano, oblitera il tuo biglietto e partiamo!

Per praticità ti consiglio di iniziare questa passeggiata partendo dalla stazione di Santa Maria Novella.

In questo modo avrai lo stesso punto di partenza:

  • sia se deciderai di fare la prima parte in bus;
  • sia se deciderai di attraversare il centro storico a piedi, fino a raggiungere le terrazze panoramiche.

Io oggi ti proporrò la versione in bus.

Ma, qualora tu volessi intraprendere la passeggiata e raggiungere le terrazze a piedi, non dovrai fare altro che, seguire l’itinerario a ritroso, partendo da quella che oggi, io ti proporrò, come tappa finale del tour.

Dunque, una volta raggiunta la Stazione Santa Maria Novella, acquista il tuo biglietto e dirigiti fuori.

P.S. per essere certi di prendere il bus corretto ti consiglio di chiedere il punto esatto della fermata, oppure quando acquisterai il tuo biglietto.

Mi raccomando, devi chiedere di raggiungere “Piazzale Michelangelo” (dalla Stazione di Santa Maria Novella ci vorranno circa 30 minuti ed il biglietto costa circa €1.50).

Lungo il percorso ti consiglio di tenere gli occhi ben aperti perché inizierai già a notare dettagli e scorci di Firenze.

Una volta raggiunto Piazzale Michelangelo, ti consiglio di resistere alla tentazione di affacciarti per ammirare uno dei panorami più belli di Firenze.

Resisti ancora un pò, ed intanto dirigiti verso la

Basilica di San Miniato a Monte

uno dei punti più alti di questa zona ed, una delle terrazze panoramiche più belle della città, dalla quale si può ammirare lo splendido paesaggio del centro storico di Firenze vista dall’alto.

Panorami più belli di Firenze: guida gratuita con itinerario a piedi

Qui siamo su una delle colline che circondano Firenze.

La Basilica di San Miniato a Monte è uno dei migliori esempi di costruzione in stile romanico fiorentino.

Nel corso dei secoli a Firenze sono esistite diverse Abbazie, una di quelle che si è conservata meglio, è proprio la Basilica di San Miniato.

Come immaginerai, é dedicata a San Miniato che, fu il primo martire della città.

Le origini di questo Santo non sono certe;

  • alcune testimonianze narrano di un mercante greco;
  • altre di un Principe Armeno che si trovava in Pellegrinaggio a Roma e che successivamente decise di venire a vivere a Firenze per iniziare la sua vita da eremita.

Durante le persecuzioni Anticristiane (condotte dall’Imperatore Decio), il Pellegrino Miniato fu decapitato ed, il miracolo che lo rese Santo, fu proprio il fatto che, lui stesso, raccolse la sua testa, portandola su questo colle, dove poi sorse il suo Santuario.

Le sue reliquie sono conservate all’interno della Basilica, protette da una cancellata.

 si protrasse negli anni, diventando poi, sede definitiva dei Monaci Benedettini (ancora oggi presenti, che qui coltivano e vendono i loro prodotti erboristici).

 è uno dei capolavori della città, con decori geometrici, in marmo colorato, tipici dello stile romanico.

Come potrai notare tu stesso/a, la Basilica è suddivisa in due fasce:

  • la parte bassa presenta 5 archi sorretti da colonne (richiamo alle prime Basiliche Paleocristiane);
  •  mentre, la parte superiore, mette in evidenza la struttura della chiesa con le due navate.
Aquila della Basilica di San Miniato a Monte - una delle terrazze panoramiche più belle di Firenze

rispettano le decorazioni tipiche del periodo e della città, in quanto i materiali provenivano dalle vicine cave di marmo di Carrara (bianco) e di Prato (verde).

Alzando lo sguardo verso l’alto, si può notare il grande e bellissimo mosaico in cui vengono rappresentati il Cristo al centro ed ai suoi lati la Vergine e San Miniato.

I fiorentini erano soliti ringraziare gli animali, per il loro aiuto nei lavori ed anche per devozione.

Infatti, passeggiando per la città, si notano decori con soggetto “animali”.

  • Ad esempio, passeggiando in Piazza della Signoria noterai molti Leoni;
  • oppure sulla facciata del Duomo noterai altri animali come tori, cani, leonesse, ecc. (di cui ti parlerò meglio in un nuovo articolo).

Questo perché, gli animali, hanno contribuito alla forza lavoro, per il trasporto di materiali pesanti, ma anche per ringraziarli della loro compagnia fedele.

Nel caso specifico, della Basilica di San Miniato a Monte, troviamo l’Aquila in bronzo, collocata sulla punta più alta della Basilica, quasi a voler toccare il cielo.

Questo perché l’Aquila simboleggia la luce e la divinità di Cristo.

Inoltre, qui a Firenze l’aquila è anche il simbolo con cui veniva rappresentato San Giovanni Battista (Patrono della città).

  • il Pellicano che viene visto come la rappresentazione dello Spirito. Ed in questo caso, può assumere un doppio significato:
    • Cristo che si sacrifica per salvare l’umanità;
    • oppure Dio che sacrifica suo figlio per poi farlo risorgere (che puoi ammirare nello splendido mosaico all’interno della Basilica, nella decorazione della cupola).
  • La Basilica di San Miniato al Monte inoltre, rientra in numerosi studi esoterici:

pare che sia ricorrente il numero 5, che nella simbologia viene paragonato al sole ed infatti, vi è un grande mosaico rappresentante il sole, proprio sul pavimento interno.

Il sole viene posto al centro, con i segni dello zodiaco tutti intorno (questo sta a rappresentare che il sole regola e governa lo zodiaco).

Ultima tips:

Questo mosaico era utilizzato anche per determinare il solstizio e l’equinozio, ed ancora oggi, ogni anno, attira curiosi di questo fenomeno.

Un altro dettaglio, molto importante, di questo luogo è 

Il Campanile della
Basilica di San Miniato a Monte

Un luogo che fu, molto utile, durante l’assedio di Firenze.

La storia racconta che, nel 1527, ci fu un grande passaggio di potere a Firenze nel quale, i fiorentini decisero di mandare via i Medici dalla città.

In quel periodo, in altre parti d’Italia si stava passando, dalla Monarchia alla Repubblica ed, anche i cittadini fiorentini, furono presi da questa euforia.

Il passaggio alla Repubblica, avvenne anche qui ma, durò solo 3 anni.

In questo periodo ci fu l’intervento di:

  • Carlo V (Re di Spagna ed Imperatore del Sacro Romano Impero) che,
  • insieme a Papa Clemente VII (figlio illegittimo di Giuliano de Medici e nipote di Lorenzo il Magnifico – all’epoca era il secondo componente della Famiglia Medici a diventare Papa, mentre il primo fu il secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini “Papa Leone X”),

cercarono in tutti i modi di assediare Firenze, con l’obbiettivo, di riportare la Famiglia Medici a Firenze, per riprendere in mano le sorti della città.

In questo periodo un grande personaggio si trovava a Firenze e, stava lavorando alla Sagrestia Nuova dentro la Basilica di San Lorenzo: Michelangelo Buonarroti.

Vista la situazione politica che regnava in quel periodo, per Michelangelo questo lavoro significava schierarsi dalla parte dei nemici (I Medici). 

Ed a quel punto Michelangelo, per salvarsi, cambiò strategia diventando Repubblicano, riconquistando così il ben volere dei fiorentini.

In questo modo potè continuare, a vivere e lavorare a Firenze, senza perdere la stima nutrita nei suoi confronti, da parte del Governo che, a quel punto, gli chiese di occuparsi di un’opera bizzarra … 

il nuovo incarico che la Repubblica diede a Michelangelo fu di occuparsi delle fortificazioni della città.

Un po’ come era successo, qualche anno prima, a Leonardo da Vinci che fu incaricato di aiutare Firenze a sconfiggere Pisa, deviando l’Arno;

oppure, durante il suo periodo alla Corte degli Sforza, quando gli fu chiesto di occuparsi delle fortificazioni di Milano.

Se ti sei perso/a, il mio articolo dedicato alla curiosità milanesi

Lo so, tutto questo potrebbe sembrarti strano, ed anche fuori tema.

Ma, ti assicuro che non é così.

A quel tempo, chiedere ad un pittore di occuparsi di opere, volte a proteggere la città, era una grande opportunità di crescita. 

Queste grandi commissioni, contribuivano a renderli grandi ed immortali (oggi li definiremmo Multitasking).

Ad ogni modo Michelangelo accettò l’incarico, portandolo a termine ovviamente.

E, qui si torna all’argomento di questa nostra guida, perché, nei progetti di protezione, rientrava anche la protezione della Basilica di San Miniato a Monte e del suo Campanile che, rappresentavano una delle parti più vulnerabili della città.

  • Michelangelo scelse la lana per proteggere la struttura.
  • Chiese a raccolse materassi, cuscini e lana di ogni tipo da tutti i cittadini, così ricoprì il campanile che, in questo modo, riuscì ad attutire i colpi dei cannoni nemici.

qui, si conserva ancora, la seconda Campana più grande della Toscana (il cui suono si sente in tutta Firenze).

La prima, invece, è conservata nel Duomo di Firenze.

Foto panoramica del Centro storico di Firenze, visto dal Piazzale della Basilica di San Miniato a Monte

Sei ancora con me?

Non avere fretta, goditi ogni dettaglio. Prenditi il tuo tempo per elaborare tutte queste informazioni.

Le bellezze da scoprire qui, non sono ancora finite.

Dopo aver ammirato la Basilica, sia dentro che fuori, altro consiglio che voglio darti é quello di fare una passeggiata

al cimitero monumentale
delle Porte Sante

che si trova proprio alle spalle della basilica ed ospita numerose cappelle della borghesia fiorentina.

Questo è un luogo speciale, non soltanto per la sua posizioni privilegiata (in quanto è il cimitero monumentale più alto di tutta la Toscana) ma è anche luogo di sepoltura di personaggi importanti.

Le sepolture in questo Cimitero iniziarono nella metà del 1800 ed ancora oggi è in uso.

Mentre passeggerai tra i viali, ti accorgerai di essere circondato/a, da tombe a terra ed, eleganti cappelle private oppure semplici monumenti funebri.

Ma ciò che lo rende unico sono proprio i monumenti che le famiglie hanno scelto per ricordare i loro cari passati a miglior vita.

Due dei miei preferiti sono i due giovani innamorati danzanti e, l’angelo.

A questo punto, inizia a tornare indietro, dirigendoti nuovamente verso la scalinata della Basilica, approfitta di questa posizione per scattare foto e registrare video panoramici della bella Firenze.

Dopo di ché, ci dirigiti verso il Piazzale, dove sei arrivato/a con il bus.

Piazzale Michelangelo

Sicuramente avrai visto meravigliose foto, scattate proprio da qui.

Piazzale Michelangelo rappresenta il più famoso punto di osservazione del panorama fiorentino. Da questa terrazza
si ha la visuale completa del centro storico fiorentino.

Fu realizzato su disegno dell’architetto Giuseppe Poggi (che ha realizzato anche il loggiato alle tue spalle) durante i lavori di riqualificazione della città in occasione dell’elezione di Firenze come Capitale d’Italia.

come noterai, domina l’intera terrazza.

Unica differenza fu che, il progetto iniziale, prevedeva un Museo dedicato alla opere del Grande Maestro Michelangelo Buonarroti, cosa che invece non fu mai portata a termine ed, al suo posto, fu invece ospitato un ristorante panoramico (che ancora oggi é presente).

La Piazza come vedi, è dedicata al grande Michelangelo Buonarroti (da cui prende appunto il nome “Piazzale Michelangelo“) e, proprio per questo motivo, è stato scelto di esporre le copie delle sue opere famose.

David di Piazzale Michelangelo + Allegorie delle Cappelle Medicee di Firenze

che, Michelangelo realizzò per la Tomba dei Medici (ancora custodita nelle Cappelle Medicee della Basilica di San Lorenzo).

A differenza delle opere originali che furono realizzate in marmo bianco, per queste fu scelto di utilizzare il bronzo. 

Questo monumento, fu realizzato nelle botteghe del centro storico fiorentino, per poi essere trasportato, con carri trainati da buoi, fino a questa posizione, nella quale si trova dal 25 giugno 1873.

Lo ritenne adeguato per il suo carattere orgoglioso e indomabile (simile al carattere della città).

Decise di rappresentarlo proprio nell’attimo prima di sferrare il colpo mortale al Gigante Golia.

Durante l’esecuzione dell’opera Michelangelo decise di rappresentare il giovane con sembianze più adulte, in realtà il David era solo un adolescente ma Michelangelo lo scolpì con una muscolatura da adulto. Così come scelse di realizzare le mani, i piedi e la testa sproporzionati rispetto al normale.

David di Michelangelo esposto in Piazza della Signoria a Firenze

Perché pensò a quest’opera vista dal basso e quindi volle permettere la piena visuale dei dettagli.

Inoltre le braccia sono più lunghe e la dimensione delle mani è stata voluta così per rispettare ciò che, nel Medioevo, era comune definire “Mano Furtis” (che stava a significare la potenza).

Una delle copie più famose del David si trova in Piazza della Signoria, davanti l’ingresso principale di Palazzo Vecchio.

Si racconta la Guerra tra i Filistei con il popolo di Israele guidati dal Re Saul. L’esercito dei Filistei aveva dalla loro parte l’aiuto del Gigante Golia e proprio grazie a lui sembrava avere la meglio in questo scontro. Un giorno il Gigante lancia una sfida: combatterò con il campione dell’esercito nemico e chi avrà la meglio tra i due disputerà la vittoria della guerra. Ma nessuno osava accettare, fino a quando il giovane pastorello Davide si offre volontario. Rifiutò corazza e armature tipiche della battaglia (in quanto non era abituato e lo bloccavano nei movimenti) e decise di combattere con sole 5 pietre raccolte dal fiume e la sua fionda. Senza perdere tempo sferra i suo primo colpo di pietra riuscendo a sconfiggere il Gigante con un solo colpo.

Sei pronto/a, stai per affacciarti dalla terrazza panoramica più bella di Firenze?

  • Il Duomo con il suo Campanile e la Cupola del Brunelleschi che rappresentano il potere
    religioso;
  • Palazzo Vecchio con la sua torre di Arnolfo che rappresenta il potere politico;
  • Ponte Vecchio con le sue splendide botteghe orafe;
  • un punto privilegiato per ammirare tutto il percorso del Fiume Arno.

Ed insieme a te, il meraviglioso monumento dedicato al David di Michelangelo, osserva la sua bella Firenze dall’alto.

Dimmi, come ti senti in questo momento?

Vista panoramica su Firenze, da Piazzale Michelangelo, in primavera

Se dovessi essere a Firenze, durante il periodo primaverile, sappi che, è possibile visitare anche

Il Giardino dell'Iris

(che si trova proprio qui sotto ed é aperto solo per pochi giorni all’anno, proprio durante il periodo di fioritura dei gigli/iris).

Il giardino non é molto grande ma, al suo interno si trovano diverse varietà di iris, meglio conosciuto con il nome di Giglio.

Questo fiore, se non lo sai, é molto importante per Firenze.

L’Iris, infatti é il Fiore simbolo della città, lo troverai rappresentato in molte parti della città.

Giglio fiorentino (simbolo della città)

pare che, il Giglio bianco, fosse un fiore molto diffuso nelle campagne fiorentine.

Pare che questo divenne il simbolo della città a partire dalle Crociate, quando, i soldati fiorentini lo portavano con se per buon augurio di ritorno a casa. Fu scelto anche
come simbolo da porre sullo stendardo cittadino.

Inizialmente i colori dello stendardo erano giglio bianco su sfondo rosso ma durante la guerra tra Guelfi e Ghibellini lo stendardo fu cambiato invertendo i colori.

Divenendo così giglio rosso su sfondo bianco, esattamente come lo vediamo ancora oggi.

Si dice che in molti, compreso Napoleone, provarono a cambiarlo ma i fiorentini si sono sempre opposti e ribellati per mantenere il loro stendardo intatto

Sempre restando in tema, qui vicino puoi visitare un altro splendido giardino:

Il Giardino delle Rose

Per raggiungerlo dovrai attraversare una parte delle “Scalinata della Via Crucis” (nome che deriva dall’utilizzo che ne viene fatto per la tradizionale Via Crucis Pasquale).

Il percorso della Via Crucis va dalla Porta di San Miniato fino alla Chiesa di San Salvatore a Monte. 

Questa zona è detta Monte alle Croci ed è formato dalla Basilica con il suo campanile (che segna il punto più alto), ed il Palazzo dei Vescovi con le relative fortificazioni circostanti.

Anche questo, rientra nelle modifiche per l’ammodernamento della città ( divenuta capitale d’Italia), che il Comune commissionò all’architetto Poggi, compreso il Giardino delle Rose).

Dal Giardino delle rose si gode di una delle viste panoramiche più belle di Firenze

In origine il suo nome era “podere di San Francesco” (poiché di proprietà
dei padri filippini).

Con le successive modifiche, apportate dall’Architetto Poggi, lo spazio fu diviso diversamente, creando delle terrazze nelle quali vennero realizzati piccoli giardini e nei quali furono piantate diverse rarità di rose e altri tipi di fiori.

il giardino fu arricchito dal regalo di un architetto giapponese che, dopo averlo visitato durante una sua vacanza, ne rimase talmente affascinato da decidere di realizzare e regalare alla città una piccola oasi giapponese (questo avvenne in occasione del gemellaggio tra Firenze e Kyoto).

Panorami più belli di Firenze: guida gratuita con itinerario a piedi

uno scultore belga decise di donare 10 delle sue opere, anch’esso dopo la visita al giardino rimase incantato.

Chiese espressamente che venissero collocate in questo giardino e diede 10 sculture in bronzo e 2 in gesso.

Indovina un pò…

La mia preferita non poteva che essere quella a forma di valigia, con lo sfondo, il centro storico di Firenze!!

Oggi, questo giardino, è divenuto uno dei giardini panoramici più belli della città, dal quale si può intravede il Cupolone (termine utilizzato dai fiorentini per indicare la Cupola realizzata dal Brunelleschi per il Duomo di Firenze) tra le colorate rose e si può godere di ombra e frescura nei periodo estivi inoltre è una delle mete romantiche per le coppie.

Anche qui, prenditi tutto il tempo che vuoi, goditi i dettagli, riposati tra il profumo dei fiori, goditi la vista della città, da questa prospettiva insolita e privilegiata.

Come noterai questa zona, seppur sia frequentata da molti turisti, ti lascia lo spazio per goderti l’atmosfera. E, mi piace proprio per questo!

Quando sarai  pronto/a, dirigiti verso il cancello, che ti porterà all’ultima ed incredibile tappa di questo tour di Firenze vista dall’alto:

Le Rampe del Poggi

Per molti anni, questa zona, è stata abbandonata e dimenticata ma, grazie a dei fondi ricevuti il Comune di Firenze ha deciso di riqualificarlo e di riportarlo allo stato originale.

Le Rampe del Poggi, rientrano nei lavori di bonifica, affidati all’architetto Poggi che, in questo caso, chiese aiuto ad Attilio Pucci, per la progettazione del verde.

La progettazione si svolse tra il 1872 ed il 1876 anni in cui, come abbiamo già detto Firenze era Capitale d’Italia, e con queste opere si voleva dare alla città un aspetto migliore.

Il progetto scelto si adeguava però alle decorazioni già presenti nelle ville delle Famiglie (ad esempio le fontane delle ville medicee, o i loro giardini , ecc).

Cascate delle rampe del Poggi. altra meravigliosa vista panoramica su Firenze

Infatti le rampe si configurano come un’imponente architettura da giardino, tipico delle ville nobili fiorentine, con grotte, scogliere, cascate, vasche, fontane e mosaici.

Questa terrazza fu ideata non solo per abbellire ma anche per assicurare stabilità geomorfologica alla collina ed evitare il ristagno d’acqua attraverso la cascata.

Fu realizzato un dislivello di oltre 50 metri articolato a tre sezioni:

  • la vasca polimetrica composta da più bacini e decorata con mosaici di ciottoli;
  • un muraglione intermedio scandito da 5 grandi grotte;
  • ed infine una possente cinta muraria su Piazza Poggi con una piccola grotta centrale;

Secondo il progetto dell’Architetto Poggi l’elemento centrale era l’acqua che doveva scorrere su ciottoli e piante tipiche delle zone locali. Tra le varie decorazioni utilizzate e scelte con cura vi sono la conchiglia ed il giglio fiorentino.

Tutto questo percorso conduceva poi alla vista finale davanti la vasca della

Torre di San Niccolò

Questa fa parte dell’antica fortificazione cittadina. La torre in realtà era una porta (ovviamente senza il collegamento con le mura oggi il suo aspetto è cambiato).

Torre di San Niccolò con lo sfondo sul centro storico di Firenze

Il suo nome deriva dal nome del quartiere San Niccolò.

La Torre di San Niccolò, a differenza delle altre Torri di Firenze, è l’unica Torre ad essere rimasta immutata nel corso dei secoli, riuscendo a mantenere anche i suoi 45 metri di altezza.

Nel Medioevo avere una Torre era fattore di pregio e di ricchezza, mentre nel ’500 le Torri furono prese come bersagli; erano i primi punti strategici della città che durante un bombardamento venivano colpite perché più visibili anche da lontano.

Durante il corso dei secoli si sono sviluppate anche le tecniche di guerra che migliorarono; venne inventata per esempio la polvere da sparo e quindi con l’utilizzo delle bombe e dei cannoni le Torri più alte erano i primi bersagli.

Per questo motivo si decise di abbassare le Torri per evitare che fossero distrutte. 

L’unica Torre che non ricevette questa modifica fu proprio la Torre di San Niccolò che aveva la protezione della collina di San Miniato. 

Proprio questa sua posizione privilegiata ne permetteva la protezione della città da questa parte del fiume Arno.

dettagli medievali sulla Torre di San Niccolò a Firenze

La Torre di San Niccolò fa parte di una Firenze Medievale che purtroppo non esiste più, la Firenze protetta dalle mura.

Pensa che, la Torre di San Niccolò era collegata alla Torre della Zecca tramite una cinta muraria che attraversava l’Arno; ed inoltre erano stati creati collegamenti attraverso passaggi sotterranei che collegavano le due Torri.

Ma oltre ad essere Torri difensive insieme alla Cinta Muraria, erano anche delle porte di ingresso alla città.

(che vuol dire essere in ritardo) e deriva dal fatto che, essendo appunto delle porte di accesso alla città, ad una certa ora della sera venivano chiuse.

Spesso i ritardatari erano i contadini che tornavano dalle campagne e, per non rimanere chiusi fuori iniziavano a tirare sassate contro le porte perché qualcuno li aprisse e li facesse entrare, e da questo nacque il detto.

Questa zona fino al 1911 si chiamava “Piazza delle Mulina”, poi, dopo la riqualifica, prese il nome dell’architetto “Giuseppe Poggi” divenendo appunto “Piazza Poggi”.

Ma il nome delle “Mulina” derivava dai mulini azionati dalle acque del canale provenienti dal fiume Arno.

La striscia di metallo (ancora presente a terra) indica il percorso delle antiche mura.

In realtà questa torre era realizzata in modo da poter accorgersi subito di possibili assalitori. Essendo in realtà una porta, i nemici avrebbero potuto superarla ed entrare in città. Quindi fu costruita in modo tale da impedire ciò. 

camminamento difensivo sulla Torre di San Niccolò a Firenze

Mi spiego meglio:

la parte alta della torre è caratterizzata 3 finestroni e da merli rettangolari, con un camminamento sottostante che, permetteva lo spostamento dei soldati.

Quindi se gli intrusi fosse riusciti ad entrare, i soldati li avrebbero subito visti bloccando l’attacco.

(se osservi bene la foto noterai le scale, i finestroni ed i punti di affaccio).

Che dire…

Io resto affascinata da questi aneddoti, ogni volta che ne scopro uno nuovo.

Ed, attraverso i mie contenuti, spero di riuscire a trasmettere queste sensazioni anche a te, stimolandoti a cercarne sempre di nuovi, in ogni tuo viaggio.

A questo punto sarai giunta/o, a livello del fiume Arno e quindi, poco distante dal centro storico fiorentino.

Questa era l’ultima tappa di questo mio itinerario (per ora).

Proseguendo, sempre dritto/a, ti troverai nelle vie principali di Firenze.

Una un lato del Fiume Arno, vedrai il Camminamento del Corridoio Vasariano ed il bel loggiato della Galleria degli Uffizi e la Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio.

Di fronte, noterai il colorato Ponte Vecchio.

Insomma, da qui, potrai addentrarti nella storia della Culla del Rinascimento.

Vista panoramica di Firenze - Fiume Arno e centro storico

Come promesso all’inizio di questo mio articolo, ti lascio qui, il riepilogo delle tappe di questo itinerario gratuito, a piedi, dei Panorami più belli di Firenze.

  1. Stazione di Santa Maria Novella;
  2. Basilica di San Miniato a Monte;
  3. Cimitero Monumentale delle Porte Sante;
  4. Piazzale Michelangelo;
  5. Giardino dell’Iris;
  6. Giardino delle Rose;
  7. Rampe del Poggi;
  8. Torre di San Niccolò;

Augurandomi che possa esserti utile a gestire meglio la tua passeggiata.

E, non dimenticare di taggarmi, quando sarai lì, mi fa sempre piacere sapere che i miei consigli possano essere utili.

Anzi, se ti va, lasciami un commento qui sotto, sono curiosa di sapere se, guide dettagliate come queste possano piacere ed, essere utili, soprattutto. 

Ogni consiglio che condivido, é sempre testato su di me, in prima persona e, sapere di poter aiutare altri viaggiatori, ad immergersi nelle bellezze del luogo, mi riempie sempre di gioia!

Se ti é piaciuta questa guida gratuita, sappi che, ne ho scritto altre dedicate:

Anche queste, totalmente dettagliate e ricche di curiosità!

Ora, non mi resta che augurarti una favolosa passeggiata, alla scoperta delle bellezze Toscane.

A presto con nuovi consigli di viaggio.

Mary

Mary

Ciao Sono Mary, autrice del blog una valigia piena di viaggi.
Qui troverai i racconti dei miei viaggi con l'aggiunta di dettagli personali e curiosità riguardanti i luoghi che visito.
Condividerò con te i miei personali itinerari e consigli di viaggio in base alle esperienza che vivrò.

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