Pisa è una delle città Europee più famose
Patrimonio Unesco dal 1987
Oggi ti propongo il mio itinerario, alla scoperta del centro storico, della città famosa per la sua Torre Pendente.
Lodata e decanta da artisti e poeti, Pisa offre un patrimonio artistico e culturale unico e ricercato.
“Ho qui in Pisa una certa strada deliziosa, che io chiamo Via delle rimembranze: là vo a passeggiare quando voglio sognare ad occhi aperti.” (Giacomo Leopardi)
“L’aspetto di Pisa mi piace assai più di quel di Firenze. Questo lungarno è uno spettacolo così bello, così ampio, così magnifico, così gaio, così ridente che innamora: non ho veduto niente di simile nè a Firenze nè a Milano, nè a Roma, e veramente non so se in tutta l’Europa si trovino vedute di questa sorta”. (Giacomo Leopardi)
“Pisa, città assai antica, ma di forma elegante e decorosa, e sebbene situata in mezzo a una pianura, a differenza della maggior parte delle città, non possiede poche torri, ma ne ostenta tutte di eminentissime, come anche fu potentissima sui mari, finché nella memoria dei padri, vinti nella epica battaglia contro i Genovesi, perse non solo le forze navali, ma anche lo spirito e il dominio dei mari”. (Francesco Petrarca).
Antica Repubblica Marinara
Pisa, nata sulle sponde del Fiume Arno, non poteva che affermarsi come una delle potenze navali, diventando, insieme a Venezia, Amalfi e Genova, una delle più antiche Repubbliche Marinare.
La sua posizione la rese un perfetto porto romano, tra i più importanti.
Ma, lo stesso fiume che la rese così importante, fu lo stesso che la condannò alla decadenza. Infatti le continue esondazioni portarono sempre più la popolazione a deviare il corso del fiume, ed a costruire sempre più in alto.
Ad oggi, però, tutto questo ha fatto si che i fondali abbiano mantenuto detriti e ricchezze archeologiche, a testimonianza dei secoli passati.
Molti dei relitti delle imbarcazioni si trovano custoditi all’interno del museo della Navi antiche di Pisa. Uno scrigno di ritrovamenti di inestimabile valore, che ti consiglio di andare a visitare.
Ma, andiamo con ordine e vediamo insieme, quante altre meravigliose cose si possono fare a Pisa, oltre naturalmente, visitare
Piazza dei Miracoli!
Sapevi che a Pisa si può visitare un sito archeologico a cielo aperto?
Prima di diventare una delle Quattro Repubbliche Marinare, Pisa è stata un importante centro romano. Lo dimostra il fatto che:
non lontano da Piazza dei Miracoli si può ammirare un antico sito archeologico a cielo aperto.
Si tratta di un edificio termale di epoca romana, conosciuto con il nome di “Bagni di Nerone” o “Terme di Nerone“.
Pisa, nel Medioevo, vantava importanti centri termali ed anche di un anfiteatro (purtroppo perduto).
La zona in questione, era un punto strategico, già in epoca romana, poiché si trovava non lontano da una delle porte di accesso alla città ed anche non molto lontana dal centro religioso di “Piazza dei Miracoli”.
Le Terme furono rimesse in evidenza in epoca Rinascimentale per volere di Cosimo III de Medici.
Studiando i resti di materiali ritrovati in questo sito archeologico, è stato stabilito che, l’impianto originale possa essere di Epoca Domiziana (I sec. D.C.).
Ma, il fatto che i lavori siano stati svolti a più riprese e siano stati poco documentati (per differenti modalità di studio delle varie epoche) ha causato una scarsa documentazione e quindi una conseguente difficoltà a datare tutti i materiali.
I veri scavi archeologici (documentati) iniziarono solo verso la fine del 1800 e, successivamente l’area fu recintata per protezione. Sono ancora in corso studi e ricerche che vedono rientrare questo progetto nei percorsi turistici della città.
Al momento non si può visitare l’Area ma, come vedi dalla foto, è possibile vederla quasi completamente, al di fuori della recinzione.
Ben si conserva la parte per il bagno di acqua calda (bagno turco) composto da una sala ottagonale con la copertura di una cupola traforata.
L’acqua arrivava dall’acquedotto romano del vicino comune di San Giuliano Terme (altro centro termale rinomato ed utilizzato ancora oggi).
Mentre, i resti accanto, sono probabilmente di una palestra. Qui sono inoltre stati ritrovati antichi marmi (conservati al Museo di San Matteo).
delle antiche mura
Un tempo, Pisa era protetta da una lunga Cinta Muraria ed, ancora oggi, una parte di essa, è in ottimo stato.
Forse non lo sai ma sono anche percorribili.
Purtroppo a causa degli ammodernamenti della città, nei secoli, le mura sono state parzialmente distrutte, ma, una buona parte, è giunta fortunatamente fino a noi.
Recentemente sono stati conclusi dei lavori di restauro che permettono di vedere Pisa da una prospettiva insolita.
E, soprattutto se ti trovi a Pisa per poco tempo (come spesso accade), secondo me è un’alternativa da prendere in considerazione per riuscire a vedere gran parte della città. In particolar modo avrai la possibilità di vedere Piazza dei Miracoli dall’alto, fotografando i 4 importanti monumenti lontano dalle folle di turisti. Un itinerario tutto nuovo, per scoprire la città della Torre Pendente, in maniera completamente differente.
Nel corso dei secoli sono state aggiunte torri e rialzamenti, la città è stata modificata in base alle esigenze. Purtroppo queste modifiche, nel corso dei secoli, hanno anche portato alla distruzione di un tratto di mura, causata dell’espansione della città.
Ad oggi, non è ancora stato completato il restauro di tutto il percorso (che è in programma per i prossimi anni) ma, buona parte di esso si, ed é visitabile.
Il costo del biglietto è di €3 (per i residenti) e di €5 per i turisti (compreso di visita guidata). Io te lo consiglio!
Ci sono 3 diversi accessi in tre diverse zone della città perciò, prima di prenotare consulta il sito ufficiale così potrai chiedere conferma degli orario e, di eventuali modifiche.
A pochi passi, dalla Famosa Piazza dei Miracoli, si nasconde una delle Piazze più importanti ed antiche di Pisa che, merita assolutamente una visita.
Piazza dei Cavalieri era il Centro Politico di Pisa, già nel Medioevo, quando, personaggi illustri qui si riunivano per prendere decisioni politiche, cittadine e, per i grandi festeggiamenti.
Questa zona era anticamente conosciuta come “La Piazza delle 7 vie” perché, qui si incontravano, appunto, le 7 vie principali di Pisa.
La zona era circondata da edifici e chiese che, furono successivamente utilizzati come sede delle Magistrature.
Oggi, la Piazza è anche la sede si alcune facoltà dell’Università di Pisa.
Questa piazza si trova a pochi passi dalla famosa Piazza dei Miracoli, ti basterà fare una breve passeggiata di circa 10 minuti per trovarti davanti a questo splendore.
Durante il potere Mediceo, questa piazza, divenne il quartier generale dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Spirito (voluti direttamente da Cosimo I de Medici).
Uno dei monumenti più importanti di questa Piazza é sicuramente “la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri“
Tra i primi lavori di ammodernamento della Piazza, voluti da Cosimo I, vi é proprio la progettazione di questa chiesa.
La progettazione fu affidata, a Giorgio Vasari che, sfruttò alcune parti dell’antica chiesa di San Sebastiano.
Questo divenne il quartier generale dei Cavalieri di Cosimo, che avevano il compito di combattere la pirateria turca, del Medioevo.
Il campanile fu aggiungo successivamente alla costruzione della Chiesa ma solo come elemento decorativo.
I due spazi laterali con le due piccole porte erano adibiti a deposito e come spogliatoio per i Cavalieri.
I due stendardi realizzati in marmo di Carrara rappresentano lo stemma della Famiglia Medici e l’ordine di Santo Stefano.
Quella che, invece, vedi in alto, è una delle bandiere utilizzate durante le Crociate (croce rossa su sfondo bianco), che richiama l’attuale stendardo pisano (Croce rossa su sfondo bianco ma con l’aggiunta di 12 piccole sfere sulle punte della croce).
Le origini dello stendardo non sono certe, pare che ci siano diverse ipotesi:
Secondo alcuni le 12 sfere sarebbero i 12 segni zodiacali oppure i 12 apostoli; secondo altri si tratta del simbolo dei Conti di Tolosa; secondo altri ancora si tratta del simbolo evolutivo della Croce di Gerusalemme.
La cosa certa è che la croce rossa era il simbolo del popolo pisano e non della città che invece aveva l’aquila.
Durante le crociate il Papa decise di utilizzare lo stendardo con la croce per combattere i Saraceni in Sardegna.
Questo simbolo fu comunque sostituito a quello che oggi è lo stendardo della Provincia di Pisa (aquila nera su sfondo giallo) – simbolo di origine Ghibellina.
Il cambiamento più importante fu destinato al “Palazzo degli Anziani”
Come ti ho appena accennato, tutti i lavori di trasformazione della Piazza, secondo il volere di Cosimo I, furono affidati a Giorgio Vasari.
Il Palazzo degli Anziani fu: decorato, ingrandito e modificato per, ospitare la sede dei Cavalieri.
Nella facciata furono inseriti i volti dei Granduchi di Toscana.
Ed, alla fine dei lavori, fu cambiato il nome al Palazzo divenendo “Palazzo della Carovana” (oggi è sede di una della Scuole più importanti d’Italia e d’Europa “La Scuola Normale di Pisa”).
L’obiettivo di questa Università è quello di formare i futuri insegnanti.
Infatti l’aggettivo “Normale” fa proprio riferimento alla funzione didattica primaria, e cioè quella di trasmettere “Norme”; mentre l’aggettivo “Superiore” è legato alla preparazione per l’insegnamento secondario.
Ovviamente non si poteva non omaggiare colui che ha voluto tutto questo, con una “Statua Marmorea dedicata proprio a Cosimo I”
fu commissionata da suo Figlio Ferdinando I de Medici, per omaggiare suo padre in quanto Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Santo Spirito.
Cosimo I viene rappresentato in piedi, sul piedistallo, nell’atto di sottomettere (questo perché doveva sottolineare il dominio del Granducato anche nei commerci marittimi).
Piccola Curiosità:
Tutti i giovani interessati ad entrare a far parte dell’ordine dei Cavalieri di Malta, dovevano superare delle prove e sottoporsi ad una sorta di “tirocinio” di tre anni, durante i quali apprendevano le discipline necessarie all’arruolamento.
Qualora tu fossi interessata/o a scoprire le bellezze di Firenze ed altre meravigliose città d’arte, allora ti lascio qui il mio articolo.
Un altro edificio molto importante in questa Piazza è “la Torre della Fame”.
Famosa perché citata nella Divina Commedia da Dante (precisante racconta la storia del Conte Ugolino).
Dante li colloca nel girone dei peccatori raccontando che, dopo giorni di prigionia ed assoluto digiuno, i figli ed i nipoti del Conte Ugolino morirono.
Dopo circa 2 giorni di lutto, il Conte, cedette alla fame, sfamandosi con i corpi dei suoi cari.
Di questo episodio non ci sono testimonianze certe, si suppone che sia solo frutto dell’immaginazione di Dante.
Spostandoci fuori da Piazza dei Cavalieri, inizia quello che i Pisani chiamano “Borgo Stretto“. Una della vie più frequentate della città.
Una via che oggi rappresenta la zona di shopping, in cui avviene la vita locale, studentesca e turistica. Essendo separata dal fiume Arno, questa via viene differenziata da “Borgo stretto” e “Borgo Largo“.
La prima parte (subito dopo Piazza dei Cavalieri) “Borgo Stretto” è stata lasciata volutamente in stile più antico, mentre l’altra parte (dopo il Ponte di Mezzo) ha subito più ammodernamenti.
Con la sua architettura, i suoi edifici antichi, i suoi porticati ed i suoi negozi si capisce la dimensione storica di questa città.
“Borgo Stretto” sfocia in una via un po’ più larga chiamata appunto “Borgo Largo”. Le due vie insieme costruiscono la principale arteria commerciale della città.
Su queste vie si trovano tutti edifici di origine medievali, al di sotto, i suoi portici accompagnano la passeggiata fino all’Arno.
Ricorda, che sei nel cuore pulsante del centro storico pisano perciò, alzi gli occhi e cerca di catturare i dettagli, come ad esempio:
Ti consiglio di fermarti davanti la vetrata di un edificio che, fino a poco tempo fa ospitava la sede di una banca.
In realtà in questa via e, proprio in questo punto, nasceva una Chiesa, per la precisione la “Chiesa di San Felice“.
Questo era anche il percorso della cerchia muraria della città. Ma, con il corso dei secoli ed i vari lavori di ampliamento della città, la chiesa fu abbattuta mentre, questa parte di loggiato, fu utilizzata come magazzino.
La parte retrostante, come vedrai, è stata acquistata come sede della banca ed all’interno si nasconde un importante affresco del 1300 (purtroppo al momento non visitabile).
Questi capitelli sono stati analizzati ed è stato confermato che provengono da un edificio di culto; si tratta di un due Antichi Capitelli Romani facenti parte di un loggiato in pietra, che raffigurano:
- uno Giove, Minerva, Mercurio e Giunone;
- l’altro è dedicato ad Apocrate, Iside, Serapide e Cerere.
Sono due dei reperti antichi di più grande valore a Pisa che, pur essendo in un punto di passaggio continuo, vengono notati da pochi.
Ma ora che lo sai, spero che potrai essere tra le poche persone che si soffermano ad ammirarne i dettagli.
Continuando la passeggiata, altro monumento che ti consiglio di soffermarti ad ammirare é:
Questa piazza come vedrai, si trova di fronte al Ponte di Mezzo ed è circondata da edifici storici, che hanno caratterizzato la vita culturale e sociale della città fino dalla tarda età moderna.
Oggi è un punto di riferimento per studenti e residenti che qui si incontrano ogni giorno, dandosi appuntamento proprio sotto la statua di Giuseppe Garibaldi.
L’opera è stata realizzata da uno scultore romano in una fonderia della capitale nel 1892.
Come per altre opere dedicate, all’eroe dei due mondi, Garibaldi è rappresentato a grandezza naturale.
Sulla base del monumento sono rappresentati i momenti più salienti della carriera di Garibaldi.
Il basamento infatti mostra tre episodi della vita garibaldina in particolare la presa di Roma e la ferita subita in Aspromonte, poi curata a Pisa.
Una piccola curiosità:
Si narra che Garibaldi si fermò a Pisa, dopo essere stato ferito durante la battaglia in Aspromonte; giunto qui, fu curato nell’antico ospedale pisano curato delle suore. Secondo la leggenda, subito dopo essersi ripreso dalle ferite ricevute, scappò via senza pagare. (ma questa é solo una leggenda).
Complimenti, ora sei nel punto centrale del centro storico di Pisa. Il suo simbolo é:
Come già saprai, Pisa è una delle città Toscane ad essere attraversata dal fiume Arno.
Oggi tanti ponti dei Lungarni non corrispondono al disegno originale; questo perché durante la II Guerra Mondiale sono stati bombardati e distrutti.
Ad esempio quello che oggi conosciamo come Ponte di Mezzo, in principio era chiamato “Ponte Vecchio” (si, hai capito bene, proprio come quello di Firenze).
Forse non lo sai ma, esattamente come il Ponte Vecchio di Firenze, anche quello di Pisa era caratterizzato da botteghe. Inoltre, la costruzione del Ponte Vecchio Fiorentino è successiva a quello pisano, quindi Firenze prese spunto da disegno e dall’idea dei pisani di costruire delle botteghe sul Ponte.
Purtroppo il ponte pisano non fu risparmiato dai bombardamenti mentre quello fiorentino fu protetto e favorito dai soldati tedeschi.
Altro importantissimo monumento, tra i più antichi di Pisa, é:
Questa piccola chiesetta è uno straordinario esempio di stile gotico pisano.
La sua antica posizione era sul “Pontenovo” (distrutto e ricostruito in altra posizione) ed infatti anticamente la Chiesa era conosciuta come “Chiesa di Santa Maria in Pontenovo“.
Il successivo nome “Chiesa della Spina” deriva da una importante reliquia conservata al suo interno (una spina della corona di Cristo).
La vicinanza al fiume ha sempre creato un grande pericolo per la stabilità della struttura infatti nel 1800 fu soggetta ad un progetto di rifacimento nel quale fu riposizionata in maniera più rialzata rispetto al letto del fiume e da allora ha sempre resistito.
Tutte le sculture in marmo sono state sostituite da copie, mentre le originali sono conservate al Museo di San Matteo.
Inizialmente era stata costruita come oratorio votivo, ma nel corso dei secoli è stata trasformata in una vera e propria piccola chiesetta che purtroppo raramente è possibile visitarne l’interno. Oggi viene spesso utilizzata per ospitare delle mostre temporanee.
Ma, durante la tua passeggiata pisana, merita comunque una foto cartolina.
Purtroppo a causa dello smontaggio per la ricostruzione della chiesa, nella posizione attuale, sono stati distrutti e persi molti decori marmorei.
L’originale malta medievale era molto forte e perciò nello smontaggio parte dei marmi decorati si ruppero, andando così perduti.
Ora, torna qualche metro indietro, ed imposta sul tuo google maps:
Tuttomondo
Questo Murales, è stato realizzato dall’artista Newyorkese Keith Haring nel 1989, sulla parete esterna di questa chiesa che è la Chiesa di Sant’Antonio Abate.
Si tratta dell’ultima opera dell’artista prima della sua morte.
Ti chiederai, come mai un artista di New York abbia scelto proprio Pisa per realizzare la sua opera…??
Ebbene questo evento fu determinato dall’amicizia tra un giovane studente pisano, precisamente di Pontedera con l’artista.
Piergiorgio Castellani all’età di 19 anni, annoiato dalla sua vita di provincia, decise di andare in viaggio a New York con suo padre. Lì per pura casualità conobbe l’artista e, di lì a poco, iniziò la loro amicizia.
A quei tempi le opere di Keith erano molto quotate; il suo amico Pisano racconta un aneddoto che lo colpì molto.
Era il periodo natalizio e Keith aveva realizzato in cartone delle sagome colorate per decorare l’albero e fu colpito dall’interesse e dalla richiesta delle persone per acquistare queste semplici sagome.
Comunque Keith era in attesa di altre commissioni ed, incuriosito dai racconti del suo amico italiano e, della sua terra, decise di venire a Pisa.
Rimase talmente tanto affascinato da questa città che, ebbe moltissime nuove ispirazioni per nuove opere. Dopo aver passeggiato per le strade di Pisa, scelse questo muro, per realizzare la sua opera. Contattarono il sindaco ed il parroco della chiesa per essere autorizzati alla realizzazione del Murales e questi ne furono entusiasti tanto, da accettare subito.
La parete della chiesa non era in ottime condizioni a causa dei bombardamenti della II Guerra Mondiale ma, grazie all’accordo raggiunto, si procedette prima alla sistemazione del muro e poi alla realizzazione del murales.
Keith, per prima cosa dipinse la parete tutta di bianco, per dare uno sfondo neutro all’opera e poi, in soli 4 giorni realizzò i contorni neri delle figure.
Con l’aiuto di alcuni studenti e, grazie alla donazione di colori da parte di un’azienda locale, realizzò quello che ancora oggi possiamo ammirare.
A differenza di tutte le altre sue opere, in questa decise di investire più tempo per la realizzazione e di crearla in modo permanente (mentre tutte le altre sue opere erano graffiti che sparivano in poco tempo).
Il dipinto ritrae 30 figure in movimento che tra loro simboleggiando la pace e l’armonia del mondo.
- Al centro del murales si trova il simbolo d Pisa (la croce rossa pisana) che viene rappresentata con 4 figure umane unite all’altezza della vita.
- Più in alto, un uomo sorregge un delfino sulle spalle.
- A sinistra compaiono: un cane (simbolo di fedeltà), una scimmia (simbolo dell’istinto), ed un volatile (simbolo di libertà). Questo perché l’artista voleva sottolineare che, il legame dell’uomo con la natura, è indispensabile per l’armonia del mondo.
- In alto a destra, due figure umane unite, formano una forbice (simbolo del bene) che taglia in due un serpente (simbolo del male).
- Continuando vediamo una donna con in braccio un bambino ed un uomo con un televisore al posto della testa (contrasto tra la normalità della vita e la tecnologia che ne stravolge i ritmi).
- Cerca di individuare anche una persona gialla con figure all’interno (come matriosche) che può rappresentare l’obesità.
- Guardando bene nota anche due gemelli, uniti dallo stesso corpo ma, con due teste che, probabilmente ricordano le mutazioni genetiche dovute ai disastri nucleari.
- Mentre, la persona gialla in basso è un passante o, un turista, che si sofferma a guardare l’opera prima di recarsi alla famosa Torre Pendente.
Nel 2011/2012 sono stati svolti gli ultimi lavori di restauro e ripulitura e sono stati applicati dei liquidi protettivi per preservarne l’integrità.
A questo punto, ti basterà fare pochi passi, per trovarti in un'altra Piazza di Pisa:
Vittorio Emanuele II
Al centro, come vedi, svetta il monumento dedicato all’ex Sovrano “Vittorio Emanuele II“.
Rappresentato in vesti militari e, proprio per via di questo, i pisani lo hanno ribattezzato con un simpatico appellativo:
“Sciaboletta” (per la sciabola che cinge nelle sue mani).
Ma questo appellativo non è l’unico ad essere nato dall’ironia pisana, infatti viene anche conosciuto come:
“Spiombato” (questa volta legato alla piuma posta sul suo copricapo).
La piuma era stata, volutamente inserita dall’artista, per rendere la figura del Sovrano più slanciata, viste le rotondità evidenti, e, proprio da queste sue caratteristiche fisiche nacque l’appellativo.
Vittorio Emanuele II era molto noto, anche per le sue molteplici storie d’amore, all’età di 26 anni incontrò una giovane che lo fece innamorare perdutamente. La fanciulla era Rosa Vercellana, una giovane di 14 anni e, quando il Re la vide, perse completamente la testa.
Pur essendo lui spostato e con 5 figli.
La giovane Rosa non era di origini nobili, ma il Sovrano ne era così innamorato che la sposò e, successivamente la nominò “Contessa di Mirafiori”.
Bene, a questo punto, credo di averti illustrato tutti i monumenti più importanti di Pisa. Ora, se non ti ho fatto stancare troppo, non ti resta che goderti una passeggiata nella via dello shopping :
La principale arteria pedonale cittadina. Questa zona è caratterizzata per essere la via dello shopping, infatti qui troverai la maggior parte dei marchi commerciali, sia italiani che stranieri.
Essendo una zona pedonale, viene definita “le vasche”, dai giovani che, si ritrovano qui per passeggiare indisturbati e lontani dal traffico.
In questa via, si trova una piccola chiesetta “la Chiesa di Santa Maria del Carmine” che, viene ricordata, per i sontuosi altari (tra cui quello contenente il polittico di Masaccio – la cui tavola origina è custodita nel Museo di San Matteo). All’interno vi è anche un antico organo.
La riconoscerai perché, davanti il suo portone vi é il monumento dedicato a Nicola Pisano.
Forse non lo sai ma, dal 3 Novembre 2023, è stata inaugurata ,una nuova opera di Street art a Pisa.
Si tratta di un’opera di gran pregio, che l’artista brasiliano, Eduardo Kobra, divenuto famoso negli ultimi anni, per le sue straordinarie opere di Street art, ha deciso di regalare alla città, famosa per la sua torre pendente.
E già, proprio la Torre pendente, simbolo di Pisa, non poteva mancare, nella grande opera di Kobra, che si classifica come uno dei murale più estesi d’Italia, con ben 160 metri.
Dopo aver scelto di lasciare il suo segno, con il David multicolor, dipinto in cima alle Cave di Marmo di Carrara, ora sceglie un altro personaggio straordinario della storia Toscana ed in particolare di Pisa: “Galileo Galilei”.
Pisa si riempie di colore, con l’obiettivo di estendere sempre più, la sua fama di museo a cielo aperto con opere di Street art.
Kobra sceglie di rappresentare Galileo Galilei con la Torre di Pisa (utilizzata come cannocchiale astronomico), quasi come a voler lanciare un messaggio di visione positiva verso il futuro, senza però lasciare andare i grandi passi del passato.
Qualora tu fossi interessata/o, ad avere maggiori informazioni, riguardo di questo capolavoro, allora ti lascio qui il mio articolo.
Ora sei in possesso di un perfetto itinerario che, spero ti aiuterà a scoprire i dettagli di Pisa la prossima volta che passerai da qui!
Mi raccomando, adesso non hai più scuse per dire che Pisa ha solo la sua famosa Torre Pendente.
Alla fine del tuo viaggio, se ti va fammi sapere se questo itinerario ti sarà stato utile, mi farebbe tanto piacere!
Ma, i regali per te, non sono finiti qui.
Pensavi che mi sarei limitata solo a mostrarti delle bellezze del centro storico senza parlarti della famosa Piazza dei Miracoli?
Assolutamente no!
In questo nuovo articolo però, voglio mostrarti la Piazza da una prospettiva differente. Voglio raccontarti la sua storia e tutte le curiosità nascoste nei dettagli dei suoi Monumenti.
Se decidi di vistarla con i tuoi bambini, questo itinerario sarà perfetto perché piacerà molto anche a loro!
Grazie a tutti gli indizi che ho inserito potrete creare una caccia al tesoro, facendoli divertire apprendendo ed apprezzando ciò che li circonda.
Che dire, ti auguro una buona passeggiata!
Come dici?
Cosa puoi fare se decidi di fermarti in zona per qualche giorno?
Non preoccuparti, ho pensato anche a questo.
Nel mio Blog troverai ben 2 articoli dedicati ai borghi pisani.
- Santa Luce, un Borgo al profumo di Lavanda.
- Itinerario alla scoperta dei Borghi nelle colline pisane
- On the road tra i borgi medievali e le colline metallifere
Sono certa che ti piacerà scoprire una zona, ancora poco nota, al turismo di massa.
Ma, se vorrai scoprire altre città d’arte della splendida Toscana, allora leggi il mio itinerario su Firenze, Siena, Lucca e Pisa.
Come sempre, per qualsiasi dubbio o domanda non esitare a scrivermi, sarò ben felice di aiutarti.
A presto!