Viaggio a Fuerteventura: alla scoperta delle nostre emozioni attraverso le leggende

viaggio a Fuerteventura tra panorami ed emozioni

Tra paesaggi autentici e riflessologia plantare ti portiamo in un Viaggio Emozionale a Fuerteventura

Ciao e Benvenuto/a in questo nuovo articolo.

Oggi voglio raccontarti di un viaggio speciale, in un’isola dalle mille sfaccettature.

Preparati a conoscere l’isola di Fuerteventura attraverso leggende antiche ed emozioni moderne, dove la magia e la storia si mescolano in un’esperienza indimenticabile.

Prima di addentrarci nei dettagli di questo viaggio a Fuerteventura, voglio dirti perché mi sono trovata proprio su quest’isola.

Il merito di questo viaggio va a Barbara di Fuerteadventours che mi ha scelto per collaborare al suo progetto di viaggi emozionali.

Proprio per darmi la possibilità, di conoscere in prima persona il suo progetto e poterlo raccontare a te che leggi il mio blog, mi ha invitata a scoprire l’Isola di Fuerteventura in 7 giorni, partecipando anche ad un corso di riflessologia plantare con una delle professioniste di cui Barbara si circonda.

Ma, non voglio svelarti troppi dettagli qui, continua a leggere per conoscere il nostro itinerario e le esperienze che abbiamo vissuto.

Intanto, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevemente

Io sono MaryTravel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.

Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi. 

Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.

Mentre viaggio, amo approfondire la storia dei luoghi che visito, attraverso le loro tradizioni popolari, ecco perché, all’interno dei miei contenuti, troverai spesso “curiosità” ed aneddoti.
Ogni luogo, monumento o realtà turistica, ha storie incredibili da raccontare ed il mio compito, é proprio quello di fartele scoprire. 
Coinvolgendoti a visitare città, borghi, o semplicemente il parco vicino casa, non da semplice turista/visitatore, bensì da perfetto/a local.
Grazie a leggende, particolarità e dettagli, ti darò la possibilità di guardare con occhi diversi ciò che ti circonda; insomma un viaggio nel viaggio.

Con il cuore colmo di emozione e curiosità, intraprendiamo insieme il nostro tour emozionale alla scoperta di Fuerteventura, guidati da Barbara di Fuerteadventours e dalle sue conoscenze di questa straordinaria isola.

Se ti sei perso/a la presentazione del progetto sui miei social, ti dò giusto  qualche dettaglio in più sulla particolarità di questi viaggi, così avrai una visione più chiara.

Una delle grandi passioni di Barbara é il viaggio.

Come me e forse, anche come te, é guidata dalla curiosità di scoprire nuove culture, nuovi luoghi ed intraprendere sempre nuove avventure.

Proprio seguendo questa sua passione, Barbara si é lasciata influenzare dalle energie delle Isole Canarie.

Così, dopo un viaggio da semplice turista ha scelto di trasferirsi a Fuerteventura per dare inizio alla sua nuova vita ed al suo grande progetto di viaggi emozionali.

I viaggi di Fuerteadventours sono viaggi dentro e fuori di te. In ogni viaggio troverai una pratica di mindfullness ed un tema diverso, legati al mito dell’isola.

La particolarità che contraddistingue i viaggi emozionali ideati da Barbara, sono l’unione del viaggio e quindi la scoperta delle Isole Canarie con le pratiche di mindfullness, che per ogni tipologia di viaggio vengono appositamente selezionate.

Nel caso di questo viaggio a Fuerteventura ho avuto l’occasione di approfondire la conoscenza della riflessologica plantare.

Ora, che conosci un pò meglio il progetto di Barbara, siamo pronti per iniziare il nostro 

viaggio a Fuerteventura

E quale posto migliore per iniziare un viaggio, se non in aeroporto incontrando il resto del gruppo?

Lunedì mattina, aeroporto di Fuerteventura, incontro Barbara ed il gruppo delle partecipanti al corso di Riflessologia Plantare, nonché mie compagne di viaggio in quest’avventura.

Sappi che in alcuni periodi dell’anno, le auto a noleggio scarseggiando sull’isola, perciò ti consiglio di provvedere in anticipo al noleggio. In questo modo non rischierai di trovare spiacevoli sorprese.

Grazie all’auto che sarà la tua compagna di avventure, avrai l’opportunità di raggiungere angoli di Fuerteventura che diversamente non riusciresti a vedere. 

Ricordati però che per raggiungere alcuni luoghi (anche molto famosi), le strade sono sterrate e, le assicurazioni non coprono i danni. 

Ad esempio per visitare Parchi Naturali come Cofete, dove la strada è sterrata ed a tratti molto stretta, rischi di rimanere bloccato con una semplice auto utilitaria.

Con questo non voglio assolutamente scoraggiarti, anzi, voglio consigliarti di affidarti a Fuerteadventours che grazie alla sua rete di collaboratori e guide esperte sapranno rendere il tuo viaggio indimenticabile.

La nostra escursione a Cofete (di cui ti parlerò più avanti in questo articolo), è stata una delle più emozionanti ed è stata tale proprio perché eravamo guidati dall’eccellenza della nostra guida esperta e dalla professionalità di Barbara.

Paesaggi vulcanici del nostro viaggio a Fuerteventura

Fatta queste piccola premessa, ora addentriamoci nel nostro fantastico viaggio a Fuerteventura, accompagnati dal vento che sarà nostro fedele compagno per tutta la durata del viaggio. 

Ed anche in compagnia di un altro fenomeno atmosferico che é giunto sull’isola, per accoglierci nella prima giornata e farci scoprire Fuerteventura in ogni situazione.

Sto parlando della “Calima“.

Forse avrai già sentito parlare di questo fenomeno meteorologico, un pò strano ed a tratti fastidioso ma unico nel suo genere, che ha colorato il cielo di sfumature misteriose. 

Così, inaspettatamente, il nostro viaggio ha assunto, da subito, un risvolto insolito ma affascinante.

Calima può arrivare all'improvviso durante un viaggio a Fuerteventura

Per le strade di Fuerteventura inizia il nostro Viaggio Emozionale

guidati dall’esperienza di Barbara, che ci invita ad osservare, dal finestrino delle nostre auto, come cambia il paesaggio, a distanza di pochi chilometri.

Dalle spiagge di sabbia bianca alle scogliere nere che si tuffano nel mare; dai paesaggi vulcanici alle terre aride e rosse; ogni curva della strada ci regala un’emozione nuova da assaporare.

Preparati, Fuerteventura é un’isola che ti sorprenderà!

Ma non fermarti solo ad osservare, lasciati guidare anche dall’energia di quest’isola e dalle sue leggende.

Già, proprio le leggende alle quali sono tanto affezionata.

Leggende che, in questo viaggio proprio, non mi aspettavo di trovare e che invece, Barbara ha scelto di inserire, regalandoci una visione dell’isola davvero insolita.

Forse non lo sai ma, nel cuore di Fuerteventura si cela un luogo sacro, legato alle radici di quest’isola.

Sto parlando della

Montagna Sacra di Tindaya

Presta attenzione, sarà una storia avvolta da emozioni intense come la superbia, l’avidità, la rabbia e la paura.

Questa storia antica ci ha accompagnato lungo il nostro viaggio, stimolando riflessioni profonde sulle nostre emozioni e sulle nostre esperienze personali.

Qui, mentre osserviamo Casa Alta de Tindaya, Barbara ci racconta l’antica

Leggenda di Tindaya.

Una storia che narra di questo antico vulcano quando, nei secoli passati, era il regno delle misteriose Brujas, (streghe) che si dicevano possedessero poteri magici.

Secondo la leggenda, le Brujas praticavano riti misteriosi e influenzavano il buono ed il cattivo tempo. Il destino dei viandanti e dei cittadini ruotava intorno ai loro riti.

Ai piedi della Montagna Sacra di Tindaya si trova una casetta molto particolare

La Casa Alta di Tindaya:

L’unica casa di questa zona ad essere stata costruita su due piani. L’uomo che la costruì era un uomo ambizioso e abbagliato dalla bellezza della sua creazione.

Quando durante le notti, le streghe non riuscivano a risalire in tempo sulla cima della montagna, (prima del sorgere del sole), si fermavano a dormire in questa casetta. Una notte, le streghe convinsero il proprietario della casa, a salire con loro sulla cima della montagna, per ammirare la bellezza della sua dimora dall’alto.

Una volta giunti sulla cima, l’uomo si sporse troppo per ammirare la sua opera e morì cadendo.

Casa alta di Tindaya, una delle tappe del nostro viaggio a Fuerteventura

Come puoi intuire tu stesso/a, questa leggenda è ricca di emozioni intense.

Ciò che l’uomo ha provato nel momento in cui ha ceduto alla tentazione di mostrare il suo possesso al mondo intero, è stato il riflesso di una condizione umana comune a tutti noi.

La domanda sorge spontanea: in quale di queste emozioni ci rivediamo?

Se ti va fammelo sapere nei commenti qui sotto.

Ma i misteri nascosti dietro a quello che può sembrare un semplice vulcano spento, non sono finiti qui, perché sulla Montagna Sacra di Tindaya, si nascondono strane

(ancora oggi presenti ma, al momento preservate, e per questo non ne viene più consentita la visita la sito archeologico).

Questi reperti ci parlano di un tempo lontano, di poteri magici e di misteri irrisolti. 

Ed ancora una volta, le emozioni si fanno intense, mescolandosi alla meraviglia della scoperta.

Proprio legandoci a queste strane incisioni, Barbara ci introduce quello che sarà il tema focale di questo viaggio ovvero la Riflessologia Plantare.

Un’antica tecnica che considera i piedi come specchio del corpo e dell’anima.

Approfondendo e migliorando la conoscenza del nostro corpo, possiamo aggiungere un elemento di benessere e consapevolezza al nostro viaggio interiore. 

E, per noi viaggiatori, che durante i tour maciniamo km su km, avere dei piedi sani e ben allineati con il benessere del nostro corpo é fondamentale.

Pensaci, quante volte ti sei soffermata/o a massaggiarti i piedi, dopo una lunga giornata di cammino?

Quanto avresti beneficiato da questa semplice ma fondamentale pratica?

Personalmente ho camminando tanto.

Ho camminato in situazioni ed ambienti diversi come ad esempio le spiagge ma, non mi sono mai soffermata ad analizzare troppo i miei piedi.

Ed invece, durante questo viaggio sono uscita dalla mia confort zone e, nella prima mattina mi sono lasciata guidare in una pratica proprio in spiaggia.

Una sensazione strana ma piacevole che cercherò di spiegarti brevemente:

Immagina di iniziare la tua giornata su una delle spiagge più belle di Fuerteventura, mentre osservi il sole che sorge e sei in compagnia dei tuoi compagni di viaggio.

Lasciati guidare dall’istinto e scegli con attenzione alcuni elementi della natura, come ad esempio dei sassi con i quali poi massaggerai ed inizierai a conoscere meglio i punti dei tuoi piedi.

Bene questa é una delle prime cose che ci é stato chiesto di fare, camminare sul battigia, in cerca del nostro sasso, che poi ci avrebbe aiutato nella pratica.

Un dettaglio ed un utilizzo che potrebbe risultare strano ma che, posso assicurarti ha portato dei benefici ed una maggior conoscenza dei punti plantari più sensibili.

Oppure…

immagineresti mai di trovarti disteso/a su un telo mare, con 7 perfetti sconosciuti e tornare un pò bambini, a massaggiarsi piede contro piede senza sapere chi hai di fronte a te?

Si, proprio come quando eri bambino/a e con i tuoi fratelli/sorelle oppure con i cuginetti, facevi questo gioco sul lettone di mamma e papà.

Bene, é proprio la pratica che abbiamo fatto anche noi. 

Distesi su un grande telo, tutti in cerchio, con i piedi che sfioravano la persona che stava davanti.

Ma attenzione, essendo distesi non sai chi stai effettivamente sfiorando, perciò puoi solo affidarti all’ascolto delle sensazioni. Potrebbe essere un tocco leggero, oppure più deciso; potrebbe essere un piede caldo oppure freddo; potrebbe esserci della sabbia che graffia la tua pelle…

Pensaci. Che sensazione provi?

Intanto continuiamo questo viaggio alla scoperta di Fuerteventura.

Come ti dicevo eravamo a svolgere la pratica su una delle spiagge più belle di Fuerteventura, ovvero

Una vera oasi di pace e tranquillità.

Qui troverai uno scenario meraviglioso che va, dalla sabbia dorata, fino alla presenza di rocce con sfumature dal giallo, al grigio ed al nero. La parete di rocce la protegge dal vento, creando uno scrigno prezioso che si affaccia su acque color smeraldo.

viaggio a Fuerteventura tra panorami ed emozioni

Playa Esmeranda si trova a sud dell’isola di Fuerteventura, per la precisione a Costa Calma.

In questa una zona molto tranquilla, avrai l’opportunità di incontrare piccole colonie di scoiattoli. Simpatici animaletti, che sono abituati alla presenza umana quindi si avvicineranno con molta facilità.

Infatti, mentre mi trovavo distesa a prendere il sole, mi sono ritrovata accanto, un piccolo scoiattolo curioso.

Mi raccomando cerca di non invadere i loro spazi e di lasciare l’ambiente intatto, così come lo hai trovato.

Sempre restando a sud dell’isola, non molto lontano da qui, si trova una delle spiagge che più mi é piaciuta di Fuerteventura:

Se hai sempre sognato le spiagge caraibiche, con mare dalle sfumature azzurre, sabbia fine e soffice come cotone, dune dalle morbide forme, beh, questo é il posto giusto.

Playa de Sotavento é la perfetta spiaggia da cartolina, la spiaggia più famosa di Fuerteventura.

Playa de Sotavento da visitare assolutamente durante un viaggio a Fuerteventura

Si, é proprio quella che viene proposta nelle guide di viaggio e che vedi pubblicizzata sui social.

Questa spiaggia si trova poco più avanti di Playa Esmeralda e fa parte dell’area protetta del Parco Naturale di Jandìa.

La bellezza di visitare questi luoghi accompagnati da persone esperte, che vivono qui ogni giorno, é quella di notare dettagli incredibili.

Come quello l’aver scoperto, grazie a Barbara, che il nome “Playa di Sotavento” deriva da

  • “Sottovento” (ovvero la direzione verso cui sta andando il vento),

al contrario

  • “Barlovento” (indica la direzione dalla quale proviene il vento).

Questa straordinaria spiaggia é una delle più lunghe del sud di Fuerteventura e, mentre passeggi, potrai incontrare delle piccole piscine naturali formate dall’alta e dalla bassa marea.

Una zona ideale per chi cerca tranquillità, dove potersi godere lo straordinario spettacolo della natura.

Qui, si possono praticare sport acquatici come windsurf, kitesurf e surf (infatti Playa de Sotavento é famosissima anche per questa ragione).

Come ti dicevo fa parte del meraviglioso Parco Naturale di Jandìa che noi abbiamo avuto l’opportunità di visitare con una Barbara, affiancata da una guida esperta a cui si affida per i suoi tour.

Punto di ritrovo il porto di Morro Jable, dove incontriamo Miguel e saliamo a bordo del suo pulmino 9 posti.

Questa é l’escursione di cui ti ho parlato all’inizio di questo articolo, quando ti ho consigliato di non avventurarti da solo/a in alcuni punti dell’isola. Ricordi?

Un viaggio emozionale con Fuerteadventours prevede che per visitare alcune zone più impervie, ci si affidi ad una guida esperta che, lungo il percorso aggiunge dettagli e curiosità davvero interessanti.

Infatti, lungo il tragitto Miguel e Barbara, ci raccontano la storia del

Parco Naturale di Jandìa

un complesso vulcanico che, con i suoi 20 milioni di anni, è il più antico delle Isole Canarie.

Durante la nostra escursione, immersi nella bellezza selvaggia e incontaminata della natura, osserviamo le rocce e le montagne che si ergono maestose, testimoni silenziosi di un tempo antico. 

Ci perdiamo nei panorami mozzafiato e ci lasciamo rapire dalla magnificenza della terra che ci circonda.

Uno dei punti panoramici più belli di Fuerteventura si trova proprio qui, a metà strada tra il porto di MorroJable e la spiaggia di Cofete. 

Un Belvedere che ti lascerà a bocca aperta.

Uno scenario che sembra arrivare da un altro Pianeta e che, solo a ripensarci mi vengono i brividi.

Le emozioni provate in quel momento, riaffiorano come se fossi ancora lì, dinanzi alla potenza della natura selvaggia.

Immagina di avere ai tuoi piedi un paesaggio straordinario, caratterizzato da scogliere a picco su una spiaggia infinita.

Il suono dell’Oceano che ti mostra tutta la sua potenza.

Il tutto incorniciato dalle montagne, dalla strada sterrata che accompagna il tuo sguardo fino all’infinito.

Ed un cielo dalle sfumature più blu che tu abbia mai visto.

Per me é stato uno dei momenti più emozionanti di tutto il viaggio.

Mirador de Cofete nel Parque Natural de Jandìa a Fuerteventura

Ma non é finita qui, perchè dopo poco torniamo a bordo e riprendiamo la strada che ci porterà proprio sulla Spiaggia di Cofete.

Questa é una di quelle che ti faranno sentire tanto piccola/o, al cospetto del grande Oceano. Dove il vento sussurra antiche storie e segreti sepolti nel tempo. 

 é sicuramente uno dei luoghi che ti trasportano in un viaggio emozionale senza fine.

Questa spiaggia é considerata tra le più pericolose di tutta l’isola.

La ragione é che qui, il vento non cessa mai di soffiare e questo rende la potenza dell’Oceano ancora più pericolosa.

Per questo motivo, non é consigliato fare il bagno, le correnti potrebbero impedirti di tornare a riva. Motivo in più, per sederti sulla riva ed osservare la natura come non hai mai fatto.

Ma, non rilassiamoci troppo, perché la nostra avventura non é ancora finita. 

Infatti, subito dopo torniamo a bordo del pulmino ed insieme a Barbara, Miguel e le ragazze raggiungiamo il Faro di Punta de Jandìa.

La scelta di fare quest’escursione nel tardo pomeriggio, non era per niente casuale.

Il tutto era stato programmato nei minimi dettagli per permettere al gruppo di godersi un favoloso tramonto in uno dei luoghi più suggestivi di Fuerteventura.

Anche se il cielo non era totalmente limpido l’esplosione dei colori, in contrasto con il nero delle rocce e la potenza dell’Oceano, hanno creato uno scenario che non dimenticheremo.

Credimi, sembrava di essere stati catapultati su un altro Pianeta.

Punta de Jandìa, uno dei posti migliori di Fuerteventura per ammirare il tramonto

Ci sei?

Fai una breve pausa, prepara un buon caffè e tieniti pronto/a per continuare il nostro viaggio virtuale attraverso i sapori.

Al ritorno, dopo l’escursione a Cofete, ci siamo fermati a

Morro Jable.

Un piccolo e pittoresco borgo marinaro dove il profumo del mare e dei sapori autentici ci ha totalmente rapito.

L’atmosfera vibrante e accogliente di questo borgo ci avvolge, regalandoci momenti di piacere e soddisfazione, gustando i piatti prelibati nei suoi accoglienti ristoranti.

E, dopo spiagge, Parchi Naturali, Mirador ed aperitivi al tramonto, ci era venuta fame e dunque non potevano mancare i consigli di Barbara per gli assaggi dei

Cibi tipici di Fuerteventura

Uno tra tutti é lo

  • stufato di Capra,

che troverai in molti ristornati dell’isola e che, se ti piace questo tipo di sapori ti consiglio di assaggiare. Devo dire che é molto buono. Una carne deliziosa e morbida che si scioglie in bocca.

 

Ovviamente essendo le capre un simbolo di Fuerteventura, non poteva mancare un buon

  • Formaggio Majorero.

L’allevamento di capre esisteva già in epoca preispanica e, la selezione genetica della “cabra majorera”, é ancora molto forte qui a Fuerteventura. Le adorabili e curiose caprette producono un delizioso latte con il quale viene prodotto un formaggio molto saporito.

Altro delizioso piatto che troverai praticamente ovunque sono

  • le Papas arrugadas (patate arrosto).

Spesso sono una sostituzione del pane (che qui sull’isola invece non é un prodotto tipico locale).

 

Continuiamo con un prodotto locale simbolo di Fuerteventura:

  • il Gofio,

che io, su consiglio di Barbara, ho avuto occasione di assaggiare nella versione dolce ma, essendo una farina, mista con altri cereali, diventa versatile per molte tipologie di prodotti anche salati.

E poi

  • la Salsa aioli,

una sorta di maionese all’aglio che troverai ovunque, per accompagnare i cibi, come salsa da antipasti o semplicemente da spalmare sul pane.

Preparati perché, una volta assaggiata, non riuscirai a fermarti.

 

Altro piatto che mi é piaciuto molto, oltre la paella di mare e di terra, é

  • il risotto al nero di seppia con gamberi e salsa aioli

e ti consiglio di assaggiarlo se te ne capita l’occasione, é strabuono!

Per l’ultimo giorno del nostro viaggio era prevista la visita al borgo più antico dell’isola:

Lungo il tragitto, accompagnati da musica Canaria, le strade deserte ed i piccoli agglomerati di case, mi lasciano intravedere la vera essenza di quest’isola misteriosa. 

E, prima di raggiungere il piccolo borgo, facciamo tappa al 

Ai nostri piedi la Valle di Santa Inés e la Valle di Betancuria sorvegliate dai giganti Guise y Ayose, due statue in bronzo che rappresentano gli antichi Re dell’isola di Fuerteventura (prima dell’invasione e della conquista dei Castigliani).

Mirador del Parco Naturale di Betancuria a Fuerteventura

Subito dopo, per l’ora di pranzo ci dirigiamo verso il

Qui, tra le stradine lastricate e le chiese secolari, respiriamo l’essenza autentica di Fuerteventura e ci lasciamo rapire dalla sua magia intramontabile.

Il tempo sembra fermarsi mentre ci immergiamo nelle tradizioni e nelle usanze del passato, portando con noi il ricordo di un viaggio leggendario che resterà vivo nei nostri cuori per sempre.

Betancuria: il borgo più antico di Fuerteventura

Il nostro viaggio leggendario si conclude qui, ma il suo spirito rimarrà sempre vivo dentro di noi, pronti a rivivere l’avventura ogni volta che chiuderemo gli occhi e ci lasceremo trasportare dalla magia dell’isola dell’eterna primavera.

Così, con il vento tra i capelli ed il profumo del mare, giunge per me, il momento di lasciare il gruppo, abbracciare Barbara e ringraziarla per questa splendida opportunità, prima di rimettermi in auto e dirigermi verso l’aeroporto per rientrare in Italia, salutando Fuerteventura con gratitudine e ammirazione.

Spero tanto di averti fatto sognare, in questo intenso articolo.

Come sempre se hai domande non esitare a scrivermi e, se almeno un pò ti é venuta voglia di intraprendere un viaggio emozionale alla scoperta delle Isole Canarie, non esitare a contattare Barbara che, saprà consigliarti l’isola migliore per il tuo primo viaggio emozionale.

A presto.

Mary

Mary

Ciao Sono Mary, autrice del blog una valigia piena di viaggi.
Qui troverai i racconti dei miei viaggi con l'aggiunta di dettagli personali e curiosità riguardanti i luoghi che visito.
Condividerò con te i miei personali itinerari e consigli di viaggio in base alle esperienza che vivrò.

Articoli consigliati