Verona, non solo Romeo e Giulietta
Benvenuto/a in questo nuovo articolo.
Qui, troverai una serie di curiosità e leggende, che, ti permetteranno di approfondire la conoscenza sulla storia della città di Verona.
Nel precedente articolo, ho condiviso con te, il mio personale itinerario di 2 giorni alla scoperta della città.
Se, ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevemente.
Io sono Mary, Travel Blogger e Content Creator.
La mia passione per i viaggi, mi accompagna da tutta la vita ed essendo una persona curiosa, non mi soffermo solo a visitare le città frettolosamente ma, cerco sempre di dedicare più tempo.
Tempo, che, mi serve per capire, in maniera più approfondita e, dettagliata, le caratteristiche culturali, che hanno portato, i luoghi che visito, fino ai giorni nostri.
Mi piace, condividere, tutte le informazioni, in mio possesso, con te che hai il piacere di leggermi,
Curiosità che, raggruppo, nell’apposita sezione del mio Blog.
Ma, ora, basta parlare di me, ed entriamo nello specifico, della conoscenza approfondita, della storia di Verona.
Le Curiosità che, ancora non sai, sulla bella Verona!
Mentre organizzavo, il mio itinerario, alla scoperta della città, mi sono imbattuta, in tantissime curiosità su Verona.
Tantissime leggende ed aneddoti che, nel corso dei secoli, hanno contribuito a rendere, questa città, così come la conosciamo oggi.
Iniziamo proprio dalle basi:
Le curiosità su Verona, non potevano che iniziare, proprio dalle origini del suo nome: "Verona"
Sull’origine del nome Verona esistono diverse teorie: tra le più accreditate, il nome deriverebbe dall’antica lingua etrusca.
Si pensa che, la parola “Verona” potrebbe derivare dalla parola italiana di origine etrusca “Verone” (che significa “Terrazza”).
Riferito al Colle San Pietro (primo nucleo della città)
Analizzando il nome Verona, gli storici sono arrivati, alla conclusione che, il suo significato, sia il risultato dell’unione di tre parole:
- “Ve” (parola etrusca usata per indicare le popolazioni venete);
- “Ro” (dal greco “reo”, cioè “scorro”. Quindi, indicherebbe proprio, lo scorrere, del fiume Adige, che attraversa la città);
- “Na” ( parola di origine etrusca che indicava un centro abitato).
Quindi, componendo le parole e traducendole viene fuori: “Ve-Ro-Na” = “La città veneta sul fiume”.
Esistono diverse leggende per dare spiegazione della nascita di Verona e del suo nome. Due in particola mi hanno colpito molto:
- Esiste anche una leggenda che racconta del Capo Gallico Brenno (fondatore di Verona), abbia nominato la città: “Vae Roma”, cioè “Maledetta Roma“.
- ai tempi dell’antico Impero Romano, Verona, divenne subito una città fiorente, soprattutto per il commercio, tanto che, venne rinominata: la “piccola Roma”.
Oggi questa splendida città é il Capoluogo di Provincia, ma, soprattutto, é Patrimonio Mondiale dell’Unesco ed una delle città più belle d’Italia.
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Ma, andiamo con ordine.
In questo articolo, approfondirò con te, tutto ciò che riguarda, le curiosità su Verona ed i suoi monumenti.
- Arche Scaligere
- Ponte di Castelvecchio
- Caffetteria Filarmonica
- Gioielleria Porta Borsari (la gioielleria più piccola del Mondo)
- Pozzo dell’Amore
- Via Sottoriva
- Cattedrale di Santa Maria Matricolare
- Pescheria
- Castel San Pietro
Inizierò a raccontarti, per prima di lei, del monumento più famoso di Verona: la sua
Conosci la leggenda dell'Arena di Verona?
Sono certa che, già conoscerai, la storia dell’Arena di Verona, ma, ciò che, sono quasi certa, non saprai, é una curiosità, anzi una leggenda, ad essa legata.
Pare che, durante il Medioevo, un gentiluomo veronese, stesse aspettando la sua sentenza di morte (delle cui motivazioni, non ci sono notizie certe).
Si racconta, di quest’uomo, disperato, che, chiuso nella sua cella, urlasse così forte, per far giungere, le sue urla, direttamente al diavolo.
Invocava il demonio per, pattuire con lui, la sua salvezza, in cambio di favori.
Il Diavolo, ovviamente accorse e, senza farselo ripete, accettò la proposta.
Gli salvò la vita ed, in cambio volle la sua anima, in più chiese all’uomo, la costruzione di un grande teatro in città.
Il condannato accettò ed iniziò così a costruire il grande teatro.
Nella notte, in cui, i lavori stavano per essere ultimati, l’uomo si rese conto che, la sua ora, stava per giungere al termine, dunque, poco prima che, le creature infernali giungessero a prendere la sua anima, spaventato, l’uomo iniziò a pregare.
Questa volta invocò la Vergine Maria, supplicandola di liberarlo dal patto stretto co il demonio.
La Vergine, ascoltò le preghiere e, colse il pentimento del condannato.
Con un semplice gesto, fece risuonare le campane, che misero in fuga i diavoli, prima che potessero giungere a prendere l’anima dell’uomo.
Questa é la ragione per cui una parte dell’Arena é sempre rimasta incompiuta.
Tra le curiosità veronesi, ci sono senza dubbio, gli scavi romani all'interno della
Nel cuore, del centro storico veronese, durante alcuni scavi, di adeguamento per il nuovo utilizzo della struttura, adibita ad essere la sede della Benetton, sono emersi antichi resti archeologici.
Pare, si tratti, di ritrovamenti di epoca romana, e, secondo studi approfonditi, in questa zona vi era il Foro Romano.
Dunque, gli studiosi hanno ipotizzato che, i ritrovamenti, potrebbero risalire, ad antiche Domus di Età Imperiale.
Mentre passeggerai, tra gli scaffali, colmi di vestiti alla moda odierna, potrai ammirare, antichi mosaici, con:
- decori a tema religioso,
- uccellini,
- stelle,
- fontane,
Ovviamente, per visitare, questi ritrovamenti archeologici, dovrai rispettare, gli orari di apertura e chiusura della Benetton.
L’ingresso é gratuito e, sarà un’esperienza, davvero unica al mondo!
Altro monumento, simbolo di Verona, é sicuramente la:
Come ha fatto un piccolo balconcino, vero o falso che sia, a trasformarsi in una leggenda?
Tra i luoghi più importanti, di Verona, non può sicuramente mancare la Casa di Giulietta, o meglio il piccolo balcone.
Famoso, per i momenti più romantici, della love story tra Giulietta ed il suo Romeo, questo balcone é, per eccellenza, il simbolo della tragica leggenda.
Una storia che, grazie alla penna di William Shakespeare, ha reso, questo piccolo edificio medievale, il luogo più ricercato, dai turisti, in visita a Verona.
Tutti alla ricerca del luogo simbolo, dove la tanto citata frase “O Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?”, ha avuto origine.
Parole tanto struggenti che hanno regalato a Verona l’appellativo di “città dell’amore“.
Le vicissitudini di questo edificio sono passate da:
- essere, per un certo periodo, un albergo (nel quale, forse non lo sai, ma, qui soggiornò anche Charles Dickens che, nei suoi scritti, lo definì “alquanto sgangherato”);
- successivamente fu acquistato dal Comune di Verona (attuale proprietario).
Questo acquisto, avvenne in un periodo in cui, le case medioevali, venivano demolite per costruire i nuovi argini di protezione della città.
Fu in questo momento che, il Comune di Verona, decise di salvare l’edificio, riutilizzandolo come attrazione turistica legato alla leggenda dei due giovani innamorati.
- Nel corso degli anni, le sale ed il cortile sono state usate anche come set cinematografico, in particolare per film di Franco Zeffirelli del 1968.
Del quale ancora oggi, sono esposti gli abiti di scena, il famoso letto di Giulietta (creato per il film).
Altra curiosità che, forse non sai é che, all’interno di questa casa, una stanza, é dedicata all’ufficio, che si occupa, delle lettere a Giulietta.
Un ufficio 2.0 dove, le addette, si occupano di rispondere ad ogni singola lettera/email che arriva, indirizzata a Giulietta, da ogni parte del mondo.
Tra, le curiosità su Verona, quante ne sai, sul Personaggio simbolo "Giulietta"?
La casa di Giulietta Capuleti, è, ovviamente, una tappa fissa, per chiunque, visiti la città dell’amore.
Collocata, nel cortile della Casa di Giulietta, vi é la famosa statua alla quale si è legata la tradizione di toccarle il seno, perché si dice che porti fortuna.
Un rito, talmente sentito, da aver reso necessaria, nel 2014, la sostituzione dell’originale con una copia, visto che la prima era ormai “consumata” (motivo per cui è stata trasferita all’interno della Casa).
Sapevi che, esistono diverse copie della Statua di Giulietta (sparse nel Mondo)?
Un simbolo, talmente potente, per gli innamorati che, ne sono state realizzate diverse copie, sparse nel Mondo.
- MONACO DI BAVIERA
città gemellata con Verona che nel 1974 ha ricevuto in dono una copia della statua di Giulietta.
Per ricambiare il gesto, la Sparkasse di Monaco ha donato a Verona la Fontana delle Alpi che si trova in piazza Bra.
- NINGBO (CINA SUD ORIENTALE)
Le due città, gemellate, sono legate dalle rispettive tradizioni popolari di tragedie amorose.
La località di Ningbo è celebre per Liang Shanbo e Zhu Yingtai, conosciuti come i “Romeo e Giulietta” d’Oriente.
Per ricambiare il dono della scultura anche i cinesi hanno donato una statua dei loro beniamini amorosi a Verona, oggi conservata vicino alla tomba di Giulietta.
- CHICAGO
La Giulietta americana, è conservata dal 2005 sul Navy Pier, grande molo sulle sponde del lago Michigan dove tra l’altro, caso vuole, sorga anche il Chicago Shakespeare Theatre.
- BANGKOK
La Giulietta thailandese, donata nel 2012 direttamente dal sindaco di Verona, viene conservata all’interno del “Juliet Love Garden” nel centro commerciale Asiatique.
Dove, è stata anche riprodotta, la celebre Casa veronese, con tanto di balcone degli innamorati.
Altra curiosità su Verona, poco nota, si trova in:
La storia della "Madonna Verona"
(un monumento tanto importante quanto ignorato).
Anche se, le viene data poca importanza, la fontana con la “Madonna Verona” é sicuramente tra i simboli più importanti di Verona.
Oltre che, per la sua posizione (in pieno centro), forse non lo sai ma, questo, era anche il punto esatto dell‘antico foro romano.
La storia di questo monumento é molto antica. Si narra che, la statua, venne recuperata, da una vasca termale in marmo rosso (di epoca romana).
Al suo interno, vi era solo, il busto della statua. Le braccia, il capo ed alcune altre parti erano mancanti, ma, fu comunque recuperata e valorizzata, per rendere omaggio alla città ed alla sua lunga storia.
Per l’occasione furono fatti scolpire il piedistallo per la statua e, le effigi dei re del passato di Verona.
Tra questi Re, rientra anche, il mitico Re Vero, da cui, secondo la leggenda, deriverebbe il nome stesso della città, “Verona sua Regina”.
La statua di “Madonna Verona“, al contrario di quanto si possa pensare, non ha nulla a che vedere con la Vergine Maria del Cristianesimo.
Ma, piuttosto é volta a rappresentare la città stessa, con la figura di donna, dall’aspetto elegante, come una vera e propria signora medievale, una regina con tanto di corona.
Proprio per questo viene appellata: “Mia signora”, “Mea domina” (da cui può nascere la confusione nel credere che sia una statua dedicata ad una “Madonna”.
La statua, é simbolo della città, vuole rappresentare, lo splendore e la ricchezza di Verona.
Sfruttando il ritrovamento come testimonianza, dello sviluppo della città, dall’epoca medievale, fino ad oggi.
Un’ultima particolarità, che ti chiedo di notare é, il cartiglio in rame, che, la Madonna stringe tra le sue mani.
Questo, porta un’incisione, con l’antico motto di Verona:
“Questa città è dispensatrice di giustizia e amante della lode“.
Avresti mai pensato a questa versione alternativa della statua?
Da Piazza delle Erbe a Piazza dei Signori il passo é breve.
Anche questa piazza, da sempre ha avuto un ruolo importante per la città; qui si riunivano i poteri decisionali per il popolo.
Al centro di questa Piazza, come noterai, vi é il momento di un personaggio non Veronese.
E, so già che ora mi chiederai:
Cosa ci fa Dante a Verona?
Questa piazza nasce nel Medioevo, dallo sviluppo dei palazzi scaligeri, ed assume fin dall’inizio funzioni politiche, amministrative e di rappresentanza.
Questo monumento, invece, venne realizzato nel 1865, per celebrare i 600 anni della nascita di Dante.
Ma, da dove deriva, questo legame tra, il sommo poeta e, la città di Verona?
Dante giunse a Verona, dopo essere stato esiliato da Firenze (dopo i conflitti tra Guelfi e Ghibellini).
Fu accolto a Verona e qui visse per circa 7 anni (quasi la metà dei suoi anni di esilio), ospitato proprio dalla famiglia della Scala.
Caso volle che fossero proprio gli anni in cui Shakespeare ambientava la sua opera “Romeo e Giulietta“( che Dante citò anche nei Canti del Purgatorio della sua Divina Commedia).
Ancora oggi, alcuni eredi, del sommo poeta, vivono qui a Verona e, si occupano, di un’ottima, produzione dei vini.
In questa Piazza, così come anche in altre Piazze di Verona, si nascondono delle strane buche delle lettere. Vengono chiamate:
DELLE DENUNCE
Tra, le curiosità veronesi, non si può non citare, le bocche delle denunce
Antiche buche per le lettere, di epoca medievale, che venivano utilizzate dai cittadini, per inviare le loro denunce alla magistratura.
La denuncia, poteva essere fatta in maniera anonima ma, per essere considerata valida, doveva avere il supporto di prove e la conferma di almeno tre testimoni (che potessero testimoniare la veridicità dell’accaduto).
In mancanza di ciò, la denuncia veniva bruciata e dunque annullata.
In pochi si accorgono di questi dettagli, ed é per questo che voglio raccontarti la loro storia, così che tu possa, cercarle ed osservarle con attenzione.
Solitamente sono decorate da incisioni rappresentanti un leone (simbolo della Repubblica Veneziana), nella cui bocca andava inserita la lettera.
Ogni buca, aveva un preciso scopo, ed erano collocate in punti diversi della città.
La denuncia più grave, era la denuncia contro, i contrabbandieri di seta.
Questo perché, a quel tempo, la Seta, era una merce preziosa quindi tassata.
Contrabbandare questa merce, era reato, punibile, con la pena di morte.
Tra le Curiosità su Verona, spiccano, ovviamente quelle relative alla "Torre dei Lamberti"
Posizionata al centro di Piazza dei Signori, la sua altezza la rende visibile da ogni parte della città.
Nel centro storico della città, in quello che un tempo era l’antico foro romano, oggi piazza delle Erbe, svetta la Torre più antica di Verona: Torre dei Lamberti.
Con i suoi 84 metri di altezza ed i suoi oltre 800 anni di storia, ancora oggi, è l’edificio più alto di Verona.
La Torre, che inizialmente era alta solo 37 metri, venne, successivamente, integrata nel Palazzo del Consiglio.
Dotata, nel 1295, di due campane (il Rengo e la Marangona), la “Torre dei Lamberti”, venne poi denominata “Torre delle Campane”.
Curiosità sulla Cella Campanaria della Torre dei Lamberti:
- Il suo destino, fu anche segnato, da un fulmine ne abbatté la cima e, dovette attendere ben 16 anni, per essere restaurata.
- Fu proprio durante questi lavori che fu alzata ancora di più, e fu integrata la cella campanaria ottagonale in mattoni e marmo bianco.
- La Torre raggiunse così gli attuali 84 metri d’altezza ma, per raggiungere l’aspetto attuale ci volle la metà del 1700 quando fu aggiunto anche l’orologio.
Curiosità sulle Campane della Torre dei Lamberti:
La cella campanaria della Torre dei Lamberti ospita quattro campane.
-
IL RENGO:
La maggiore, il Rengo, suonava per 2 occasioni: convocare l’Arengo ovvero il Consiglio Comunale e per la chiamata alle armi in caso di emergenza.
-
LA MARANGONA:
La più piccola, la Marangona, dal dialetto veronese marangon ovvero falegname, avvisava in caso di pericolo d’incendi e scandiva le ore della giornata regolando così la vita della città.
-
LA CAMPANA DELLE ORE E LA RABBIOSA:
Solo verso la fine del Settecento vennero aggiunte anche le due campane minori, la Campana delle ore e la Rabbiosa, che affiancano la Marangona sovrastando la terrazza panoramica.
Altro dettaglio curioso, da notare, in questa Piazza, si trova sopra la tua testa.
Dirigiti sotto l’Arco della Costa ed io ti racconterò la sua leggenda:
La Leggenda dell'osso di Balena
Si tratta, dell’insolito osso, che si trova, sotto l’Arco della Costa (un arco a ballatoio collocato tra Piazza delle Erbe e Piazza dei Signori).
Sulla sua origine, ci sono diverse credenze:
- Per alcuni, é l’osso di una balena;
- Per altri, é l’osso di un preistorico ittiosauro;
- Per altri, ancora, é la costola del demonio.
L’arco prende il nome, proprio, da questo strano oggetto: Arco della Costa (Costola).
Come immaginerai, le storie e le leggende, tramandate nei secoli, sono tantissime ma, oggi voglio raccontarti la più famosa.
Le cronache raccontano che potrebbe essere stato appeso qui, come insegna, di uno speziale, per attrarre clientela.
Immaginala ai giorni nostri (con tutte le insegne luminose che abbiamo), sarebbe un osso ricoperto di luci led, che lampeggia, per indicare la bottega.
Ma torniamo al passato, quando a quei tempi, si credeva che la polvere di osso di balena, avesse dei grandi effetti curativi e quindi, era molto utilizzato, nella medicina tradizionale.
Comunque la storia non finisce qui, perché, pare, ci sia una leggenda, legata a questo strano oggetto:
- Si racconta che, quando al di sotto dell’osso, vi passerà una persona onesta e pura di cuore, la costola cadrà.
Fino ad oggi, l’osso, non è mai caduto, quindi, nessun puro di cuore é mai passato lì sotto.
Chissà!!!
Io ci ho provato, ma, non é successo niente.
Già che si sei, prova anche tu. Non si sa mai.
Magari, sarai proprio tu, il prescelto/a!
Poco distante da Piazza dei Signori, vi é un monumento importantissimo, per la storia di Verona:
Sai cosa sono le Arche Scaligere?
Uno dei capolavori di arte gotica, meglio conservati.
Grazie a questo Mausoleo, é possibile, ripercorrere la storia di una delle famiglie più importanti di Verona.
Una famiglia che, per più di 100 anni, governò una delle città più potenti d’Italia: la famiglia della Scala.
La loro potenza, era così forte, che arrivò a estendere, i propri domini, fin sul mar Tirreno.
Questo monumento, seppur risulti il loro mausoleo, é la perfetta celebrazione di quanto la famiglia della Scala avesse ampliato il loro potere.
In questa splendida riproduzione monumentale, si notano cavalli, baldacchini, sarcofagi e cavalieri.
Ognuno di questi ha un significato ben preciso, ed io, voglio svelartene qualcuno.
- vi é un cavallo, coperto dalla sua gualdrappa mossa dal vento e che fissa l’osservatore;
- il volto sorridente del signore in armatura, mentre compie il gesto di riporre la spada nel fodero: probabilmente sta a simboleggiare la pace che seppero ristabilire dopo molti conflitti con le città vicine;
- Sotto il tabernacolo si trova il sarcofago, sorretto da quattro cani che mostrano lo stemma della Famiglia della Scala (il cane è un simbolo scaligero, e lo attestano bene anche i nomi di molti membri della famiglia con vicino il loro simbolo: "la scala").
-
la rappresentazione più famosa é quella dedicata a Cangrande della Scala (la prima ad essere realizzata). Lui pare che fosse il membro più famoso della dinastia. La sua importanza viene testimoniata anche dall'essere stato citato da Dante nella sua Divina Commedia.
Questo Mausoleo fu voluto proprio da lui che pare fosse un grande appassionato di arte e letteratura.
Una delle curiosità su Verona che più mi ha colpito é quella della: "Cancellata Parlante"
Le Arche Scaligere (le tombe dei signori Della Scala, governatori di Verona), hanno un dettaglio curioso nella loro cancellata.
Non tutti notano che, la cancellata, in ferro battuto, é decorata. a ripetizione, con un simbolo in particolare, ovvero la scala (simbolo appunto della famiglia).
Ciò, che di particolare, ha questa cancellata, si trova in uno di questi simboli.
In particolare si trova nell’unica parte rimasta ancora originale.
Quale sia il motivo?
Pare che uno dei membri della famiglia, seppellito all’interno del mausoleo, e protetto dal cancello, amasse i rumori sinistri.
Dunque, chiese espressamente, ai fabbri, di realizzare la cancellata, in modo tale che, muovendola, emettesse un suono simile ad un fischio, quasi inquietante.
Verona la città dei Ponti
Forse non lo sai ma, Verona, viene definita, non solo la “città dell’amore” ma anche la “città dei ponti“.
CASTELVECCHIO
Sapevi che, ce ne sono ben 7?
Il loro ruolo era ed è quello di collegare le sponde del fiume Adige al centro storico.
- PONTE NUOVO
- PONTE PIETRA
- PONTE GARIBALDI
- PONTE DELLA VITTORIA
- PONTE SCALIGERO O PONTE DI CASTELVECCHIO
- PONTE RISORGIMENTO
- PONTE DELLA CATENA
PONTE NUOVO
Caratterizzato da:
- 3 arcate,
- 15 metri di larghezza,
- 97 metri di lunghezza,
Il suo nome, deriva, dalle continue ricostruzioni, che sono avvenute, nel corso dei secoli.
PONTE PIETRA
- 5 arcate,
- 95 metri di lunghezza,
- 8 metri di larghezza,
Questo é il Ponte più antico di Verona.
Fu ricostruito in marmo e mattoni, in sostituzione al ponte di legno originale.
Al centro, ha un’antica torre, del 1300, che serviva, per avvistare, eventuali nemici.
PONTE GARIBALDI
nato per essere un rapido collegamento con Piazza delle Erbe (cuore del centro storico cittadino).
Venne realizzato da un’impresa veneziana, su concessione del Comune di Verona, e venne dedicato a Garibaldi.
Ovviamente, quella che vediamo oggi, é una ricostruzione, fatta in cemento, con decorazioni, raffiguranti condottieri ed agricoltura.
PONTE DELLA VITTORIA
Ispirato ad uno stile più monumentale, é decorato con statue equestri in bronzo (simboleggianti la Vittoria di Vittorio Veneto, una battaglia in cui l’Impero Austro-Ungarico fu sconfitto durante la I Guerra Mondiale).
PONTE SCALIGERO O PONTE DI CASTELVECCHIO
- 3 arcate,
- 120 metri di lunghezza,
- 7 metri di larghezza,
é considerato, una delle più importanti opere, del Medioevo italiano.
Fatto costruire da Cangrande della Scala, in persona (come via di fuga, in caso di attacco alla fortezza).
In principio questo ponte aveva solo funzioni militari, poi fu aperto al pubblico.
PONTE RISORGIMENTO
é stato eretto per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia.
La sua costruzione fu voluta per collegare i quartieri di: San Zeno e Borgo Trento.
PONTE DELLA CATENA
Prende il nome dalla Catena che lo collegava al Ponte del Risorgimento, al centro la TORRE DELLA CATENA (un’edificio militare, oggi in disuso).
Mentre passeggi, ammirando le bellezze di Verona, ti sarà venuta fame, o meglio, voglia di un dolcetto.
Allora ho il posto giusto per te:
DELL'ADIGE
No, non sono impazzita.
Dirigiti verso la “Confetteria Filarmonica”, qui, troverai, deliziosi cioccolatini davvero particolari.
Li vedrai nella vetrina e, saprai di aver trovato il posto giusto.
Sono piccoli cioccolatino, decorati come se fossero veri e propri sassi del fiume Adige. ed, al loro interno contengono mandorle pralinate ed, ovviamente, cioccolato.
Tra, le curiosità, che puoi vedere a Verona, ve ne é una molto insolita:
DI
PORTA BORSARI
Sapevi che, a Verona si trova la Gioielleria più piccola al mondo??
Sto parlando della Gioielleria Borsari, una piccolo ed antica gioielleria che, nasce, vicino a quella che era, l’antica Porta (di epoca romana) per accedere alla città, la Porta Borsari (e da essa, ne prende anche il nome).
La facciata della Porta Borsari, poco distante dalla piccola Gioielleria, è completamente decorata in pietra calcarea bianca, una decorazione molto elegante e preziosa.
Questa Porta, fu un’importante fonte d’ispirazione per artisti ed architetti nel periodo rinascimentale, tanto da essere diventata, anche, un simbolo per i designer del Brand.
La scelta dell’utilizzo di materiali pregiati, per realizzare le collezioni Borsari, oggi, é una delle eccellenze del Made in Italy.
Sai che, esiste una leggenda?
Secondo la quale, pare che Romeo, volendo regalare un gioiello alla sua Giulietta, si rivolse, alla miglior bottega artigianale della città.
Le sue richieste erano ben precise, il gioiello richiesto doveva essere importato e molto prezioso. Per l’occasione, la merce entrò, in città, passando proprio dalla Porta Borsari, pagando i dazi (che a quel tempo erano una sorta di Telepass).
Non molto distante dalla Gioielleria Borsari, si trova un piccolo vicoletto, che al suo interno nasconde un piccolo tesoro.
Un luogo che, a prima vista, potrebbe non avere nulla di importante ma, non é così.
Verona si sa, é considerata la città dell’amore.
E, si, sono sicura che stati pensando a Romeo e Giulietta, ma, sto per raccontarti un’altra leggenda amorosa, che in pochi conoscono.
In un piccolo angolo, nei pressi di Via Borsari, si trova il
DELL'AMORE
Conosci la sua leggenda, del tragico amore tra Isabella e Corrado?
Questo piccolo pozzo, nascosto tra le case, rappresenta il luogo simbolo dell’amore tra Corrado di San Bonifazio, un giovane soldato, e Isabella Donati.
La leggenda ambientata nel 1500, narra del grande amore che, il giovane Corrado provava per la bella Isabella. Lei però, almeno in apparenza, non lo ricambiava.
Un giorno i due giovani si incontrarono, proprio qui, vicino a questo pozzo, e lui disse ad Isabella che, dopo tutti i suoi tentativi di corteggiamento, per conquistarla, lei sembrava restare sempre impassibile e fredda, come il ghiaccio, esattamente come l’acqua di quel pozzo in quel periodo (pieno inverno).
La ragazza, per sfidarlo, gli disse di buttarsi nel pozzo, per vedere, se l’acqua fosse gelata, come il paragone che aveva appena fatto.
Corrado, ormai disperato, si lanciò davvero, e lei, presa dai sensi di colpa, (perché in realtà, pur non ammettendolo, ricambiava gli stessi sentimenti), per amore, lo seguì e si gettò nel pozzo, scomparendo insieme al suo amato.
Quel pozzo, é diventato simbolo del loro amore e, da quel giorno, ancora oggi, molti si recano lì, per ricordare, la leggenda dell’amore tra Corrado ed Isabella.
Passeggiando lungo il fiume, ti imbatterai in una via molto caratteristica:
Un’antica strada, di epoca romana, facente parte del quartiere della Chiavica.
Questa strada, venne poi, rinominata Sottoriva, in epoca medievale.
La particolarità di questa via sono i suoi portici, sotto i quali, oggi, si trovano osterie e locali tipici.
Un tempo, invece, erano zona strategica per i mezzi che, dovevano caricare e trasportare, materiali destinati a viaggiare attraverso il fiume Adige.
Tra, i luoghi turistici, da non perdere, ti consiglio, anche, una visita alla:
DI SANTA
MARIA MATRICOLARE
Nell’area, dove oggi sorge il Duomo di Verona, in epoca romana, vi erano delle ville, con impianti termali privati.
Dagli scavi archeologici, sono emersi ritrovamenti che hanno dato motivo di pensare anche alla presenza di templi e luoghi di culto.
Negli anni, il Duomo, ha subito vari lavori e modifiche che, hanno9 fatto giungere fino a noi, un mix di stili, diversi fra loro.
Ammirando la facciata del Duomo dall’esterno si possono notare diversi stili di costruzione, quelli più evidenti sono il romanico ed il gotico.
Nelle decorazioni, sono evidenti materiali e decorazioni differenti, ad esempio:
- nella parte inferiore, si notano marmi bianchi e rosati;
- gli archi sono sorretti da colonne e grifoni alati;
- ai lati sono scolpite scene di caccia e di santi.
E, poco prima dell’ingresso, compreso nel biglietto, si possono ammirare parti degli antichi resti della chiesa di San Giovanni in Fonte (edificata in epoca Longobarda).
Questa chiesa, fu utilizzata, per diversi secoli, come Battistero della Cattedrale.
Mentre osservi questo monumento veronese, quello che di più interessante, ti consiglio di notare, è il suo campanile.
Mi dirai, perché proprio i campanile?
Perché, é una delle parti della Cattedrale, che non ha mai visto il termine dei lavori.
La leggenda della Torre campanaria della Cattedrale
Ed é proprio per questo che, intorno al campanile, aleggia una leggenda:
Secondo, la quale, il campanile, non è mai stato completato, per non superare in altezza la Torre dei Lamberti (la costruzione più alta della città).
Ma in realtà, si dice anche, che, il motivo fu, la mancanza di fondi.
Questa torre campanaria, presenta 10 campane, di cui vengono utilizzate solo le 6 più piccole e quella maggiore.
Altro dettaglio insolito di Verona lo puoi trovare dentro un supermercato.
Lo so, starai pensando che sono impazzita, eppure, non é così.
Sapevi che a Verona, puoi fare la spesa in una antica Pescheria?
Si, hai capito bene.
Dopo Venezia, anche Verona ha il suo supermercato strano.
Si tratta di un’antica Pescheria, che ha mantenuto tutte le caratteristiche stilistiche, ma, oggi, al suo posto vi é un supermercati.
La trovo un’idea perfetta, di unione tra antiche tradizioni in nuovi utilizzi.
Infine, tra le cose particolari da fare a Verona, ho lasciato, la terrazza panoramica più bella della città.
Perché l’ho lasciata per ultima?
Perché, se potrai, ti consiglio di andare lì all’ora del tramonto, per ammirare il panorama con sfumature che vanno dal rosa all’arancio.
Per godere di un’atmosfera magica, sulla bella Verona!
SAN PIETRO
La terrazza panoramica più bella di Verona
Superato il Ponte Pietra (il più antico della città), dirigiti verso il Colle San Pietro.
Qui, oltre ad essere in punto privilegiato, dove un tempo sorgevano templi, luoghi di culto ed anche un Castello, oggi, troverai la terrazza panoramica più affascinante di Verona.
Per raggiungerl, avrai 2 possibilità:
- Salire a piedi, seguendo la lunga scalinata che ti condurrà fino in cima. (In questo modo avrai la possibilità di ammirare poco a poco, tutti i dettagli della città).
- raggiungere la terrazza, comodamente in funicolare (al costo di €2.50 a/r oppure €1.50 corsa singola).
A questo punto non mi resta che salutarti.
Spero che, questa carrellata di curiosità, possa esserti utile, per la tua prossima, passeggiata a Verona.
Se, tutte queste curiosità, ti hanno fatto venire voglia, di organizzare un weekend, alla scoperta di Verona, allora ti lascio qui, il mio articolo:
Se, invece cerchi itinerari su altre città italiane, allora consulta la sezione I miei viaggi, e sono certa che troverai qualcosa di interessante!
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A presto.
Mary