Valdera:
il cuore delle tradizioni Pisane
Se mi segui sui Social, saprai che: nel Febbraio 2022 sono stata invitata, dall’ufficio turistico di Pontedera, a partecipare ad un fantastico Blog Tour.
Se, ancora non lo sai, il Blog Tour é, un progetto di promozione che ha, l’obiettivo di valorizzare e, far conoscere, ad un pubblico più vasto:
- una zona,
- aziende locali,
- esperienze particolari,
- attività di diverso tipo,
- eventi specifici,
- ecc.
In questo caso, il soggetto centrale del progetto, era la conoscenza della Valdera.
Una zona ricca di storia, cultura e tradizioni.
Meta ideale per vivere esperienze a contatto con la natura, lontano dal turismo di massa e vicine alle realtà autentiche, locali.
Il progetto prevedeva la visita di Borghi antichi, riscoprendo tradizioni gastronomiche e culturali.
Oggi sono qui per raccontarvi quella che è stata la mia esperienza.
Una full immersion, durata 3 giorni, che, mi ha dato modo di conoscere attività familiari e persone uniche!
Il programma di questi giorni era davvero molto intenso, e, le aziende, hanno accolto con piacere, l’invito ad unirsi in questo progetto, facendoci vivere un’esperienza a dir poco fantastica!!
Pronto/a?
Andiamo insieme alla scoperta della Valdera!!
Andare alla scoperta della Valdera, significa, fare un viaggio, attraverso le dolci colline Pisane.
A soli 40 minuti di auto, dalla famosa Torre di Pisa, potrai immergerti nel verde cuore della Valdera.
Una zona che nasce intorno al Fiume Era, ed è proprio da lui che prende il nome: “Valdera = Valle del Fiume Era”.
Il paesaggio ed i suoi colori, sono quelli tipici della campagna Toscana; qui i piccoli Borghi hanno mantenuto la loro autenticità, tramandando le tradizioni artistiche, culturali ed enogastronomiche.
Ma, andiamo con ordine: 21 Febbraio ore 10:15, il nostro appuntamento è proprio nella sede dell’
Non aspettarti di trovare il classico ufficio turistico, perché resterai piacevolmente sorpreso/a.
Certo troverai tutto ciò che un ufficio turistico deve avere, con:
- una ricca area dedicata al materiale informativo,
- mappe specifiche per ogni borgo,
- depliant su attività da fare in zona.
- ecc.
Il personale addetto é pronto a darti tutte le indicazioni utili, per farti scoprire al meglio, la Valdera ed i suoi tesori!
Ma, il valore aggiunto, sta nel fatto che, in questi spazi, si può trovare un ambiente dedicato all’arte.
Sete Sóis Sete Luas
Nato nel 2009, il centro culturale Sete Sóis Sete Luas, trova la sua sede, all’interno di un ex capannone della Piaggio.
Un luogo dove diverse culture si uniscono, legati dalla stessa passione per l’arte.
Nel corso degli anni, si sono aggiunti sempre più Paesi, arrivando al 2022, con circa 13 Paesi, partecipanti al progetto.
L’obiettivo, è quello di utilizzare l’arte (in ogni sua forma) come linguaggio interculturale comune.
Lo scambio di idee e, l’organizzazione del festival in tutti i Paesi partecipanti, fa da calamita, per una promozione del territorio autentica.
Grazie a questi Centri culturali, si sono realizzati festival musicali, mostre contemporanee, incontri culturali ed enogastronomici, generando turismo culturale ad hoc.
Dopo la visita alla sede dell’ufficio turistico, il nostro intenso itinerario, prevedeva il check-in nella struttura dove, abbiamo avuto il piacere, di soggiornare, durante i 3 giorni di Blog Tour:
un antico casale di campagna, sapientemente ristrutturato, in uno splendido Resort 3 stelle.
Tutt’intorno, il grande Parco dei Poggini, con distese di ulivi, cipressi tipici della campagna Toscana, e ciuffi di lavanda che diffondono il loro profumo inebriante.
La sua posizione strategia a Ponsacco, é facilmente raggiungibile da tutte le città toscane più famose.
I servizi offerti sono molteplici: dalle camere ampie e confortevoli, alla sala conferenze, al ristorante (che si occupa di organizzare il menù senza tralasciare i dettagli della tradizione culinaria locale), fino al benessere in piscina.
Ti lascio un piccolo assaggio qui…
Inoltre il Casale le Torri é una location perfetta per organizzare eventi ed è anche pet friendly dunque, anche i tuoi amici a 4 zampe, sono i benvenuti!
CONTATTI
Via Galleta, 4 Loc. I Poggini – 56038 Ponsacco (PI)
+39 0587 733713 – +39 346 8041365
info@resortcasaleletorri.it
Tutto è sapientemente curato nei dettagli: dall’ambiente interno a quello esterno.
Anche l’utilizzo dei prodotti per l’igiene personale, è scelta con cura, prediligendo il biologico locale.
Lo stile delle camere è rimasto il più simile possibile a quello originale del casale. Inoltre non mancano comodità, spazio e silenzio.
Anche il Ristorante mantiene il suo importante ruolo nella scelta di prodotti locali per la preparazione di piatti tipici locali, senza perdere di vista la tradizione.
La sua posizione strategica vi regalerà una splendida vista panoramica sulle colline della Valdera.
I BORGHI E LE ATTIVITA’ CHE HANNO ADERITO A QUESTO FANTASTICO BLOG TOUR:
Giorno 2
CAPANNOLI
Giorno 3
PALAIA
CALCINAIA
PONTEDERA
GIORNO 1:
Il nostro tour personalizzato prende subito il via. Insieme a Simona ed i suoi collaboratori, ci dirigiamo nel primo Borgo:
Qui veniamo accolti dal personale dell’Ufficio turistico di Casciana Terme Lari, che ci introducono alla visita del Borgo con una breve introduzione, sulla storia e sull’evoluzione che il Borgo ha avuto nel corso dei secoli.
Infatti, Lari, un tempo era un importante centro politico, amministrativo ed agricolo, è stato il Capoluogo delle Colline Pisane fino ai tempi recenti.
Cittadine di origini Etrusche, come Lari, erano importanti centri, posizionati lungo le vie che conducevano a città ancor più importanti (in questo caso Pisa, Firenze e Volterra).
Mentre passeggiamo, ascoltando con attenzione la storia del Borgo, eccoci arrivati alla prima e, più importante, attrazione turistica di Lari:
cuore pulsante del Borgo di Lari, che, dall’alto della sua collina, dominava su tutta la Valle, già nell’alto Medioevo.
La posizione strategica di questa imponente Fortezza, gli conferiva la visuale libera su tutta la Valdera ed, in questo modo, i soldati erano in grado di avvistare e bloccare eventuali attacchi nemici.
Una costruzione davvero ingegnosa che gli ha conferito la fama di “Fortezza inespugnabile“.
Il suo nome “Dei Vicari” si deve proprio al fatto che i Vicari vivessero qui, e le testimonianze si trovano proprio nel cortile!
Dopo, la visita al Castello, è arrivato il momento di addentrarci nella storia delle aziende locali, ed iniziamo con tre delle delle realtà Top di Lari.
Aziende a conduzione familiare che mantengono vive le tradizioni, utilizzando materie prime di ottima qualità, così come hanno sempre fatto, da intere generazioni.
La prima azienda che visitiamo é:
Dopo l’accoglienza e le presentazioni, siamo stati coinvolti in una breve ma interessante lezione sulla scelta dei tipi di grano e dei materiali utilizzati nei macchinari.
Sapevi che, il bronzo é un ottimo materiale, perché mantiene invariata la temperatura della pasta?
Questo, sia in fase di impasto che, in fase di taglio.
Anche la temperatura in fase di essiccazione é fondamentale. Deve essere sempre invariata, per permettere alla pasta, di mantenere la qualità perfetta.
La scelta, di limitarsi a produrre solo 5 formati (penne, maccheroni, spaghetti, spaghettini e fusilli) rispecchia la volontà, di rimanere il più possibile legati ad usanze e tradizioni di famiglia.
Uno di questi formati ha una curiosa e particolare storia).
Lari é una cittadina molto piccola, perciò a piedi raggiungi facilmente tutti i punti fondamentali.
Anche noi abbiamo raggiunto a piedi
Siamo stati accolti, dal Signor Stefano che, ci ha spiegato, tutte le fasi di produzione del loro pane di qualità.
Fornai da ben 4 generazioni, la famiglia Bernardeschi, si occupa:
- della scelta di materie prime;
- seguita dalla lavorazione del prodotto;
- e dalla gestione del loro lievito madre;
- fino al realizzazione del prodotto finito.
Abbiamo avuto l’onore di poter partecipare ad una sua breve lezione, all’interno della quale, ci ha spiegato quanto, la forza della farina, sia fondamentale per avere un prodotto perfetto.
Questa loro particolarità, gli permette, non solo di avere ottima qualità nel prodotto, ma, anche di vincere importanti premi e riconoscimenti.
Subito dopo, pochi passi più avanti, andiamo a pranzo
E, quale posto migliore, per assaggiare la fantastica pasta fresca vista poco prima, se non alla Bottega di Canfreo!
Questo locale storico, sapientemente ristrutturato rende esattamente l’idea di quelle che erano le “botteghe” di un tempo.
- Dove il cliente, si sentiva coccolato dal suo bottegaio di fiducia;
- Dove si poteva venire e scambiare quattro chiacchere;
- Dove si acquistavano, pochi ma buoni, prodotti locali.
Qui i piatti sono semplici ma, con le giuste accortezze per l’innovazione, senza stravolgere, i sapori delle materie prime.
Il loro speciale menù, creato apposta per noi, prevedeva:
- salumi, formaggi ed antipasti, made in Lari;
- un primo piatto con i fusilli del Pastificio Martelli (con una salsa speciale)
- ed infine dessert, accompagnato da un liquore alla ciliegia (prodotto di cui Lari ha un vanto assoluto).
Ma, non é finita qui, perché, la Bottega di Canfreo, nasconde un gioiello prezioso:
una grotta per la stagionatura dei formaggi, che ti spiego meglio, sul mio profilo Instagram!
Finito questo delizioso pranzo, riprendiamo l’auto e ci spostiamo in un altro piccolo Borgo della Valdera, la vicina località di:
località famosa, per aver dato i natali, al famoso Tenore “Andrea Bocelli”.
Lajatico è uno piccolo e caratteristico Borgo, immerso nei colori della campagna Toscana.
Questa zona, non ha niente da invidiare, alla famosa Val d’Orcia ed ai paesaggi tanto famosi delle Crete Senesi.
Qui troverai, grandi distese di verde, con cipressi e piccole chiesette, ma anche borghi antichi, dove le tradizioni, vengono sapientemente mantenute, dalla popolazione stessa.
Vuoi che vi sveli un posto da non perdere assolutamente? Beh, eccolo…
A pochi minuti di auto, dal Borgo di Lajatico, potrai immergervi in un meraviglioso angolo di Paradiso.
Questo Teatro, è stato fortemente voluto da Andrea Bocelli in persona, il quale, ha percepito la ricchezza stessa del paesaggio; infatti l’acustica qui è perfetta e, soprattutto, è naturale.
Le colline stesse, fanno da amplificatore del suono, ed è qui che, ogni anno, nel mese di Luglio, viene organizzato il grande concerto del Tenore, al quale, accorrono numerosi artisti famosi (suoi ospiti) e centinaia di fan che, mettono questo concerto in agenda, per non perderselo.
Per tutto il resto dell’anno, qui potrai ascoltare il silenzio, vivere attimi di pace e respirare la natura.
Questo luogo è davvero magico ed aperto a tutti, ogni qualvolta lo vorrai, senza vincoli di orari, festività e biglietti, perché è gratuito e di libera visita.
Hai mai sentito parlare di questo Borgo e del suo spettacolare Teatro Naturale?
Subito dopo questa immersione nella natura, ci siamo diretti al terzo Borgo di questa prima giornata di Blog Tour:
Uno dei centri termali più importanti della Toscana.
Incastonata nelle bellissime colline Pisane, Casciana Terme, rappresenta, uno di quei tanti piccoli capolavori della Toscana.
Qui regna sovrano lo stile di vita semplice, la genuinità dei prodotti locali e per un paesaggio ricco di vigneti ed oliveti.
L’acqua termale, come saprai, é un vero prodigio della natura, ottima per ogni necessità del nostro corpo.
Un breve soggiorno a Casciana Terme ti rimetterà al mondo!
Sapientemente incastonato, all’interno di un’antica dimora storica del 1700, qui troverai un luogo perfettamente organizzato per rigenerarti!
A disposizione degli ospiti:
- due piscine termali,
- una grande vasca di sale ed un
- bellissimo bagno turco;
- il tutto impreziosito da trattamenti praticati da personale esperto in massaggi rilassanti, tonificanti ed estetici.
L’eccellenza di questa splendida Oasi di Pace, passa anche attraverso l’utilizzo di prodotti bio ed oli essenziali, adatti per aroma terapia, caldi massaggi e tutto ciò che ne possa esaltare le proprietà benefiche.
Ma, non é finita qui, perché grazie alla bravissima Alice, potrai partecipare ad interessanti sedute di Yoga.
Ci siamo concessi qualche ora di totale relax, in questo affascinante ambiente, coccolati dal personale che ci ha fatto provare gran parte dei trattamenti disponibili.
E per cena?
Abbiamo scoperto, grazie a Simona, un locale davvero particolare!!!
Un ristorante dove il menù é a sorpresa!
Non è un ristorante comune; é un locale dove si possono assaggiare tante piccole portate in modo differente e divertente.
La loro particolarità si concentra sull’esperienza, la qualità e la bravura, sia dello chef che, del personale.
Cosa contraddistingue questo ristorante dagli altri?
Beh, sicuramente il servizio, perché qui, potrai assaggiare tante piccole portate, servite singolarmente ed in successione, senza avere l’imbarazzo di dover scegliere dal menù, ciò che ti piacerebbe assaggiare.
Ogni portata, dall’antipasto al dolce, viene servita a sorpresa, e, la sorpresa viene mantenuta fino alla presentazione a tavola.
Il tuo compito sarà solo quello di divertirti e deliziare prima gli occhi e poi il palato!
Ti ho incuriosito?
Allora guarda il video per conoscere tutto il menù completo della nostra cena.
GIORNO 2:
La nostra giornata inizia presto, ma, non prima, di aver fatto un’ottima colazione al Resort Casale le Torri che, ci ha gentilmente ospitate ed accolte con tutti i confort possibili!
La nostra prima attività ha dell’incredibile; vedremo la Valdera da una prospettiva insolita ed affascinante!!!
La struttura che ha scelto di ospitarci, si trova nel vicino Comune di Capannoli, ed è l’Aviosuperficie della Valdera.
E, qui faremo un’esperienza davvero meravigliosa:
Volo in ultraleggero sulla Valdera
Si, hai capito bene…
Qui si trova una vera e propria scuola di volo, dove avrai l’opportunità di apprendere non solo le basi teoriche, ma anche e, soprattutto, le tecniche pratiche, di volo.
Alla fine del corso ti sottoporrai alle varie prove e riceverai il tuo attestato finale!
Vuoi un’anteprima di questa esperienza strepitosa?
Allora guarda il video che ho creato, dopo aver partecipato personalmente ad un Volo in ultraleggero sulla Valdera!
All’Aviosuperficie della Valdera si può imparare a volare in uno scenario paesaggistico strepitoso!
Un’accogliente struttura di 670 metri, dove è possibile entrare in contatto con personale specializzato, approcciandosi alle tecniche di volo.
Inoltre all’Aviosuperficie si allenano i Paracadutisti del Centro Sportivo dell’Esercito e del Centro Sportivo Carabinieri, detentori di numerosi titoli Mondiali, in varie discipline.
E, dopo questa esperienza adrenalinica, andiamo a scoprire il “Borgo Arcobaleno“!
Una piccola e graziosa frazione del Borgo di Peccioli, che nel giro di poco tempo, è diventato un Museo a cielo aperto, attirando turisti ma anche residenti, incuriositi da questa nuova e geniale idea.
Si tratta di una riqualificazione del Borgo, ma in chiave moderna.
Senza stravolgere l’autenticità del borgo antico.
Uno degli artisti, chiamato a realizzare opere colorate nel Borgo, è lo stesso che ha realizzato la colorata cappella delle Murate in Piemonte.
Lo sapevi?
Potrai iniziare ad esplorare le curiosità di questo piccolo Borgo, dalle tre sculture in marmo, neon, ferro e acciaio.
Via di Mezzo
Divenuto famoso, soprattutto nell’ultimo periodo, il Borgo colorato di Ghizzano e la sua Via di Mezzo sono un progetto dell’artista inglese David Tremlett.
Sullo sfondo monocromatico di ogni singola facciata, ogni serramento è stato evidenziato da brevi linee verticali e orizzontali che creano dei contrappunti visivi.
I colori scelti, sono quelli, tipici del territorio della Valdera, con sfumature che vanno dal verde al giallo, dal rosso al marrone.
L’obiettivo dell’artista era quello di riuscire ad avere la percezione della strada come un’unica unità, un’unica strada, dall’inizio alla fine…
Per renderti meglio l’idea, di come questa via sia il cuore pulsante del Borgo, ti consiglio di andare a vedere il mio Reel su Instagram.
Qui, siamo stati accolti, dal personale della Tenuta di Ghizzano, a scoprire i dettagli delle loro meraviglie.
La passeggiata inizia dal:
Il colore a Ghizzano è la principale attrattiva, soprattutto nell’ultimo periodo, quando è riuscito ad attirare un turismo di prossimità.
Ma, il colore, qui, a Ghizzano, era già presente, prima ancora dell’idea di colorare le facciate delle case.
L’artista speciale è la natura stessa, che crea: particolari tunnel con i suoi rami, fioriture straordinarie ed archi di benvenuto per tutti coloro che, decidono di dedicare un pò di tempo, alla scoperta di questo piccolo gioiello della Toscana.
Il punto perfetto per ammirare questa meraviglia, è visitare il Giardino Sonoro, un giardino all’italiana realizzato in un antico pomaio.
Durante la visita guidata, ci é stato spiegato come, nel corso dei secoli, questo giardino, ha avuto diverse trasformazioni fino ad arrivare al 2016, quando, prendendo ispirazione dalla “Metamorfosi di Ovidio“, si è giunti all’attuale aspetto.
Un luogo davvero magico che, se passi da qui, ti consiglio di visitare assolutamente visitare.
E, meglio ancora, se, lo farai in compagnia degli esperti, che possono spiegarti e farti notare, ogni singolo dettaglio di questo piccolo angolo di meraviglie!
Subito dopo, siamo entrati all’interno della Tenuta
Anche i prodotti della terra sanno regalare emozioni. Ed è quello che avviene nella “Tenuta Ghizzano“.
Dove ogni grappolo d’uva viene sapientemente coltivato e lavorato per ottenere il miglior prodotto finale.
A pochi passi dal Giardino Sonoro, é possibile visitare la tenuta, con annessa spiegazione del lavoro svolto, fino alla degustazione finale dei vini pregiati!
La Tenuta di Ghizzano è una delle più antiche del territorio ed, allo stesso tempo, è anche una delle più innovative. Completamente Biologica e Biodinamica, conta oggi circa 280 Ettari, di cui 18 a vigneto, 15 a oliveto, 100 ettari a colture cerealicole e 150 tra boschi e pioppete.
Il paesaggio collinare, il clima dolce e mitigato dalle arie marine; le temperature mai troppo estreme, permettono di tutelare un prodotto di qualità senza grandi rischi di gelate primaverili.
Noi abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati personalmente, alla scoperta della cantina, dove sono gelosamente custoditi i segreti e le preziose botti.
Qui si trovano vini pregiati, invecchiati e non, che hanno portato, grazie a mix di uve, ad avere prodotti di nicchia e rarità in quantità limitate.
Ci è stato spiegato che, alcune annate hanno addirittura bottiglie numerate per poterle così, tracciare e sapere in quale Paese, uno di questi vini pregiati, è stato acquistato!
Dopo aver degustato vini, oli e salumi, prodotti nella Tenuta, l’appetito si faceva sentire, perciò ci siamo diretti al Borgo successivo, dove ci attendevano altre attività da fare ed altri prodotti locali da assaggiare!
altra eccellenza della Valdera, premiato con le Bandiere arancioni Touring Club.
Anche qui, l’antico ed il moderno vivono a stretto contatto, senza intaccare l’integrità e la cultura locale.
Peccioli è un antico Borgo che ha mantenuto le sue caratteristiche medioevali fino ai nostri giorni.
Con la sua posizione strategica, dall’alto della sua collina domina i territori della Valdera.
Questo Borgo risultava essere abitato già nel Neolitico, ma, il suo periodo di massimo splendore si ebbe con l’arrivo degli Etruschi (dei quali ancora oggi si trovano reperti archeologici).
A partire dagli anni ’90, l’allora Sindaco iniziò questa attività innovativa di attirare ed invitare artisti di vario genere per realizzare le loro opere nel Borgo di Peccioli.
In pochi anni Peccioli è diventato “la piccola capitale italiana dell’arte contemporanea“, un Museo diffuso con opere ed istallazioni pensate proprio per essere integrate nel territorio.
A Peccioli la parola d’ordine è: “colore“. I progetti di arte colorata sono disseminati all’interno del territorio di Peccioli.
Le sculture e le opere colorate sono diffuse in tutto il Borgo: dai tunnel colorati, alla passerella panoramica, alla parete fatta di sguardi, fino alla terrazza panoramica sulla Valdera, ma, non è finita qui, perché a Peccioli potrete andare anche a caccia di Giganti!
Dopo aver dato uno sguardo frettoloso al Borgo, ci dirigiamo verso la prima tappa:
Inaugurato nel 2004 per la conservazione dei ritrovamenti degli scavi di Ortaglia.
Da un pozzo, profondo circa 10 metri, vennero rinvenuti un tempio/santuario e molti frammenti di vasellami di origine Etrusca.
Molti oggetti votivi, come i pesi del telaio e i rocchetti per il filo, tipici del lavoro femminile, avevano fatto pensare che il santuario fosse dedicato ad una divinità femminile.
La punta di diamante, della collezione, una anfora di origine greca con i classici decori a figure rosse.
Dal 2007, il Museo Archeologico, si trova nella nuova sede, all’interno di un’antica cantina, ma che, in epoca ancora più antica conteneva con ogni probabilità tombe ipogee.
In questa nuova sede, ai reperti esposti ne sono stati aggiunti altri: il corredo funerario proveniente dalla tomba etrusca di Legoli (scavo del 1930), un grande plastico riproduce il tempio tuscanico, (ricostruito secondo le regole di Vitruvio), ed un prezioso corredo funebre composto da un copricapo, un anello e una cintura (databile alla prima metà del Trecento).
Forse non lo sai, ma, i Blog Tour, per quanto siano belli e formativi, sono una continua corsa.
E, dunque, noi corriamo verso la seconda struttura che, ci attendeva con ansia:
Il Museo Palazzo Pretorio, di Peccioli, è uno dei Palazzi più antichi, che fu residenza dei Consoli del Comune Pisano e del Podestà del Governo Fiorentino.
Il Palazzo, conserva, ancora oggi, sulla facciata e sulle pareti interne, gli stemmi dei Podestà che si sono succeduti al Governo.
Oggi, il Palazzo ospita nelle sue sale il Museo di Palazzo Pretorio ed, al piano terra l’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica.
Il Museo delle Icone Russe, inaugurato nel 2000, è divenuto custode di circa 200 opere esposte: tra incisioni, litografie ed importantissime icone russe, tipiche di una venerazione domestica.
Queste opere sono provenienti da tutto il mondo ortodosso.
Un’intera sezione espositiva, caso unico in Italia, è inoltre dedicata a croci, icone e polittici di bronzo, per la maggior parte tipici della produzione dei Vecchi Credenti, (tra cui spicca un rarissimo esemplare di croce battesimale risalente al XV secolo).
Ed ora, un pò di pausa.
Andiamo a pranzo alla:
Pasticceria Ferretti
Per una pausa pranzo con i fiocchi, questo é il posto giusto!
“E’ stata la nonna Amneris ad aprire la storica pasticceria con l’aiuto dei figli Giovanni e Lelio.
Oggi alla quarta generazione, la pasticceria ha aperto un piccolo Ristorante dall’atmosfera intima ma familiare, dove si possono assaggiare tutte le specialità di questa parte di Toscana.
Solo “good food” con i prodotti biologici del territorio e i vini delle cantine locali.
Una delle particolari di questo locale sono i tortelli ripieni di emulsione di olio su una crema di piselli. Vi consiglio di assaggiarli insieme a:
Tutti piatti davvero molto particolari che, non hanno tralasciato l’utilizzo delle materie prime locali.
Peccioli però non finisce qui, perché l’arte contemporanea ha sapientemente unito il nuovo e l’antico, rendendo questo Borgo una vera rarità; che non smette di rinnovarsi senza intaccare l’autenticità!
Per noi é giunta l’ora di cena e torniamo al Resort Casale le Torri che, ci aspetta per una cena deliziosa!
GIORNO 3:
Dopo una notte di riposo, il mattino inizia presto anche per quest’ultimo giorno.
Salutiamo lo staff del Resort, ringraziandolo di tutte le accortezze avute nei nostri confronti e partiamo per visitare le ultime meraviglie della Valdera e di questo Blog Tour.
Il primo Borgo di questa giornata é:
Anche l’origine del Borgo di Palaia (come la maggior parte dei Borghi della Valdera) risale al periodo Etrusco (testimoniato da numerosi ritrovamenti).
Il suo territorio comunale è attraversato da un’importante strada che, proprio in epoca Etrusca era un collegamento fondamentale per raggiungere Volterra.
La storia di Palaia è legata al periodo del suo Castello (posseduto per metà dai Vescovi di Lucca), ed a questo stesso periodo è legata anche un’antica costruzione giunta fino ai nostri giorni (ma, vi racconterò la sua storia in un’altra occasione).
Il territorio di Palaia offre molte occasioni a coloro i quali cerchino il momento giusto per visitarlo.
La Pieve di San Martino
Questo imponente edificio, in cotto, fondato nel 1280 circa, esternamente è decorato da archetti pensili; mentre, l’interno è suddiviso in tre navate con archi a tutto sesto, ci sono colonne di diverse tipologie ed una meravigliosa luce che filtrata dalle vetrate.
La compresenza di elementi romanici e gotici fa supporre che la chiesa sia stata costruita in due fasi successive.
La sua particolarità, oltre la sua acustica perfetta, è quella di essere stata costruita prevalentemente in cotto, (anche se la facciata è in pietra), come la maggior parte delle pievi medievali in Toscana.
Dopo aver ammirato questa immensa Pieve, ci spostiamo subito dopo nella vicinissima località di Forcoli, dove ci attendono altre due entusiasmanti attività…
Qui, ci attendevano per un’esperienza incredibile, a strettissimo contatto con la natura.
Dopo essere arrivati in azienda, abbiamo avuto modo di conoscere tutto il personale ed ascoltare le loro storie riguardanti un prodotto particolare.
Qui si cerca, raccoglie, lavora e cucina il Tartufo.
Dal 1920 ad oggi, una Famiglia che lavora in armonia nel rispetto della natura e delle persone.
Il Signor Zelindo entrò giovane a lavorare nella Tenuta di Villa Saletta (vicino Palaia), iniziò come operaio e, ben presto, divenne un punto di riferimento tanto da aggiudicarsi la nomina di Guardia Caccia.
In questo modo oltre a tenere sotto controllo le Riserve della Tenuta, fu incaricato di portare gli ospiti a caccia. Durante i banchetti per gli ospiti non mancavano mai cacciagione, l’olio e il vino dell’azienda ed il Tartufo!
Per i Signori locali, questo prodotto era ancora sconosciuto ma, per quelli provenienti da Lombardia e Piemonte, era già considerato un prodotto di qualità.
Dopo poco tempo Zelindo divenne un punto di riferimento, per reperire il tartufo in questa zona. Iniziarono cosi a comprare da lui i tartufi che metteva insieme durante la settimana dagli altri tartufai.
Ed, in poco tempo, quella che era una passione divenne un lavoro.
La svolta si ebbe quando Zelindo con i primi ricavi, ottenuti dalle vendite dei Tartufi, decise di regalarsi una nuova vespa, che ancora oggi è custodita nel museo dell’azienda.
L’azienda Savini permette ai suoi ospiti di vivere un’esperienza unica.
Andare, a caccia di tartufi, insieme a tartufai esperti ed ai loro fedeli amici a 4 zampe, che sono perfettamente addestrati nella ricerca di pregiati tartufi, in ogni stagione.
Quest’esperienza è un’immersione totale nel misterioso mondo del tartufo, l’obiettivo è quello di offrire un’emozione indimenticabile sia in mezzo alla natura che a tavola.
Ci sono diversi pacchetti tra cui scegliere:
- ALLA SCOPERTA DEL TARTUFO (DURATA, 4 ORE);
- A TUTTO TARTUFO (DURATA, 5 ORE);
- DEGUSTAZIONE A BASE DI TARTUFO.
Anche a noi é stata data l’opportunità di partecipare all’esperienza completa.
Siamo partiti a bordo dei loro mezzi, con l’attrezzatura necessaria ed i fidati cagnolini, alla ricerca dei tanto pregiati tartufi. E, siamo anche stati fortunati… ne abbiamo trovati bene tre. Seppur piccoli, abbiamo comunque avuto modo di vedere come si svolge la ricerca di questo prodotto.
Alla fine della ricerca (circa un’oretta), siamo rientrati alla base ed abbiamo potuto degustare un pranzo completo, dall’antipasto al dolce, a base di tartufo.
Subito dopo pranzo, a pochi metri di stanza, abbiamo visitato un’altra azienda locale.
Dal 1911, nel centro di Forcoli, ha sede il Liquorificio Morelli.
In breve tempo, questa piccola azienda è riuscita a crescere in una rete commerciale da Nord al Sud Italia.
I distillati Morelli iniziano la loro scalata al successo grazie al capostipite Leonello Morelli che ha saputo unire qualità e gusto alle esigenze dei suoi clienti.
Anche le bottiglie e le etichette fantasiose, venivano scelte e create da lui personalmente.
Oggi il Liquorificio Morelli vanta un catalogo ben fornito, con confezioni di grande pregio e prodotti all’avanguardia tanto da essere riuscita ad avere contatti anche con Cina ed USA.
Le materie prime sono il cuore pulsante della produzione, grazie ad esse si può puntare ad avere distillati di alta qualità.
Ad esempio, gli agrumi arrivano direttamente dalla Sicilia, e, nel giro di poche ore dalla raccolta, arrivano qui per essere lavorate in pochissimo tempo. Questo permette di mantenere la fragranza intatta.
Il liquorificio Morelli permette anche di vivere esperienze dal vivo attraverso l’organizzazione di visite e degustazioni, esattamente come abbiamo fatto noi.
Una visita che vi regalerà emozioni indimenticabili e vi lascerà il sapore della migliore Toscana
A dare inizio al percorso, una breve introduzione sulla storia dell’azienda; si procede poi in area produzione, e, si conclude con una degustazione dei distillati, il tutto accompagnato da prodotti dolciari locali.
Dopo aver degustato alcuni dei distillati ed altri prodotti di loro produzione, torniamo i auto e, via verso la nuova destinazione.
L’altra località che abbiamo avuto il piacere di visitare é.
Qui ci siamo soffermati poco sulla visita al Borgo, eravamo in ritardo sulla tabella di marcia, dunque siamo andati direttamente alla struttura, dove che ci attendevano:
Museo della Ceramica Lodovico Coccapani
In particolare, qui, ci siamo soffermati sulla visita del Museo della Ceramica dedicato a Lodovico Coccapani.
Questa attrazione, si trova nel centro storico di Calcinaia, nei locali di un’antica officina ceramica fondata nell’ultimo decennio del Settecento, a fianco della torre d’angolo del castello medievale.
All’interno della struttura, finita di restaurare nel 2014, si snoda un percorso museale che propone al visitatore la storia dell’officina ceramica di Calcinaia.
La visita, prevede la spiegazione della storia, attraverso le sue produzioni, gli ambienti artigianali, le fornaci recuperate e gli attrezzi del mestiere, senza dimenticare il contesto storico-archeologico della zona e la tradizione dell’arte ceramica ben sviluppata nel Valdarno pisano dal Medioevo ai giorni nostri.
Il percorso museale intende introdurre, il visitatore, alla conoscenza dell’arte ceramica, attraverso la presentazione degli strumenti in uso, delle tecniche di produzione e decorazione, degli attrezzi e degli elementi che caratterizzano questo tipo di attività artigianale.
La presenza delle fornaci, fonte materiale per la storia degli antichi mestieri, fanno del museo di Calcinaia un luogo unico e straordinario, dove si integrano elementi architettonici, strutture e materiali antichi.
A questo punto eravamo quasi giunti alla fine della nostra avventura.
Restavano ancora due strutture, aderenti al progetto, che ci restavano da visitare.
E, queste erano state lasciate per ultime, perché si trovano nella città base, centro strategico per visitare la Valdera:
Capoluogo della provincia di Pisa, è la principale delle città facenti parte del territorio della Valdera. Il nome: Pontedera = Ponte del fiume Era (il ponte della città, che univa le due rive del fiume Era).
Dal Medioevo e per molti dei secoli successivi, questo ponte é rimasto l’unico modo per poter attraversare il fiume; e questo era quasi un passaggio obbligato per i viandanti che passavano tra Pisa a Firenze.
Anche in questa località sono stati ritrovate tracce dei primi insediamenti in periodo Neolitico. Ma, il vero periodo d’oro di Pontedera arriva nel primi anni del 1900, quando l’Industria Piaggio dà una svolta sia lavorativa che innovativa alla città.
Parcheggiamo l’auto ed andiamo subito a vistare il Museo di Arte Contemporane:
nato nel 2016 negli spazi del Palazzo Pretorio di Pontedera.
La storia di questo Palazzo Storico affonda le sue radici nel 1400, quando fu sede della Podesteria e, nel 1700 dei Vicari; successivamente vide le sue sale ospitare gli uffici della Pretura ed in epoca più recente il Tribunale di Pisa.
Oggi questo antico palazzo ospita le sale espositive per mostre temporanee.
La Fondazione Cultura di Pontedera, fondata nel 2016, si occupa di diffondere la cultura attraverso eventi, mostre e proposte culturali.
Facciamo una rapida visita alle sale ed alla mostra.
E subito ci dirigiamo verso il secondo museo:
una delle eccellenze locali, che ha prodotto uno dei mezzi di trasporto italiani, più famoso al Mondo: la Vespa Piaggio.
Inaugurato nel marzo del 2000 nei locali dell’ex officina attrezzeria, uno dei corpi di fabbrica più antichi del complesso industriale di Pontedera; il centro nevralgico da dove, l’azienda insediò la propria produzione a partire dal 1920.
Il Museo è nato per conservare e valorizzare il patrimonio storico di una delle più antiche imprese italiane e si pone l’obiettivo di ricostruire le vicende di Piaggio e del suo Territorio, ripercorrendo un lungo tratto di storia italiana.
Il Museo Piaggio occupa oggi 5.000 metri quadrati, con più di 250 pezzi esposti, divenendo così, il più grande e completo museo italiano dedicato alle due ruote.
Qui troverai esemplari unici che raccontano non solo la storia del Gruppo Piaggio e dei suoi marchi, ma ripercorrono la storia della mobilità, dello sviluppo industriale e sociale del Paese.
La memoria storica di Piaggio attraversa l’intera storia dei trasporti: navi, treni, aeroplani, auto, scooter, motociclette, sono nate dalla casa madre e dai suoi marchi.
Il Museo Piaggio, ad oggi, é l’unico in grado di ripercorrere, in Italia, la storia di un’azienda che, con i suoi prodotti ha segnato la storia d’Europa.
Ed eccoci giunti al momento dei saluti finali.
Un grazie speciale, va a tutte le aziende che hanno aderito a questo progetto, ed, in particolare a Simona ed a tutto il suo staff dell’Ufficio Turistico di Pontedera & Valdera, che ci hanno accolte, coccolato e dedicato ogni minuto del loro tempo, di questi 3 giorni alla scoperta della Valdera!
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