Scopri come visitare Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore senza spendere una fortuna.
Ciao Avventuriero/a e Benvenuto/a in questo nuovo articolo!
Se sei qui, probabilmente hai voglia di visitare le 5 Terre e sei in cerca di consigli utili per organizzare al meglio le tue giornate.
Bene, in quest’articolo voglio proporti proprio una guida completa per un viaggio low cost che potrai scegliere di utilizzare per la durata che preferisci.
Puoi utilizzarlo per 1 giorno oppure suddividerlo in 2 giorni per goderti con più calma la scoperta dei meravigliosi borghi liguri.
Le Cinque Terre sono un insieme di affascinanti borghi situati sulla costa ligure ed ogni anno diventano sempre più una meta imperdibile per chi ama la storia, l’arte e la natura.
Immagina di passeggiare tra case colorate, degustare vini locali, ammirare panorami mozzafiato e mangiare una deliziosa focaccia in riva al mare (o forse anche più di una, perché ti assicuro che non riuscirai a resistere!).
Prima di addentrarci nei dettagli di questa guida di viaggio, che ti assicuro sarà ricca di consigli, informazioni, e tante curiosità;
se ancora non mi conosci lascia che mi presenti brevemente:
Io sono Mary, Travel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.
Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi.
Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.
Ora che mi conosci un pò meglio, addentiamoci nei dettagli di questo fantastico itinerario.
Iniziamo subito con alcune
Curiosità che forse non conosci sulle 5 Terre
Una cosa, che in pochi sanno, e che invece secondo me é fondamentale é sapere che
- Le 5 Terre in realtà sono 3
Si hai campito bene, ed ora ti spiego il perché.
- Le 5 Terre sono Patrimonio Unesco
I cinque borghi sono entrati a far parte della lista Patrimonio Unesco nel 1997. Grazie alla loro posizione sul mare, al paesaggio naturale e la moltitudine di casette colorate.
- Il Sentiero Azzurro
collega tutti i borghi, dando la possibilità di apprezzare il paesaggio con lunghe passeggiate e trekking.
- Il Parco Nazionale delle 5 Terre
é caratterizzato da una costa frastagliata e ripidi terrazzamenti sui quali trovano terreno fertile vigneti e basilico.
Raggiungere le Cinque Terre è semplice e, se scegli di viaggiare in treno, é anche più conveniente (e soprattutto senza stress).
Come arrivare alle 5 Terre
Tieni sempre come punto di riferimento la città di La Spezia.
Sia se deciderai di visitare le 5 Terre
- in treno
- in battello
- in bus
- in kayak con una guida specializzata
- in auto.
Una volta arrivati a La Spezia e parcheggiato l’auto potrai raggiungere le 5 Terre in uno dei modi suggeriti sopra.
Io amo il treno e lo ritengo la soluzione più comoda, economica ed anche divertente per visitare tutti e 5 i borghi.
Per gli orari e le tariffe migliori, consulta il sito di Trenitalia.
Sappi che esiste un biglietto cumulativo:
- il Cinque Terre Express che ti permetterà di salire e scendere dal treno ad ogni fermata che desideri (dei 5 borghi) risparmiando. In alternativa dovrai acquistare un singolo biglietto per ogni borgo che desideri visitare.
Il Biglietto cumulativo potrai acquistarlo solo in stazione a La Spezia oppure in uno dei borghi (non é acquistabile online).
E se vuoi risparmiare ancora di più?
Sappi che é possibile fare un trekking non troppo impegnativo, che collega tutti e 5 i borghi.
Ma di questo te ne parlerò alla fine dell’articolo, quindi leggi fino alla fine.
Immagina ad esempio di unire il tuo viaggio alle 5 Terre, dopo aver visitato alcune delle più belle città d’arte della Toscana.
Potresti partire da Pisa, Firenze, Siena o Lucca e, in poco tempo, arriverai alle Cinque Terre dove ti troverai immerso/a nella bellezza dei caratteristici borghi liguri.
Ah, quasi dimenticavo, se questo é davvero il tuo itinerario, allora, può esserti utile il mio articolo con itinerario di
Arrivando da La Spezia (in treno), Monterosso al Mare è il primo borgo che troverai ed é anche il più grande delle Cinque Terre.
Viceversa, se arriverai dal lato opposto, troverai per primo il borgo di Riomaggiore.
Negli ultimi anni queste mete sono diventate molto affollate (soprattutto primavera/estate) quindi, alla fermata in stazione troverai molto spesso, grandi folle di persone che attendono di salire a bordo per visitare i singoli borghi.
La fortuna e che ci sono treni ogni 15/20 minuti circa, quindi se vedi che sono troppo pieni, puoi attendere il prossimo.
Dovrai avere un pò di pazienza ma, superata la tratta ferroviaria, nei borghi le folle si smistano e non avrai problemi.
Come ti dicevo, arrivando da La Spezia (in treno), il primo borgo che troverai é
Monterosso al Mare con le sue spiagge, la sua storia e le sue curiosità
Questo affascinante villaggio ha una storia ricca ed interessante che risale all’epoca romana.
Monterosso ha sempre avuto una posizione strategica grazie al suo porto naturale, ma ha subito ugualmente periodi di prosperità e difficoltà che hanno plasmato la sua identità unica.
Le origini di Monterosso sono antiche ed avvolte dal mistero.
Sebbene le prime testimonianze certe risalgano all’epoca romana, é probabile che l’area fosse abitata già in epoca pre-romana.
Probabilmente fu fondato dagli abitanti della Valle del Vara che cercavano rifugio dalle incursioni barbariche e dai saccheggiatori Saraceni.
Il nome “Monterosso” sembra derivare dal nome di una persona: “Mons Rubens” che significa appunto “Monte Rosso“.
Durante il Medioevo, Monterosso si sviluppò come importante centro agricolo e marittimo della Repubblica di Genova.
La sua posizione strategica sulla costa ed il posto naturale ne fecero un punto di riferimento per il commercio ma anche per la difesa contro le incursioni dei pirati Saraceni.
Proprio per difendersi dagli attacchi fu costruito
- il Castello di Monterosso
le cui rovine, dominano ancora oggi il Borgo.
Il Castello e le torri circostanti servivano per proteggere la popolazione ed avvisare in caso di pericolo.
Con il passare del tempo Monterosso continuò a prosperare grazie alla pesca, all’agricoltura ed in particolare alla viticoltura.
- il vino delle 5 Terre
incluso quello prodotto a Monterosso, era già apprezzato in Epoca Rinascimentale.
La coltivazione dei vigneti su ripidi terrazzamenti, sorretti da muretti a secco, é una tradizione che continua ancora oggi e che ha contribuito a modellare il paesaggio unico di questa Regione.
Durante la II Guerra Mondiale, il borgo fu parzialmente distrutto dai bombardamenti, ma successivamente é stato accuratamente ricostruito per preservarne il fascino storico e le tradizioni.
Nonostante le difficoltà causate dalle Guerre e dalle periodiche frane, che caratterizzano questa zona montuosa, questo borgo, così come gli altri 4, hanno saputo reinventarsi come destinazione Turistica sfoggiando spiagge, acqua cristallina e casette colorate.
Cosa Vedere a Monterosso
- Chiesa di San Giovanni Battista:
Costruita nel XIII secolo, famosa per la sua facciata in stile gotico ligure con bande bianche e nere.
Ed anche per il suo bellissimo rosone in marmo.
- Statua del Gigante:
Questa imponente statua di Nettuno, alta 14 metri, risale al 1910 ed é situata sulla spiaggia di Fegina.
Originariamente faceva parte di una villa privata, ma sebbene fu danneggiata durante la guerra, oggi é uno dei simboli dei borgo.
(Sotto ti dico come raggiungerla).
- Convento dei Cappuccini:
Situato su una collina che domina il borgo, offre una vista spettacolare sul borgo e sul mare.
Al suo interno si trovano opere d’arte interessanti, tra cui un dipinti attribuito a Van Dyck.
Curiosità
Monterosso è famoso per i suoi limoni e, se decidi di visitarlo nel mese di maggio, non perderti
- la Sagra dei Limoni
Durante questa festa, le strade del borgo si riempiono di bancarelle ricche di prodotti a base di limone ed è sicuramente un’esperienza da non perdere per degustare prodotti locali ma, anche, per immergerti nell’atmosfera cittadina.
Inoltre
- Monterosso vanta la Spiaggia più ampia delle 5 Terre
il luogo perfetto per un pò di relax, dopo una giornata di trekking alla scoperta delle bellezze di questi borghi.
La spiaggia di Fegina, (proprio quella che ti ho menzionato per la statua del Gigante), in particolare, é molto ricercata dagli amanti di spiaggia di sabbia.
Informazioni utili
Monterosso é diviso in due parti:
- il borgo vecchio e
- la parte nuova
che sono collegate da un tunnel pedonale molto particolare, ricco di decorazioni a tema marino ovviamente. Potrai attraversare il tunnel anche appena sceso dal treno.
Mi raccomando, una volta qui, non dimenticare di assaggiare la deliziosa:
- Focaccia ligure con acciughe marinate, una vera specialità locale.
Spot Panoramici
- Convento dei Cappuccini
offre una vista spettacolare su Monterosso e il mare circostante.
Dal convento, puoi vedere il borgo vecchio, la spiaggia di Fegina e le colline terrazzate.
- Come Raggiungerlo: Dal centro storico di Monterosso, segui le indicazioni per il Convento dei Cappuccini. È una breve camminata in salita, ma la vista ripagherà lo sforzo.
Lungo il percorso che ti condurrà al Convento, troverai un altro punto panoramico (che in pochi conoscono) e che secondo me é tra i più belli.
- La Statua di San Francesco d'Assisi con il lupo
è situata su un promontorio che offre una vista spettacolare sul mare e sul borgo di Monterosso.
Come Raggiungerla: Dal centro storico di Monterosso, segui le indicazioni per il Convento dei Cappuccini. La statua si trova nei pressi del convento, su una terrazza panoramica che offre una vista incredibile.
E poi ovviamente non può mancare la
- Statua del Gigante
situata sulla spiaggia di Fegina (che ti ho già citato qui sopra). Questo è un luogo perfetto per scattare foto con il mare sullo sfondo.
- Come Raggiungerlo: Dalla stazione ferroviaria di Monterosso, cammina lungo la spiaggia di Fegina in direzione nord fino a raggiungere la statua.
Dopo aver ammirato le bellezze del borgo di Monterosso, il successivo borgo é
Vernazza: un delizioso villaggio di pescatori che ti affascina con i suoi segreti
Vernazza è considerata uno dei borghi più belli d’Italia. Definito “un delizioso balcone colorato“.
La sua é una storia di indipendenza e prosperità economica grazie alle attività marittime.
Le prime testimonianze attribuiscono il borgo sotto il dominio della famiglia Obertenghi (una delle più potenti dell’epoca).
Il nome “Vernazza” deriva probabilmente dal latino “Verna“, che significa “Nativo“.
Questo potrebbe suggerire che anche questo borgo nasceva come insediamento romano oppure come una colonia ligure pre-romana.
Durante il Medioevo Vernazza si sviluppò come porto marittimo e grazie alla sua posizione strategica ed alla presenza di un porto naturale, divenne un centro vitale per il commercio e la pesca.
Nel 1209, Vernazza passò sotto il controllo della Repubblica di Genova, diventando un baluardo contro le incursioni saracene e le invasioni piratesche.
Genova fortificò il borgo con mura e torri difensive, tra cui il
- Castello Doria:
Costruito nel XI secolo, offre una vista panoramica mozzafiato sul mare e sui tetti del borgo.
Questo castello é un simbolo della resistenza di Vernazza contro le invasioni ed é ovviamente un luogo ricco di storia.
Nel corso dei secoli, Vernazza ha mantenuto la sua importanza marittima e commerciale.
Tuttavia, il borgo ha subito diversi eventi drammatici, tra cui frane e alluvioni.
L’alluvione del 2011 fu particolarmente devastante, causando danni significativi al borgo e richiedendo ingenti lavori di restauro e ripristino.
Grazie alla determinazione dei suoi abitanti e al supporto internazionale, Vernazza è riuscita a risorgere dalle macerie e a preservare il suo fascino autentico.
Cosa vedere a Vernazza
Oltre al Castello Doria, altro luogo da non perdere assolutamente é la
- Chiesa di Santa Margherita d'Antiochia:
Edificata nel XIII secolo, si affaccia sul porticciolo e presenta un interessante campanile ottagonale.
La leggenda narra che la chiesa sia stata costruita in onore di Santa Margherita, dopo il ritrovamento di una sua reliquia sulla spiaggia.
Curiosità
Vernazza è l’unico borgo delle Cinque Terre ad avere un porto naturale.
Le case colorate del borgo sono state dipinte con colori vivaci per essere facilmente riconoscibili dai marinai che, in questo modo, ritornavano la propria casa con più facilità durante le notti di nebbia fitta.
Poco prima di raggiungere il porticciolo, dopo aver lasciato la stazione alle tue spalle, sulla tua sinistra, vedrai una piccola grotta, che ti consiglio di visitare.
Non é molto grande e, negli ultimi anni é stata scoperta dai turisti, quindi sicuramente vedrai al suo interno molta gente.
Ma, é comunque una cosa particolare da vedere.
La cavità sfocia al mare e, qui, sulla riva, troverai diverse stone balance (se non sai di cosa si tratta sono le sculture di pietre in equilibrio).
Seppur possa sembrare un gioco da bambini, in realtà lo Stone Balance è una disciplina mentale rivolta a porre in equilibrio pietre e massi di varie forme sfruttando solo la forza di gravità.
Ne avevo trovato quantità simili anche nel mio viaggio sull’Isola d’Elba.
Informazioni utili
MI raccomando, non lasciare Vernazza senza aver prima assaggiato un bicchiere di vino
- Vernaccia o Sciacchetrà: un vino passito locale. Ti assicuro che é un’esperienza da non perdere!
E poi fermati in una delle friggitorie, per deliziarti con
- Street Food: una frittura di pesce da asporto é l’ideale, magari da mangiare con vista mare. Il gusto del pesce appena pescato é impagabile.
E se questo ti ha stimolato ancora di più la fame, il porticciolo di Vernazza è perfetto per un pranzo all’aperto con altre prelibatezze a base di pesce.
Anche qui, non perderti fantastici
Spot Panoramici
- Castello Doria
offre una vista mozzafiato sul porto di Vernazza, sulle case colorate e sulla costa rocciosa.
- Come Raggiungerlo: Dal centro di Vernazza, segui le indicazioni per il Castello Doria. È una breve salita con scalini, ma la vista dall’alto vale la fatica.
- Sentiero per Monterosso
Il sentiero che collega Vernazza a Monterosso offre vari punti panoramici incredibili.
- Come Raggiungerlo: Inizia il sentiero dal centro di Vernazza, seguendo le indicazioni per Monterosso. Dopo circa 15-20 minuti di cammino, troverai un punto panoramico che offre una vista perfetta per le foto.
Proseguendo la visita delle 5 Terre, dopo Vernazza troverai
Corniglia: l'unico borgo delle 5 Terre che non si trova direttamente sul mare
ma su un promontorio roccioso a circa 100 metri di altezza.
Le sue origini risalgono ai tempi romani e il nome deriva da “Cornelia”, un’antica famiglia romana che possedeva terre nella zona.
Corniglia ai tempi, era un importante centro agricolo, noto per la produzione di vini pregiati che venivano esportati in tutto l’Impero Romano.
Le sue origini risalgono ai tempi romani e il nome deriva da “Cornelia“, un’antica famiglia romana che possedeva terre nella zona.
Corniglia ai tempi, era un importante centro agricolo, noto per la produzione di vini pregiati che venivano esportati in tutto l’Impero Romano.
Durante il Medioevo, passò sotto il controllo dei conti di Lavagna e successivamente sotto la Repubblica di Genova.
A differenza degli altri borghi delle Cinque Terre, Corniglia non aveva un accesso diretto al mare, il che la rendeva meno vulnerabile agli attacchi dei pirati.
Tuttavia, la sua posizione elevata ne faceva un punto strategico per l’avvistamento e la difesa. Ecco perché la Repubblica di Genova la scelse per costruire mura difensive e torri di avvistamento.
Nel corso dei secoli successivi, Corniglia ha mantenuto il suo carattere agricolo, con la viticoltura come attività principale.
Le terrazze coltivate a vigneti, sostenute da muretti a secco, sono ancora oggi un elemento distintivo del paesaggio di Corniglia.
Anche Corniglia ha subito eventi drammatici, come il terremoto del 1837, che causò danni significativi al borgo. Tuttavia, gli abitanti hanno sempre dimostrato grande resilienza, ricostruendo e preservando le tradizioni locali.
Cosa Vedere
- Chiesa di San Pietro:
Costruita nel 1334, l’edificio è uno dei più interessanti monumenti gotico-liguri delle Cinque Terre.
Fu edificata inglobando, nel fianco settentrionale, una precedente cappella dell’XI secolo, i cui resti sono tuttora visibili sul fianco sinistro.
L’interno della chiesa, é a pianta basilicale con tre navate e volta a botte; tra le decorazioni spiccano alcuni interventi in stile barocco ed uno splendido murale sul soffitto.
Direttamente sotto il piazzale della chiesa parrocchiale si trovano alcuni resti di una casa medievale e si ipotizza che questo potesse essere l’antico ospedale del paese.
alle spalle della chiesetta, dopo una lunga e ripida scalinata, si arriva su un’altra piazzetta denominata
- Oratorio di Santa Caterina o "fosso"
dalla quale è riconoscibile la Torre, l’unica rovina rimasta delle fortificazioni genovesi risalenti al 1556 circa.
Informazioni utili
- Per raggiungere Corniglia
dalla stazione ferroviaria, bisogna salire la famosa scalinata Lardarina, composta da 382 gradini (questo é uno dei tratti distintivi che rende unico questo borgo ligure).
Oppure, se non vuoi stancarti a fare molte scale, dalla Stazione Ferroviaria si può usufruire di un Bus Navetta Ecologico organizzato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Essendo meno affollato rispetto agli altri borghi, Corniglia offre un’atmosfera più tranquilla e autentica.
È il luogo ideale per rilassarsi e godersi la bellezza del paesaggio.
Dopo la salita, premiati con un delizioso
- Gelato artigianale: magari al limone, che sono il top dei prodotti locali di Corniglia.
Spot Panoramici
- Belvedere di Santa Maria
Questo belvedere offre una vista spettacolare su Corniglia, gli altri borghi delle Cinque Terre e il mare aperto.
- Come Raggiungerlo: Dal centro di Corniglia, segui le indicazioni per il Belvedere di Santa Maria. È una breve passeggiata e la vista è indimenticabile.
- Terrazza di Corniglia
offre una vista panoramica sul mare e sui terrazzamenti circostanti.
- Come Raggiungerlo: Dal centro del borgo, dirigiti verso la parte più alta del paese, seguendo le indicazioni per la terrazza.
Continuando a passeggiare ti ritroverai nel successivo borgo di
Manarola: il borgo più antico e romantico delle 5 Terre.
Costruito su una roccia alta circa 70 metri, questo borgo é noto per le sue case color pastello che sembrano essere aggrappate alla scogliera e per il suo delizioso vino, “Sciacchetrà”.
Le prime tracce di Manarola risalgono all’epoca romana.
Come tutti i centri costieri liguri, anche Manarola fu esposta alle frequenti incursioni di pirati, prima saracene e poi turche.
Il suo nome “Manarola” deriva probabilmente dal latino “Manium arula“, che significa “piccolo tempio dedicato ai Mani” ( le divinità dei defunti).
Questo suggerisce che il luogo potrebbe aver avuto un significato religioso già in tempi antichi.
Nel Medioevo, Manarola si sviluppò principalmente grazie all’attività agricola, alla pesca, alla viticoltura ed alla produzione di olio d’oliva, attività che prosperavano grazie ai terrazzamenti costruiti lungo le colline circostanti.
l paese è tutto un saliscendi, con ripidi e stretti vicoli che portano ad una piazzetta vicino al mare (tra i punti panoramici più belli).
Manarola non ha spiaggia ma fondali profondi e scogli da cui tuffarsi.
Cosa Vedere
- Chiesa di San Lorenzo:
Costruita nel 1338 in stile gotico-ligure, la chiesa presenta una facciata semplice ma elegante e un bel campanile a pianta quadrata ed è famosa per il suo rosone in marmo bianco di Carrara.
La chiesa è dedicata a San Lorenzo, il patrono del borgo, e ospita una serie di opere d’arte sacra.
- La Via dell'Amore
Questo celebre sentiero pedonale collega Manarola a Riomaggiore.
Il percorso è famoso per i suoi panorami mozzafiato sul mare e le scogliere, ed è un luogo romantico frequentato da coppie di tutto il mondo.
Purtroppo, al momento è parzialmente chiuso per lavori di ristrutturazione causati da una frana, ma vale la pena informarsi sulla sua riapertura.
- Il Presepe di Manarola:
Ogni anno, l’8 Dicembre la collina si illumina creando l’effetto di un vero presepe.
8km di cavi, vengono posizionati insieme a lampadine e figure ad altezza naturale che restano accese per tutto il periodo natalizio, rendendo il borgo di Manarola il più grande presepe luminoso del mondo, con oltre 300 figure illuminate.
Inoltre, forse non lo sai ma, nel 2007, questa grande opera é stata inserita nel Guinness dei Primati.
Curiosità
Manarola è famosa per:
- il suo vino, il Cinque Terre DOC e il dolce Sciacchetrà;
- Il piccolo porto naturale è un luogo incantevole per osservare i pescatori al lavoro e ammirare le barche colorate che galleggiano sull’acqua cristallina.
- le case colorate di Manarola sono una delle immagini più iconiche delle Cinque Terre e sono state spesso immortalate in fotografie e dipinti.
Informazioni utili
Manarola è un paradiso per i fotografi, con i suoi panorami spettacolari.
Fermati alla Marina di Manarola per un aperitivo al tramonto, sarà un’esperienza indimenticabile.
Lasciati guidare dai vicoli per trovare spot esclusivi e scorci panoramici. Ed sempre seguendo l’istinto, anzi no, in questo caso é meglio seguire l’olfatto, per una sosta in uno dei ristorantini locali per assaporare
- Pesto e focaccia: (se mixati insieme é anche meglio) E ti assicuro che non vorresti mai smettere di mangiarli.
Se ti trovi in zona per il 10 Agosto non perdere
- La Festa di San Lorenzo, il Santo patrono del paese, con una suggestiva processione per le vie del paese.
Spot Panoramici
- Punta Bonfiglio
è un promontorio che offre viste incredibili su Manarola e sulla costa. È un luogo perfetto per scattare foto al tramonto.
- Come Raggiungerlo: Dal porto di Manarola, segui il sentiero che sale verso Punta Bonfiglio. È una breve salita, ma le viste migliori valgono l’impegno.
- Manarola Scenic Point
Questo punto panoramico offre una vista classica delle case colorate di Manarola che scendono verso il mare.
- Come Raggiungerlo: Dal centro di Manarola, cammina verso nord lungo la strada principale, poi segui le indicazioni per il punto panoramico. È una breve camminata in salita.
Ed infine siamo giunti all’ultimo borgo delle 5 Terre:
Riomaggiore: famoso per le sua Case-Torri
Si tratta del borgo più orientale delle Cinque Terre e si distingue per le sue case-torri colorate disposte a schiera.
Le sue origini risalgono all’VIII secolo, quando un gruppo di profughi greci, in fuga dalle persecuzioni iconoclaste, si stabilì nella zona.
Il nome “Riomaggiore” deriva dal torrente “Rivus Major“, che attraversa il borgo e sfocia nel mare.
Il villaggio è menzionato per la prima volta in documenti ufficiali del XIII secolo.
Durante il Medioevo, Riomaggiore si sviluppò come un importante centro agricolo e marittimo.
La comunità di Riomaggiore era fortemente impegnata nella viticoltura e nella pesca, attività che ancora oggi caratterizzano il borgo.
Nel corso dei secoli, Riomaggiore ha mantenuto il suo carattere di borgo marinaro, con le sue case torri colorate costruite in verticale lungo le ripide scogliere.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Riomaggiore fu utilizzato come rifugio dai partigiani italiani.
Negli ultimi decenni, il borgo è diventato una delle mete turistiche più amate delle Cinque Terre, grazie alla sua bellezza naturale e al suo patrimonio storico.
Cosa Vedere
- Castello di Riomaggiore:
Costruito nel 1260 dai marchesi di Turcotti, su uno sperone montuoso che separa la parte più antica del borgo. Il castello domina il borgo dall’alto della collina, dalla quale si gode un panorama fantastico.
Offre una vista panoramica spettacolare sulla costa e sul mare, ed è un luogo ideale per scattare foto mozzafiato.
- Chiesa di San Giovanni Battista:
Costruita nel 1340 in stile neogotico, la chiesa presenta una facciata semplice ma elegante con un bel rosone.
All’interno, si possono ammirare numerose opere d’arte sacra, tra cui un crocifisso in legno del XV secolo.
Curiosità
Riomaggiore è anche famosa per il suo carnevale, un evento ricco di tradizioni e festeggiamenti.
Da Riomaggiore partono anche due dei trekking più spettacolari di questa zona:
- la famosa Via dell’Amore, un sentiero panoramico che si collega il borgo a Manarola.
- Il sentiero per raggiungere Portovenere: un percorso di trekking molto suggestivo di 12 km percorribile in circa 5-6 ore.
Ad un certo punto ti troverai vicino al Santuario di Montenero, al Colle del Telegrafo ed a piccole case colorate arroccate sulle rocce a strapiombo sul mare.
E, dopo circa un’oretta di cammino, da Riomaggiore, arriverai al Santuario di Nostra Signora di Montenero (a 340 mt sul livello del mare). Continuando la salita, a quota 532 mt arriverai al Colle del Telegrafo, (il cui nome è legato al telegrafo ottico che un tempo era proprio qui).
Informazioni utili
Non perdete l’occasione di passeggiare lungo il pittoresco porto e di assaggiare il pesce fresco nei ristoranti locali.
Goditi un piatto di
- Trofie al pesto: in uno dei ristoranti locali. Il pesto ligure è famoso in tutto il mondo, quindi non troverai posto migliore di questo per assaggiarlo nella sua vera essenza! E magari potresti anche partecipare ad una cooking class per apprendere i trucchi della tradizione e replicare il pesto anche a casa.
Spot Panoramici
- Castello di Riomaggiore
offre una vista panoramica straordinaria ed é il luogo perfetto per scattare foto ricordo.
- Come Raggiungerlo: Dal centro di Riomaggiore, segui le indicazioni per il Castello di Riomaggiore. È una breve salita, ma le viste dall’alto sono spettacolari.
- Sentiero per Manarola (Via dell'Amore)
Anche se attualmente parzialmente chiuso, il sentiero offre alcuni punti panoramici incredibili su Riomaggiore e il mare.
- Come Raggiungerlo: Inizia il sentiero dal centro di Riomaggiore, seguendo le indicazioni per la Via dell’Amore.
Ed ora che hai conosciuto la storia, le tradizioni e le caratteristiche principale di questi 5 meravigliosi borghi liguri, arriviamo alla parte che ti avevo promesso, ovvero il
Trekking delle 5 Terre
-
tempo di percorrenza
Anche in questo caso puoi scegliere se fare tutto il percorso in un giorno, oppure dividere le tappe in 2 giorni per ammirare con più tempo, le bellezze di questi luoghi magici.
- Parti da Monterosso al Mare e dirigiti verso Vernazza (qui inizia il vero e proprio percorso). Si paga un biglietto di circa €7.50 e questa parte di percorso é un trekking non troppo impegnativo adatto a tutti. Lungo il percorso (principalmente pianeggiante) avrai occasione di ammirare un paesaggio mozzafiato.
- Si passa dalla collina al mare e, dopo circa h1:30 arriverai a Vernazza (probabilmente questa tappa coinciderà con la tua pausa pranzo) quindi goditi le prelibatezze locali.
- Prosegui poi per Corniglia (qui la strada si interrompe quindi questo tratto dovrai farlo in treno) ma, in alcuni tratti troverai delle piccole cascate dove poterti rinfrescare.
- Riprendi il trekking a Manarola e dirigiti in direzione
- Riomaggiore tappa conclusiva del tuo trekking (ma anche la più impegnativa, se non sei molto allenato, valuta se fare questo tratto a piedi oppure proseguire in treno).
Alla fine di questa giornata di trekking ti consiglio di concludere con un bel tuffo al mare ed un gustoso gelato!
Bene. Siamo giunti alla fine di questo lungo ma dettagliato articolo.
Spero tanto di aver inserito le informazioni che cercavi e, soprattutto che ti saranno utili per ammirare e conoscere la bellezza di questi meravigliosi borghi liguri.
Che altro aggiungere se non, buona passeggiata!!
Come sempre, se hai dubbi, domande o altre curiosità che vuoi chiedermi, ti invito a scrivermi qui sotto nei commenti oppure, se preferisci, seguimi sulla mia pagina Instagram, dove ogni settimana trovi anche nuovi contenuti che potranno ispirarti a nuove avventure.
Ti saluto e ti dò appuntamento al prossimo articolo.
A presto,
Mary
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