Sei pronta/o per scoprire le curiosità sui meravigliosi Borghi del Tufo?
In questo articolo, ti condurrò in un viaggio alla scoperta delle curiosità sui Borghi del Tufo, tra racconti di vita quotidiana, personaggi leggendari e stranezze architettoniche.
Leggendo questo articolo, potrai immergerti nell’atmosfera autentica della Maremma Toscana e, scoprire i segreti più nascosti, di questi antichi borghi.
Con la loro architettura antica ed i loro misteriosi vicoli, questi affascinanti Borghi, sono stati protagonisti di leggende e storie secolari che, ancora oggi, vengono tramandate, affascinando i turisti che hanno voglia di approfondire.
In questo articolo troverai curiosità, tradizioni popolari e leggende riguardanti i Borghi del Tufo, nello specifico ti parlerò di:
Ma, prima di addentrarci nella scoperta delle curiosità riguardanti i Borghi della Maremma Toscana, se ancora non mi conosci, lascia che mi presenti brevemente.
Io sono Mary, Travel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.
Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi.
Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.
Ed é esattamente quello che farò in quest’articolo.
Addentrandoci nella
Curiosità sui Borghi del Tufo
Iniziamo a scoprire la Maremma Toscana, proprio dal suo luogo più famoso:
Saturnia
Un luogo meraviglioso che, già ai tempi di Etruschi e Romani, era tanto famoso ed apprezzato.
In questa zona si possono scoprire siti archeologici, paesaggi incontaminati ma, la cosa che, sono certa conoscerai, sono le sue calde sorgenti di acqua termale.
Da più di 3.000 anni, le acque solfuree sgorgano dal cuore della terra, compiendo un lungo viaggio che inizia alle pendici dall’antico vulcano del Monte Amiata (situato a circa 40 km dalle cascate).
Le sue proprietà terapeutiche, sono davvero eccezionali: l’acqua termale sgorga ad una temperatura di 37,5° C.
Oltre alla meraviglia paesaggistica, questa zona é ricca di leggende che, da secoli, vengono tramandante.
La stranezza di avere acqua calda, e tutte le sue proprietà terapeutiche incuriosivano le popolazioni che, per dare una spiegazione allo strano fenomeno, legavano questa particolarità agli Dei.
la leggenda del fulmine scagliato da saturno
Secondo una leggenda le sue origini sono associate al dio Saturno che, stanco dei continui litigi degli umani, per placare gli animi scagliò un fulmine nel cratere di un vulcano, generando un fiume d’acqua sulfurea che, si riversò per valli, monti e pianure, riportando la pace.
l'ira del dio Saturno, dopo essere stato cacciato dall'Olimpo.
La leggenda narra che Saturnia sia nata dalla cieca ira del Dio Saturno, qui rifugiatosi, dopo essere stato cacciato dall’Olimpo.
Saturno, per vendicarsi, avrebbe scagliato il suo fulmine su questa terra, facendone così scaturire acqua bollente per annientare gli uomini.
il dio giove ruba il posto del padre
La terza leggenda, narra del Dio Giove, prepotente figlio di Saturno che, desideroso di prendere il posto del padre (a capo di tutti gli Dei), decise di cacciarlo dal trono scaraventandolo dal cielo.
L’ anziano Dio, cadendo, finì sulla Terra, la quale lo accolse aprendogli un varco, dal quale sarebbe scaturita, immediatamente. una sorgente quasi miracolosa: le terme di Saturnia.
Le Terme di Saturnia rappresentano la storia del turismo termale italiano, tanto da essere citate da grandi testate giornalistiche come il New York Times, Lonely Planet, The Guardian, come le 10 migliori sorgenti termali benefiche in Europa.
Anche su TripAdvisor si trovano ottime recensioni di questo luogo che, lo definisce: “l’attrattiva turistica più recensita ed apprezzata della Maremma Toscana”, tanto da inserire le cascate del Mulino in tutte le guide turistiche tra le più belle Terme Libere in Toscana.
Tu ci sei mai stato/a?
Continuiamo la scoperta di questo meraviglioso luogo, con le sua strane leggende:
il mito del paladino orlando
Si narra, dell’arrivo del Paladino Orlando, che giunse probabilmente a Saturnia al seguito di Carlo Magno.
Un storia narrata oralmente, per spiegare un fenomeno geologico realmente accaduto;
ovvero la deviazione della sorgente termale nel luogo in cui la vediamo oggi.
Orlando e Rinaldo, paladini di Francia, partirono da Parigi alla volta di Roma.
Giunti in un luogo, che si chiama ancora Buca dei Paladini, Rinaldo sparì misteriosamente, e Orlando si mise alla sua ricerca.
Giunse così sotto le alte mura di Saturnia, dove, il suo cavallo, gli si rivolse con la frase: «Stai forte, Orlando, e non aver paura, ché insieme varcheremo le mura».
E così fu, con un balzo il cavallo di Orlando scavalcò le mura di Saturnia, lasciando sul selciato l’impronta dello zoccolo (che pare sia ancora visibile), e lui poté sconfiggere i guerrieri saraceni.
Ma, durante la battaglia, l’eroe si accorse che i nemici che aveva colpito a morte, dopo poco gli ricomparivano davanti.
Chiese spiegazione di questo fatto ad una vecchietta che si trovava lì ed essa rispose:
«Io ti svelo il segreto, ma tu promettimi che salverai la vita a mio figlio».
Orlando accettò e la vecchina gli svelò il segreto:
«dentro Saturnia c’e una sorgente miracolosa, e chi è ferito, anche mortalmente, immergendosi in quell’acqua guarisce».
Allora Orlando, deciso a vincere la battaglia, andò alla sorgente miracolosa e pronunciò le parole:
«O bagno che sta’ dentro Saturnia, va’ nel piano e medica raspo e rogna!».
Così la sorgente medicamentosa si prosciugò all’istante, per sgorgare più in basso, lontano dall’abitato.
Da allora, la Sorgente Saturnina prosciugata si chiama Bagno Secco.
il mito del paladino orlando e la fata alcina
La strega che aveva irretito con le sue magie Rinaldo, imprigionandolo nella roccia insieme a tutti gli altri paladini, pare corrispondere al personaggio della fata Alcina del poema ariostesco.
Questa storia é collegata ad una antica leggenda maremmana, narrante le gesta del Guerriero Meschino.
Secondo questa leggenda, un bambino venne abbandonato dai suoi genitori, ed adottato da una coppia che non aveva figli.
A questo bambino fu dato il nome di “Meschino”, (soprannome dovuto alle misere condizioni in cui venne trovato).
Col passare degli anni, questo bambino divenne un valido guerriero, tanto che fu nominato “Guerrier Meschino”.
Come ti raccontavo nella precedente leggenda, durante la battaglia svoltasi a Saturnia, i soldati uccisi, misteriosamente tornavano ad essere vivi, grazie all’immersione nelle acque di una sorgente fatata.
Venuto a conoscenza di questo incantesimo, Meschino si diresse verso queste acque fatate e pronunciò le parole: «Acque, venite fuori e combattete con me!».
La sorgente dalla paura si prosciugò, e le acque sgorgarono giù nel piano.
Leggenda o verità, come vedi, entrambe le leggende presentano elementi comuni, cosa che lascia pensare a quanto, l’acqua fatata possa essere effettivamente quella di Saturnia, che conosciamo ancora oggi.
Ma, torniamo a parlare di Borghi e, da saturnia ci spostiamo a Montemerano.
Di questo Borgo possiamo parlare di particolarità più che di curiosità.
Si tratta di scelte stilistiche che hanno reso questo Borgo unico nel suo genere.
Sei pronto/a?
Montemeramo
Il Borgo di Montemerano, situato nella provincia di Grosseto, è uno dei borghi del tufo più suggestivi della Maremma toscana.
Conosciuto per il suo centro storico medievale, Montemerano è un gioiello architettonico che conserva ancora oggi le sue antiche mura e le sue stradine strette e tortuose.
Ma non è solo l’aspetto estetico che rende Montemerano un luogo unico: qui si possono scoprire anche le tradizioni culinarie locali, si possono visitare antiche chiese e monumenti storici, come la Chiesa di San Giorgio e il Palazzo del Podestà.
Proprio arte e cultura rendono la scoperta del Borgo davvero interessante.
le 3 cinte murarie
Forse non lo sai ma, questo piccolo Borgo, ha ben 3 cinte murarie:
- la più antica é quella chi si trova nella parte più alta del borgo, quella che protegge la zona più importante: la Piazza del Castello.
- la seconda, fu edificata successivamente (nel XV secolo ad opera dei Senesi).
Questa, doveva proteggere il quartiere intorno alla rocca degli Aldobrandeschi (altro punto strategico del Borgo).
- Infine, la terza, ultimo intervento che, completò l’assetto difensivo, includendo anche la chiesa di San Giorgio.
la buca di montemerano
Per accedere al Borgo di Montemerano, ci sono diverse porte di accesso ma, quella che più mi ha colpito é quella che, viene definita dai residenti: “la Buca“.
Si tratta di un passaggio, all’interno delle mura, che, tramite uno stretto vicolo, accompagna il visitatore alla via principale: Via Italia.
Questa apertura, fu realizzata in periodi successivi, quando non era più necessario proteggersi dagli attacchi nemici.
Probabilmente, risale, al periodo in cui, il borgo, passò sotto il Granducato Mediceo e, pare che, proprio in questo periodo, proprio i Granduchi, obbligarono i proprietari delle abitazioni, con accessi esterni alle mura cittadine, di proteggersi, con cancelli e porte.
A Montemerano ogni angolo, ogni scorcio ed ogni vicolo sono, secondo me, da incantarsi ad ammirare.
Il mio consiglio è quello di passeggiare, senza una meta precisa, per tutto il centro storico, assaporandone l’atmosfera medioevale, l’ordine e la pulizia, ammirando l’omogeneità dei materiali, il decoro delle piante e l’armonia dei coloratissimi fiori.
la piazza del castello senza castello
Altra particolarità di Montemerano riguarda proprio la sua Piazza.
Un antico castello che, nel corso dei secoli é stato modificato e trasformato, al punto tale da essere inglobato nelle abitazioni più recenti, fino a rendere la piazza stesa un castello, senza una vera e propria fortezza.
La piazza costituisce, ancora oggi, uno degli angoli più caratteristici del borgo.
I secoli e le varie modifiche hanno creato un perfetto equilibrio urbanistico ed architettonico, reso ancora più magico dall’arco di accesso (un’antica porta ricavata nella cinta muraria), il quale, dopo averlo superato, ti farà sentire nel medioevo.
Ogni dettaglio é sapientemente curato, dalla pietra utilizzata per le costruzioni, ai fiori che ne incorniciano i dettagli, alla simmetria di tetti, loggiati, finestre e balconi che creano eleganza, fino all’atmosfera che, anche a distanza di secoli, é rimasta invariata.
In fondo alla piazza si apre la Piazzetta del Forno, dove si trova Casa Carli, dimora di una delle famiglie più importanti di Montemerano almeno a partire dalla fine del ‘700.
la chiesa di san giorgio
Pare che, nella Chiesa di San Giorgio, oltre al suo antico fascino medievale, si nasconda un curioso dipinto: “la Madonna della Gattaiola“.
Un’opera davvero particolare, resa unica da un buco.
Pare che, questo curioso nome, sia dovuto ad un foro, fatto dal parroco, per consentire, il passaggio dei gatti, che, avevano il compito di proteggere le scorte di cibo, dai topi.
Infatti, il dipinto, si trova proprio posizionato tra la sagrestia e la dispensa, come fosse una porta.
viva mazzini
In fondo alla Piazzetta del Forno, dove si trova Casa Carli (dimora di una delle famiglie più importanti di Montemerano).
La curiosità di questo luogo si trova su una delle pareti, dove, pare si conservi ancora, una scritta di Epoca Risorgimentale: “Viva Mazzini”.
E’ davvero incredibile come, semplicemente osservando con maggiore attenzione, si possano scovare dettagli e particolarità, ovunque.
Trovo che sia proprio questa la bellezza del viaggio.
Tu cosa ne pensi?
Altro Borgo incastonato tra le colline della Maremma toscana, che è uno dei Borghi del Tufo più belli e caratteristici della Toscana é:
Sorano
Conosciuto per la sua architettura medievale in tufo giallo e, per la sua posizione panoramica.
Sorano è un luogo che regala un’esperienza indimenticabile a chi lo visita.
Qui potrai passeggiare tra le strade del centro storico e scoprire antiche chiese e monumenti storici, come la Fortezza degli Orsini e la Cattedrale di Santa Maria dell’Aquila.
Sorano è anche famoso per la sua cucina tipica, con piatti come la zuppa di farro e la ribollita, che vi faranno scoprire i sapori autentici della Maremma toscana.
Il nome “Sorano” deriva dal latino “soracte”, che significa “monte sacro”.
Questo perché Sorano si trova ai piedi del Monte Amiata, che per gli antichi romani era un luogo sacro.
Questo piccolo ma splendido Borgo, è famoso per i suoi antichi acquedotti in tufo, che portavano l’acqua dai monti alla città.
Questi acquedotti sono stati costruiti dagli Etruschi e poi ampliati dai Romani.
Sorano ha una ricca storia di magia e stregoneria.
Durante il periodo della caccia alle streghe nel Medioevo, Sorano era conosciuto come uno dei luoghi più “infestati” d’Italia.
Dimmi, ti sta piacendo questo viaggio tra le curiosità dei Borghi del Tufo?
Sono certa che avrai sentito parlare, almeno una volta nella vita di
Pitigliano
Il suo appellativo più famoso é la “Piccola Gerusalemme“.
Questo deriva dalla presenza di un’antica comunità ebraica che, risale al XVI secolo.
Infatti nei tour guidati, questa é una tappa fondamentale.
Durante la visita alla Sinagoga di Pitigliano, i visitatori possono apprendere la storia della comunità ebraica locale e, vedere i reperti religiosi, conservati al suo interno.
Ma qui ci sono anche infinite leggende e misteri, come ad esempio:
Leggenda della fortezza orsini
Si dice che la Fortezza Orsini sia stata costruita da un mago chiamato Nello, che utilizzò la sua magia per sollevare i massi di tufo e posizionarli uno sopra l’altro.
La leggenda vuole che la fortezza sia stata costruita in una sola notte.
misterioso passaggio segreto
Un’altra leggenda racconta di un misterioso passaggio segreto che un tempo collegava la Fortezza Orsini al Castello di Montorio.
Si dice che questo passaggio sia stato utilizzato dai soldati durante le guerre per sfuggire ai nemici.
Il Ponte delle Catene, che attraversa il canyon sottostante Pitigliano, è stato costruito nel 1037.
Si dice che la sua costruzione sia stata ispirata dal diavolo, che promise all’architetto di completare il ponte in una sola notte in cambio della sua anima.
fontana delle 7 cannelle
Una delle leggende più famose di Pitigliano riguarda la Fontana delle Sette Cannelle.
Si narra che le sette cannelle rappresentino le sette sinagoghe che un tempo esistevano nella città.
Si dice anche che bere l’acqua della fontana aiuti a mantenere l’eterna giovinezza.
Ti dico la verità, ho scoperto questa chicca solo dopo essere rientrata dal mio weekend alla scoperta dei meravigliosi Borghi del Tufo, dunque non ho potuto testare l’efficacia di quest’acqua miracolosa ma.
Quindi chiedo a te, di farmi sapere, cosa ne penserai, dopo aver provato!
città delle grotte
Pitigliano è stata costruita su una collina di tufo vulcanico e molte delle sue abitazioni sono state scavate nella roccia.
Questa particolarità le ha valso il soprannome di “città delle grotte”.
vulci divinità etrusca della fertilità
Secondo la leggenda, Pitigliano sarebbe stata fondata dagli esuli della città di Vulci, che avrebbero portato con sé la statua della divinità etrusca della fertilità “Pitigliano”. Questa statua è stata poi persa e non è mai stata ritrovata.
location di produzioni cinematografiche
Pitigliano è stata la location per molte produzioni cinematografiche e televisive, tra cui la serie televisiva “I Medici” e il film “Ben Hur”.
La città, ha una bellezza unica ed affascinante che, la rende perfetta, per essere scelta come location, per la produzione di film e serie tv.
produzione di vini pregiati
Pitigliano è nota per la produzione di vino di alta qualità.
In particolare, il Bianco di Pitigliano è un vino bianco secco e fruttato, mentre il Rosso di Sovana è un vino rosso robusto e strutturato.
Esatto, il prossimo Borgo del Tufo di cui ti parlerò é proprio
Sovana
Un importante centro, abitato già in epoca etrusca, come testimoniato dalle numerose tombe e necropoli presenti nella zona circostante.
Durante il medioevo, Sovana divenne un importante centro religioso, grazie alla presenza della Cattedrale di San Pietro e della Chiesa di Santa Maria.
Nel XVIII secolo, il borgo di Sovana subì un periodo di decadenza, a causa della riduzione della sua importanza strategica e della concorrenza con altri centri vicini.
location di produzioni cinematografiche
Nel corso degli anni, anche Sovana ha ispirato numerosi artisti ed intellettuali, tra cui il poeta Giosuè Carducci, che qui trascorse molte estati e immortalò il borgo nelle sue poesie.
Sovana è stata scelta come location per diversi film e serie televisive, tra cui “Il nome della rosa” e “L’ispettore Coliandro”, grazie alla sua atmosfera suggestiva e ai suoi antichi monumenti.
E, con questa carrellata di curiosità, che spero possano esserti utile a scoprire questi meravigliosi borghi, in una maniera del tutto insolita, siamo giunti alla fine di quest’articolo.
Se, tutte queste curiosità, ti hanno invogliando ad organizzare il tuo soggiorno nella Maremma Toscana, alla scoperta dei meravigliosi Borghi del Tufo, allora non devi fare altro che cliccare sul link che trovi qui sotto, ed avrai il mio itinerario pronto per essere utilizzato.
All’interno di questo articolo, troverai la mia esperienza su cosa fare e, cosa vedere in 3 giorni.
A questo punto non mi resta che salutarti e darti appuntamento a presto, per un nuovo articolo.