Policastrello, piccolo Borgo Medievale della Provincia di Cosenza.

Policastrello: itinerario nel borgo medievale calabrese

Policastrello:
Antica città fortezza, immersa nella Valle dell'Esaro

Benvenuto/a nel mio Blog,

In questo articolo, ti porterò alla scoperta di un affascinante gioiello nascosto nella verde Valle dell’Esaro, ai piedi del Monte Pollino.

Esploreremo insieme le antiche origini del piccolo borgo calabrese di Policastrello.

Ti condurrò a passeggiare tra i suoi vicoli ben conservati, alla scoperta di monumenti pubblici di notevole importanza artistica e archeologica, come la Chiesa di SS. Salvatore e l’antico Palazzo Feudale, conosciuto come “Il Castello”.

Ti parlerò delle affascinanti leggende legate alla Cappella di Santa Domenica e della misteriosa “Pietra del Tesoro”.

Ma questo non sarà solo un tour storico e culturale, ti guiderò alla scoperta di piccole oasi naturali, dove immergersi nella tranquillità e nella bellezza della natura incontaminata.

Ti fornirò consigli utili per esplorare i dintorni, scoprendo anche altri piccoli borghi incantati della zona.

Come sempre, cercherò di arricchire il racconto con curiosità, dettagli e aneddoti, per permetterti di vivere un’esperienza autentica e coinvolgente, non solo come turista, ma come vero/a local.

Sei pronta/o a partire con me, alla scoperta del fascino e, della magia del Borgo di Policastrello?

Prima di addentrarci in questo affascinante itinerario, se é la prima volta che leggi il mio Blog, lascia che mi presenti brevemente:

Io sono MaryTravel Blogger, Travel Content Creator e Tour Leader.

Vivo, delle emozioni, che ogni luogo sa regalarmi. Ed, al ritorno da ogni mio viaggio, mi trasformo in una Storyteller, per raccontarti la mia esperienza.

Mentre viaggio, amo approfondire la storia dei luoghi che visito, attraverso le loro tradizioni popolari, ecco perché, all’interno dei miei contenuti troverai spesso “curiosità” ed aneddoti.
Ogni luogo, monumento o realtà turistica, hanno storie incredibili da raccontare ed il mio compito é proprio quello di fartele scoprire.
Grazie a leggende, particolarità e dettagli, ti darò la possibilità di guardare con occhi diversi ciò che ti circonda; insomma un viaggio nel viaggio

Allaccia le cinture, il viaggio sta per iniziare!

Policastrello

è un affascinante gioiello della Calabria, un piccolo Borgo di origine medievale situato sulla collina della Provincia di Cosenza, nel Comune di San Donato di Ninea.

Incastonato nella verde Valle dell’Esaro, questo borgo fortificato, ha radici che risalgono all’epoca bizantina e gode di una posizione strategica fin dai tempi antichi.

Policastrello, borgo di origine medievale

Infatti, essendo questa una zona ricca di Minerali e Metalli era molto ben collegata e, da qui, si passava per raggiungere le Cave di Lungro. 

Proprio queste risorse, resero Policastrello, oggetto d’interesse, fin dai tempi antichi.

Tanto da avere testimonianze datate 1191 che, dimostrano, l’esistenza di Miniere di Ferro.

Il nome “Policastrello” deriva dal Greco “Polis-Castron” (“Città Fortezza“).

Un significato ben preciso che conferma il ruolo importante, di questa cittadina, dal punto di vista difensivo.

Oggi questo Borgo é una frazione del vicino Comune di San Donato di Ninea, ma fino alla dominazione francese é stato un Comune Autonomo.

Successivamente, per mancanza di uomini da arruolare, nel 1811, fu aggregato come frazione del Comune vicino. 

Come vedi, la storia di Policastrello é molto antica.

Alcuni scritti dimostrano che, nel 1276, la popolazione residente risultava essere di 523 abitanti.

Poi, nel corso dei secoli, il piccolo Borgo, ha subito l’esodo di massa (come molti Paesi del Sud).

Chi per ragioni familiari, chi per ragioni lavorative, la gran parte della popolazione, ha scelto di emigrare verso il Nord Italia e/o verso l’Estero.

Tutto questo, ha portato, ad avere (oggi) un censimento di 136 residenti.

Policastrello, il borgo a forma d'Italia
Foto con drone fornita da "Associazione Policastrello Vive" (Luigi Sirimarco ph)
Il Borgo a forma d'Italia

Questo antico Borgo, oltre alle sue evidenti origini antiche, ha anche una caratteristica curiosa e molto particolare:

fotografato dall’alto, si nota che, il nucleo abitativo assume una conformazione unica che ricorda molto la forma dello stivale d’Italia.

Cosa ne pensi?

Inoltre, forse non lo sai ma, tra tutti i Borghi della Provincia di Cosenza, Policastrello risulta essere, uno dei Centri Storici meglio conservati ed ordinati. 

Nel corso dei Secoli, si sono succeduti Duchi, Conti e Feudatari che, hanno contribuito, allo sviluppo sia delle famiglie che del Borgo stesso. 

Una delle famiglie più importanti, furono i Sanseverino, grazie ai quali, si godette, di un lungo periodo di benestare e di sviluppo. 

Passeggiando tra i vicoli di Policastrello, rimarrai affascinato/a dalla sua architettura ben conservata, da monumenti pubblici di notevole importanza artistica e archeologica, come la Chiesa di SS. Salvatore (che fu ingrandita proprio dalla famiglia Sanseverino) e l’antico Palazzo Feudale, (conosciuto come “Il Castello”).

Questo borgo, conserva un senso di pace e tranquillità che, ti farà immergere completamente, nella sua storia e tradizioni.

Ma andiamo con ordine ed iniziamo a conoscere ciò che il Borgo offre:

La Chiesa del
SS. Salvatore
Chiesa di SS. Salvatore, Policastrello

Da alcuni scritti, risulta che, questa nacque come Monastero per i Monaci Cistercensi che, si ritiravano qui per vivere una vita a contatto con la natura.

Il loro ordine religioso infatti prevedeva sia il lavoro manuale che quello nei campi (quindi questo ambiente bucolico era perfetto per il lo stile di vita).

Esternamente la Chiesa (datata prima del 1300) ha conservato, seppur in misura ridotta, il suo aspetto originale.

Perfetto esempio sono la facciata a mattoni ed il campanile.

Mentre, al suo interno, il corso dei secoli e le vicissitudini amministrative l’hanno resa oggi quasi del tutto spoglia dei suoi tesori artistici.

antico affresco nella Chiesa di SS. Salvatore a Policastrello
affresco ultima cena (Chiesa SS. Salvatore)

Solo una minima parte, delle importantissime opere, é giunta fino a noi. 

Si tratta di due affreschi, non troppo ben conservati:

  • Uno si trova nella Navata laterale destra, alzando lo sguardo, nella quarta volta, si può ammirare un’antico affresco dedicato alla Vita ed ai Miracoli di San Francesco di Paola.
  • L’altro, si trova pochi passi dopo, superato l’altare, volgendo lo sguardo sulla destra (verso la porta d’ingresso della Sagrestia). Si tratta di un’Ultima Cena (anche questo, non troppo ben conservato). 

Probabilmente tutta la Chiesa era affrescata e decorata (anche dietro l’altare si notano resti di affreschi) ma, la scarsa manutenzione, non ha fatto si che giungesse fino a noi intatta.

Come anticamente accadeva, i sotterranei dei luoghi sacri venivano utilizzati come tombe sepolcrali (questo accadde anche qui, infatti durante alcuni lavori sono stati ritrovati resti a testimonianza di questa usanza).

Nel retro dell’altare si vedono ancora le botole dalle quali originariamente si accedeva ai sotterranei (ma oggi non é più possibile).

All’interno della Chiesa del SS. Salvatore, vi sono custodite, anche opere lignee antichissime:

  • il Pulpito” (presumibilmente datato 1700) che sovrasta il Confessionale;
  • “il Confessionale“;
  • uno “Stipo” (sul quale é ancora possibile leggere la data di costruzione “1706”).
stipo della Chiesa del SS. Salvatore (Policastrello)

Altra importante opera é la nicchia contenente la statua della Madonna del Rosario (un’opera risalente al 1700). 

Alle pareti laterali, invece, vi sono due tele, datate probabilmente 1700-1800, raffiguranti:

  • in una “La Resurrezione” e
  • nell’altra la “Madonna del Carmine con Santa Lucia e Santa Caterina” (purtroppo, anche questi, non troppo ben conservati).
Altare della Chiesa del SS. Salvatore
Resurrezione (chiesa del SS.Salvatore Policastrello)
Madonna del Carmine (chiesa del SS. Salvatore)

Completano la Chiesa del  SS. Salvatore:

  • “l’antichissima acquasantiera” (posta vicino l’ingresso);

e le statue dedicate a:

  • Santa Rita”,
  • San Giuseppe”,
  • San Francesco”,
  • la “Beata Vergine del Carmelo”,
  • la “Madonna Addolorata” posta difronte al
  • Crocifisso Ligneo” del 1600 (utilizzati nella Via Crucis),
  • Sant’Antonio”,
  • Santa Lucia”,
  • Santa Barbara”,
  • Immacolata Concezione”,
  • Cuore di Gesù” (al quale i cittadini sono molto devoti ed al quale dedicano una processione nel mese di Giugno),

ed ovviamente

  • al “Santo Patrono San Sebastiano” (raffigurato nel momento della sua Martirizzazione).
San Sebastiano - Santo patrono di Policastrello

In chiesa sono custodite 3 copie della medesima statua.

La più piccola (soggetto della foto) é quella che viene portata in processione il 20 Gennaio (giornata dedicata al Santo Patrono).

Data la mancanza di familiari, questa celebrazione viene riproposta il 20 Agosto (quando tutti i compaesani emigrati ritornano al Paese Natio).

Dall’alto della sua posizione, il

Palazzo Feudale
o Castello
Il Palazzo Feudale di Policastrello

Questo importante edificio, sembra quasi dare il benvenuto a chi giunge, nei pressi del suo territorio.

Si suppone che, nel suo stile costruttivo ci sia stata fondamentale l’influenza Normanna (ma non ci sono documentazioni scritte a dimostrarlo). 

Costruito su uno sperone di roccia a strapiombo, con affaccio a tre lati sulla Verde Valle dell’Esaro, questo Palazzo é perfettamente inseriti nel contesto naturale del Parco del Pollino.

 Seppur oggi, ci siano pochissimi resti, di quello che un tempo, era il Palazzo Feudale (i cittadini continuano a considerarlo uno dei palazzi più importanti del Borgo tanto da avergli dato l’appellativo di “Castello“).

Arco d'Onore del Castello di Policastrello

Oggi la struttura risulta essere di proprietà privata e, da molti anni, in stato di abbandono.

Ciò che restano ancora chiaramente visibili sono:

  • l’Arco d’Onore (dal quale si accedeva),
  • alcuni resti di mura interne e
  • qualche camera (all’interno del cortile recintato), il tutto pericolante.

Ovviamente, non potevano mancare leggende a riguardo ed infatti, si narra che, tra queste antiche mura, ci sia lo spirito di una bambina e che, in alcune occasioni, si riesca a percepirne addirittura la sua presenza.

Sebbene sia in stato di abbandono, l’Associazione “Policastrello Vive” sta lavorando per valorizzare il borgo con la creazione di un museo e il recupero delle case private per realizzare un albergo diffuso, mantenendo vivo il fascino di questo luogo.

Altro edificio di importanza storica, che si trova nella parte periferica del Centro Storico, é 

Il Battistero
di San Pietro
(o Calvario)
Antico Battistero di San Pietro (meglio conosciuto come "Calvario")

Si tratta di una struttura risalente al XI secolo, costruita direttamente nella roccia.

Sulle pareti interne si vedono ancora rimanenze di affreschi di colore azzurro, ma non ho trovato alcuna testimonianza riguardo a quale fosse il soggetto affrescato (se ti va, guarda il reel che ho realizzato) .

La cosa fondamentale é che, ancora oggi, per i cittadini, quest’edificio mantiene un ruolo importante nelle tradizioni cittadine.

Infatti, il nome “Calvario” deriva proprio dal fatto che, questo edificio religioso, viene utilizzato, ancora oggi, per la tradizionale processione del Venerdì Santo (per questo motivi, nel piazzale fuori dal Battistero vediamo rappresentate le croci che, dovrebbero rappresentare il luogo di Crocifissione di Gesù.

Calvario di Policastrello

Subito dietro Il Battistero di San Pietro vi é una delle Terrazze Panoramiche più belle di tutto il Borgo, quindi é un tappa che non puoi assolutamente perdere!

In un angolo della Terrazza noterai una scalinata (i cui gradini oggi sono quasi completamente ricoperti da erbacce), ebbene devi sapere che, questa era una delle principali vie di collegamento al Borgo.

Seguendo questo percorso si arrivava all’Antica Cappella di Santa Domenica (di cui ti parlerò tra poco, se intanto vuoi un’anticipazione guarda qui).

dettagli di Policastrello

Inoltre, poco distante dal Calvario, vi é una delle antiche porte di accesso al Borgo (probabilmente l’unica giunta intatta fino a noi).

Mentre ti addentrerai, tra i vicoli antichi, passeggiando su stradine consumate dai passi del tempo, sarai avvolto/a, da una calma insolita (rispetto alle vite frenetiche odierne).

Sfrutta la tua fantasia per catturare dettagli inediti, dai particolari scorci sparsi nel Borgo di Policastrello; incantati ad ammirare tutta la Valle dalle Terrazze Panoramiche.

Proseguendo la passeggiata verso la parte bassa del Paese, noterai un grande spiazzo (dove oggi si trova l’unico negozietto di generi alimentari), questa é conosciuta come “Porta Grande“.

Il suo nome deriva proprio dal fatto che qui (ai tempi delle mura di cinta) era collocata la grande porta di accesso al Borgo.

Oasi naturali e
Fonti di
Acqua purissima
Fonti di acqua purissima nel borgo di Policastrello

La zona di Policastrello è sempre stata ricca di molte varietà di flora e fauna, mentre scendi dal centro storico, troverai delle piccole oasi immerse nella natura incontaminata.

Segui il richiamo dell’acqua e vedrai che, in pochi minuti sarai al cospetto del Fiume Ferrera, dove sarai accolto/a dal canto degli uccelli e lo scorrere dell’acqua pura, proveniente delle vicine montagne.

Se chiederai informazioni, ti diranno di scendere verso il “Bivio”, oppure, costeggiare “l’Asilo”.

Da qui, ti basterà seguire la strada e scendere, fino a quando non troverai il fiume, proprio davanti a te.

Fiume Ferrera (Policastrello)

Se hai voglia di fare un’escursione, sappi che, seguendo le rive di questo fiume, dopo pochi minuti, ti porterà ad un’antica Miniera del ferro (oggi chiusa ed abbandonata); questa zona infatti era nota come “Conca dei Metalli” (proprio per la sua ricchezza di Minerali).

Ovviamente, una volta giunti vicino le rive del fiume, approfitta della possibilità di fare scorta di acqua purissima dato che questa arriva direttamente delle vicine Montagne.

Perciò ti consiglio di partire attrezzato/a di Thermos e Borracce.

In questi spazi é facile trovare delle aree pic-nic dove, soprattutto d’estate, i cittadini residenti si riuniscono per cercare un pò di frescura dalle calde giornate.

Proseguendo lungo la strada, dopo aver superato il cimitero, continua a camminare ancora per un pò (lungo la strada in direzione San Sosti) e, quando sarai arrivata/o al curvone, ti consiglio di alzare il capo, perché, nascosta tra la vegetazione si trova  

Oratorio
(o Cappella)
di Santa Domenica
Cappella di Santa Domenica (Policastrello)

un’antica costruzione, di stile bizantino che custodisce affreschi datati 1565/1568.

Anticamente queste Cappelle venivano costruite al di fuori delle Mura di Cinta, così da benedire i passanti e la popolazione residente in città, oltre che accogliere i Pellegrini (giunti qui dai loro lunghi viaggi).

La piccola Cappella di Santa Domenica (pur essendo stata abbandonata per molti anni ed ancora oggi risulta essere in stato di abbandono) é riuscita a conservare al suo interno un patrimonio artistico ed archeologico di valore inestimabile; antichi affreschi datati 1565/1568.

Si presume che inizialmente questa Cappella fosse dedicata alla Vergine Maria (lo si deduce dalla sua posizione tipica dell’usanza Bizantina).

Seguendo il sentiero (oggi scalinata), i Pellegrini potevano raggiungere la porta d’accesso al Borgo (ritrovandosi nella terrazza panoramica citata in precedenza).

affreschi cappella Santa Domenica

Al centro della composizione sono raffiguranti la Vergine Maria (in Trono con il Bambino, nell’atto di benedire la terra ed i fedeli con il latte che sgorga dal suo seno).

Nell’affresco subito di fianco la Vergine tiene nella mano destra un melograno, mentre con la sinistra regge il Bambino (il quale, con una manina compie il gesto di benedire, mentre con l’altra piccola manina regge il Globo terrestre sormontato dalla Croce).

Sul lato destro è raffigurata la Trinità, (il corpo di Cristo Crocifisso Sorretto da Dio Padre nell’atto di mostrare al mondo i patimenti del Figlio).

Raffigurati, invece, sulle pareti laterali, vi sono Sant’Antonio Abate (raffigurato con i suoi simboli: il bastone, il Vangelo ed il maialino vicino i suoi piedi).

S. Antonio (Cappella S. Domenica)

L’ultimo affresco sulla parete destra raffigura San Leonardo, che regge nella mano destra la catena e nella sinistra il Vangelo.

Infine Santa Domenica (alla quale si dedicò la piccola chiesetta).

La Santa nacque a Tropea nel 287 e fu martirizzata sotto l’Impero di Diocleziano nel 303; qui venne rappresentata con un ramoscello di Palma nella mano destra (simbolo del martirio) ed il Vangelo (nella mano sinistra).

Un altro luogo che potrete visitare, facendo una piccola escursione, é sulle rocce.

Si tratta di resti rocciosi di epoca preistorica che i locali conoscono come “pietre lisce” o “pietre del tesoro“.

Pare che, un tempo (nel Paleolitico) qui ci fosse il mare, infatti non é difficile reperire fossili e conchiglie di origine marine.

La Pietra
del Tesoro
Pietra del Tesoro (Policastrello)

Raggiungere il punto esatto non é semplice, se non si é pratici della zona, ma, basterà chiedere a qualche residente e, sono certa che sarà felice di accompagnarti o, spiegarti come arrivare.

Ti serviranno scarpe comode, antiscivolo ed adatte al trekking (il terreno é scivoloso e ricoperto da molti arbusti).

leggende del tesoro (Policastrello)

Da bambina mi piaceva ascoltare la Leggenda del Tesoro, legata alla pietra che da secoli sembra essere in bilico, senza mai scivolare giù dalla rupe. 

Si narra di un tempo lontano, in cui queste Terre erano abitate da un Gigante.

Sentitosi minacciato decise di nascondere il suo Tesoro, in un luogo protetto ed inarrivabile, in modo che nessuno lo potesse trovarlo e rubarlo.

Scelse di nasconderlo sotto questa roccia (a quei tempi completamente nascosta dalla boscaglia).

Il punto era ben coperto e, la grande roccia sarebbe stata difficile da spostare ma per stare più tranquillo inserì un’ulteriore protezione.

Nella grotta sottostante mise centinaia di serpenti velenosi per proteggere il suo Tesoro, così, nel caso in cui qualcuno fosse riuscito a superare tutti gli ostacoli, sarebbe morto per i morsi dei serpenti.

Dopo migliaia di anni la Pietra é sempre lì, in bilico, a proteggere il Tesoro del Gigante. 

Leggenda o Verità?

Se hai voglia di visitare un’altra area di acqua freschissima allora prendi la strada in direzione San Donato e, dopo aver superato le ultime case, vedrai, sulla tua destra, una strada in discesa (dovrebbe essere segnalata con un cartello “area pic-nic” ma, non garantisco, dato che spesso é soggetta ad atti di vandalismo).

Quest’area é conosciuta dai residenti come: 

Capammazzo
Policastrello, piccolo Borgo Medievale della Provincia di Cosenza.

Questa sorgente é molto utilizzata dai residenti, proprio per rifornirsi di acqua fresca e pura.

Un tempo, quando i borghi erano più popolosi, quest’area era attrezzata e dunque veniva spesso utilizzata come area di pic nic.

Io stessa ricordo, di feste estive, sagre ed eventi, organizzate nelle calde serate estive.

Oggi purtroppo questo non avviene più perchè, come ti dicevo prima, l’area é soggetta ad abbandono e vandalismo.

Se la zona venisse utilizzata e bonificata più spesso, qui troveresti anche tavoli in legno con sedie, un campo da bocce e griglie per barbecue (purtroppo ciò che resta é ben poco).

Bene, siamo giunti alla fine di questo interessante itinerario alla scoperta di Policastrello, della sua storia e delle sue curiosità.

Spero che, tutte queste informazioni possano esserti utili a scoprire il Borgo con occhi totalmente diversi.

Inoltre, adesso conosci un altro piccolo dettaglio su di me.

Questo Borgo é il luogo dove ho trascorso molte giornate della mia infanzia e della mia adolescenza, ed ancora oggi quando vado a far visita ai miei nonni, mi ritrovo a passeggiare tra i vicoli antichi di un Borgo, che rischia di entrare nella lista, dei Borghi dimenticati. 

Per questo motivo ho scelto di raccontarti un pò della sua storia, creando un breve itinerario, che spero ti sia piaciuto e, ti abbia incuriosito almeno un pò, ad andare a visitare il piccolo Borgo Medievale di Policastrello.

I MIEI CONSIGLI:
Itinerario e Cosa Vedere nel Borgo di Policastrello

Piazza del Castello di Policastrello

Se, questo piccolo Borgo, ti ha incuriosito, allora ti consiglio di approfondire, la conoscenza di questa zona, andando a scoprire altri 2 piccoli borghi, proprio qui vicino. Sto parlando di 

All’interno del mio articolo, troverai consigli utili e dettagli storici, che ti permetteranno di scoprire l’essenza di questi Borghi incantanti, immersi nella meravigliosa Valle dell’Esaro.

E, visto che ti trovi già in Calabria, potrebbe essere interessante anche visitare una delle città marittime più famose.

Per questo ho pensato di condividere con te

Come sempre, per domande o curiosità scrivimi pure, sarò ben felice di rispondere.

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A Presto!

Mary

Ciao Sono Mary, autrice del blog una valigia piena di viaggi.
Qui troverai i racconti dei miei viaggi con l'aggiunta di dettagli personali e curiosità riguardanti i luoghi che visito.
Condividerò con te i miei personali itinerari e consigli di viaggio in base alle esperienza che vivrò.

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